I frutti che siamo abituati a vedere nelle nostre tavole provengono da alberi, arbusti e cespugli di varie dimensioni che crescono e si sviluppano in ambienti diversi e che appartengono a famiglie di piante variegate. Il mondo delle piante da frutto, infatti, si caratterizza per una grande varietà di famiglie più o meno note, alcune più popolate di altre. Conoscerne le principali differenze può rivelarsi utile qualora si decida di cimentarsi nella coltivazione di alcune varietà, o semplicemente per trovare delle curiose analogie tra frutti apparentemente molto diversi tra loro.
[ghshortpost id=341635 title=”Piante da orto: le più semplici da coltivare” layout=”post_inside”]
L’elenco delle principali famiglie delle piante da frutto comprende:
In realtà le Pomacee e le Drupacee fanno parte della grande famiglia delle Rosaceae, cui fanno riferimento anche le fragole e alcuni tipi di frutti di bosco, come le more e i lamponi.
Pomacee e Drupacee fanno parte della famiglia delle Rosaceae e si differenziano tra loro per la tipologia di frutto che sono in grado di produrre: le piante Pomacee generano pomi mentre le Drupacee si caratterizzano per un frutto dotato di buccia, nocciolo e polpa. Appartengono alle piante da frutto Pomacee, ad esempio, il melo, il pero, il nashi e il cotogno. In questi casi si parla generalmente di falsi frutti, infatti il pomo non è altro che l’esito del processo di accrescimento di una parte del fiore sebbene a essere considerato frutto è solo la parte del torsolo costituito da cinque logge contenenti i semi.
Fanno parte delle piante da frutto Drupacee, invece, il pesco e l’albicocco, il susino, il ciliegio e il mandorlo. Con il termine drupa, infatti, si intende un frutto carnoso con la parte interna legnosa. Le Drupacee, inoltre, sono comprese nella sottofamiglia delle Prunoideae a cui appartengono anche piante non da frutto.
La famiglia degli Agrumi, che si divide a sua volta in Citrus, Fortunella e Poncirus Trifoliata, comprende alcuni frutti molto noti come limoni, arance, mandarini e clementini, pompelmi, cedri, bergamotto e chinotto, ma anche il mapo a alcune tipologie ancora poco conosciute, come il finger Lime, il kumquat, detto anche mandarino cinese, e il kaffir lime.
Il termine Cucurbitacee deriva dal sanscrito e fa riferimento al portamento particolare delle piante di questa famiglia, che strisciano e si attorcigliano grazie ai fusti spigolosi e talvolta rampicanti. Ne fanno parte il cocomero e il melone, oltre alla zucchina, alla zucca e al cetriolo se si fa riferimento ad alcuni ortaggi molto consumati.
Alla famiglia delle Ebenacee appartiene ad esempio il cachi ma anche una delle varianti più note di questo frutto, vale a dire il caco mela. Il fico comune, invece, fa capo alla famiglia delle Moraceae mentre il melograno rientra nelle Punicaceae. Tra le piante da frutto rampicanti, invece, è doveroso citare la vite che appartiene alla famiglia delle Vitaceae.