Piante grasse: le malattie
Anche le piante grasse possono essere soggette all'azione dannosa di malattie, parassiti e funghi: ecco le problematiche più frequenti e le conseguenze.
Fonte immagine: Goncharov_Artem via Shutterstock
Sono le varietà fra le più amate fra gli appassionati di giardinaggio e botanica, non solo per le originalissime forme, ma anche per le contenute necessità di cura e coltivazione. Eppure anche le resistenti piante grasse, dette anche succulente, potrebbero soffrire di qualche fastidiosa problematica, spesso a causa di parassiti, funghi e agenti esterni. Quali sono le malattie più frequenti, di conseguenza, e come proteggere il giardino o il balcone fiorito dall’attacco di ospiti sgraditi?
Prima di cominciare, è doveroso sottolineare come ogni varietà di pianta grassa potrebbe essere soggetta a problematiche specifiche: per questo motivo, utile sarà chiedere un parere al proprio fornitore di botanica di fiducia, anche in relazione a segni e sintomi riportati. Di seguito, qualche informazione generica sulle malattie più diffuse.
Malattie da errori colturali
Fonte: Rainbow Cactus (Echinocereus pectinatus rubispinus) in garden cactus via Shutterstock
Sebbene parassiti e funghi rappresentino la porzione più rilevante di tutte le problematiche di salute delle piante grasse, anche gli errori di coltivazione potrebbero portare a una più che evidente sofferenza del vegetale. Un fatto che potrebbe indebolire più del dovuto sia le varietà da vaso che da giardino, rendendole oltretutto più vulnerabili agli attacchi esterni.
La prima questione è connessa alla scarsa esposizione solare delle piante, soprattutto nei mesi più freddi dell’anno: gli esemplari potrebbero apparire flosci e scoloriti, con foglie e fusti tendenti al giallo anziché a un ben più intenso verde. Considerando come le piante succulente siano abituate a climi decisamente caldi, pur non temendo particolari escursioni termiche, il vaso dovrà essere irrorato dai raggi solari per quante più ore possibili durante la giornata. Utile sarà prediligere balcone e giardini nei mesi estivi, mentre il davanzale delle finestre durante quelli invernali. Allo stesso modo, meglio prediligere una mezz’ombra nei momenti più afosi dell’estate, poiché anche l’eccesso di illuminazione potrebbe causare danni quali bruciature e secchezza delle foglie.
Un errore abbastanza frequente deriva da un apporto d’acqua eccessivo rispetto alle necessità della pianta, che potrebbe portare a un rapido deperimento dell’esemplare, nonché le radici a marcire. Le varietà succulente sono in grado di sopravvivere a lunghi periodi senza acqua, poiché tendono ad accumularla al loro interno, quindi dovrebbero essere annaffiate solo quando il terreno risulta secco e frastagliato. Un’eccessiva umidità, inoltre, potrebbe favorire l’apparizione di muffe e funghi.
I danni dovuti a errori colturali, quando ormai non terminali, possono essere facilmente risolti ripristinando le corrette necessità: data la loro resistenza, infatti, le piante grasse possono tornare a crescere rigogliose in pochissime settimane.
Parassiti
Fonte: Female aphid with new baby nymph via Shutterstock
Seppur spesso dotate di aculei e altri originali strategie naturali di autoprotezione, anche le piante grasse potrebbero essere soggette all’azione di parassiti e funghi. L’infestazione più frequente è quella delle cocciniglie, capaci di causare macchie di marrone scuro sull’intera pianta, tali da provocare anche una rapida morte della varietà. Le cocciniglie si manifestano come piccoli insetti ovali di colore bianco, spesso minuscoli, pronti a muoversi in tutte le direzioni sull’intera superficie del vegetale.
Più piccoli, e sempre di colore bianco, sono gli aleurodidi: degli insetti golosi della linfa delle succulente, capaci di indebolirle progressivamente fino alla morte. Manifestano la loro presenza disidratando inizialmente le porzioni più sottili ed esterne della pianta, provocando il rapido appassimento dei fiori e lo scolorimento del fusto.
Anche acari e afidi, comuni a quasi la totalità delle varietà coltivate, possono fare la loro sgradita apparizione e, in concerto con i ragnetti rossi, potrebbero danneggiare irrimediabilmente le piante. La loro azione si manifesta con la comparsa di puntini e crateri su tutta la superficie del vegetale, fenomeno condiviso anche dall’infestazione da parte di alcuni tipi di coleottero. I funghi, infine, si potranno riconoscere con la presenza di chiazze di intenso marrone, spesso particolarmente estese, mentre la muffa grigia poiché causa la morte e la marcescenza dell’area affetta.
Per il recupero della pianta è necessario provvedere velocemente all’eliminazione di parassiti e funghi, ricorrendo a specifici prodotti disponibili nei centri di botanica. È naturalmente possibile approfittare anche di qualche rimedio naturale, quali delle soluzioni da nebulizzare di acqua e Tea Tree Oil, ma l’effetto potrebbe risultare scarsamente soddisfacente.