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Le 5 migliori piante eleganti da appartamento

Scegliere delle piante eleganti per il proprio appartamento non risponde unicamente a necessità estetiche, ma anche di salute: sono infatti moltissime le varietà capaci di assorbire i principali inquinanti domestici, come al formaldeide, i ritardanti di fiamma bromurati oppure i VOC. Tra le tante possibilità, cinque specie si distinguono sia per bellezza che per facilità di coltivazione: dalla sansevieria alla maranta, passando per la dracena, tutti i consigli per la casa.

Le 5 migliori piante eleganti da appartamento

Fonte immagine: Unsplash

Quali sono le migliori piante eleganti da appartamento? Come trasformare gli ambienti di casa in luoghi piacevoli da vivere e, fatto non meno importante, salubri e depurati? Sono moltissime le specie vegetali che si possono coltivare in appartamento, dal portamento elegante e dalle elevate capacità di depurazione dell’aria. Un aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare: gli ambienti domestici sono purtroppo contaminati da numerosi inquinanti, come formaldeide, ritardanti di fiamma bromurati e composti organici volatili (VOC). La scelta delle giuste piante può rendere la permanenza in casa più confortevole.

Naturalmente, prima di procedere alla coltivazione, è utile valutare gli spazi a propria disposizione e le caratteristiche climatiche della propria abitazione. Alcune varietà preferiscono infatti ambienti umidi, altre invece secchi: utile è chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, cinque consigli.

Sansevieria: tra le piante eleganti più gettonate

Sansevieria
Fonte: Unsplash Sansevieria

Tra le piante più eleganti per arredare l’appartamento, non può di certo mancare la sansevieria. In particolare, la Sansevieria trifasciata: un vegetale originario dell’Africa più tropicale, oggi presente in gran parte delle case europee.

Conosciuta comunemente anche come “lingua di suocera”, si caratterizza per delle foglie allungate dal portamento eretto. Queste foglie presentano delle striature di verde scuro su tutta la loro lunghezza, mentre i margini appaiono più tendenti al giallo: è proprio la presenza di queste tre gradazioni che ha determinato la definizione di “trifasciata” per la pianta. La coltivazione è abbastanza semplice: la sansevieria ama la luce ma non l’esposizione diretta al sole, mentre le annaffiature non sono particolarmente frequenti, data la presenza di foglie semi-carnose.

La pianta è anche una delle più note per la depurazione degli ambienti domestici: assorbe infatti più di un centinaio di inquinanti, tra cui formaldeide, benzene, xilene e molti altri.

Dracena: il tronchetto della felicità facilissimo da coltivare

Dracena

Per chi fosse alla ricerca di una pianta d’appartamento elegante, ma facilissima da coltivare, la scelta perfetta è la Dracena. Conosciuta comunemente come “tronchetto della felicità” – proprio poiché estremamente semplice da coltivare e, pertanto, adatta anche a chi non ha un pollice verde – è uno dei must della coltivazione in casa.

Cresce molto rapidamente, presenta una chioma “a palma” con lunghe foglie verdi ricadenti e richiede pochissimi interventi. Si adatta alle più svariate tipologie di terreno, richiede un’annaffiatura regolare ma non eccessiva e si sviluppa sia in piena esposizione solare che in penombra. Anche questa pianta trattiene alcuni inquinanti domestici, come smog, fumo di sigaretta, VOC, formaldeide e molti altri.

Monstera e filodendro: piante eleganti, simili ma diverse

Piantina di monstera

Chi fosse invece alla ricerca di piante eleganti, caratterizzate da enormi foglie, può affidarsi sia alla monstera che al filodendro. Queste due specie sono spesso accumunate poiché molto simili nella forma e nelle caratteristiche, tanto che spesso vengono confuse. Eppure, rimangono due piante diverse. Identificarle è però molto semplice: la monstera – in particolare la Monstera deliciosa – presenta infatti dei fori centrali sulle sue foglie, peculiarità invece assente nel filodendro.

Entrambe richiedono un ambiente mediamente umido, temperature abbastanza sostenute e annaffiature non troppo frequenti: meglio, infatti, nebulizzare le foglie. Proprio data la presenza di grande foglie verdi, anche queste due specie entrano di diritto tra le piante capaci di trattenere i più svariati inquinanti domestici.

Maranta: la regina delle piante eleganti

Maranta
Fonte: Pixabay

Pochi resistono alla bellezza della Maranta leuconera, una delle piante più eleganti per abbellire il proprio appartamento. Originaria del Sudamerica, questo vegetale è anche conosciuto come “pianta della preghiera”. Questo perché le foglie, giunta la sera, si sollevano quasi a chiudersi come mani che pregano: una strategia che la pianta usa per trattenere umidità.

Le foglie della maranta sono a dir poco affascinanti: presentano diverse gradazioni di verde, striature rosse e altri colori, tanto da apparire dipinte. La pianta ama molto l’umidità, ma non le annaffiature eccessive: utile è quindi nebulizzare regolarmente dell’acqua sulle foglie o, ancora, esporla in ambienti umidi come il bagno. Predilige la luce, ma non l’esposizione diretta al sole: soprattutto in estate, meglio non posizionarla troppo vicino alle finestre.

Pothos: la ricadente per tutti

Pothos

Infine, una soluzione elegante per chi si trova completamente sprovvisto di pollice verde: il pothos. Facilissima da coltivare, questa pianta si caratterizza per numerose foglie verdi, dalla forma che ricordano un cuore. Le varietà ricadenti creano delle vere e proprie cascate vegetali, molto caratteristiche e bellissime da ammirare.

Il pothos è molto semplice da coltivare: ama le medie temperature e la luce – ma non va esposto direttamente al sole – e annaffiature non troppo frequenti. Ogni tanto dovrà però essere potato, poiché cresce molto velocemente. Anche il pothos può trattenere numerosi inquinanti ambientali, a partire dalla formaldeide.

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