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Pianta mangiafumo: benefici e come curarla

La pianta mangiafumo è un esemplare ornamentale di origine messicana, nota per la sua capacità di trattenere alcuni inquinanti normalmente presenti nel pulviscolo domestico. Non solo il fumo di sigaretta, ma anche la formaldeide, i composti organici volatili, i ritardanti di fiamma bromurati e molto altro ancora. Ma quali sono i benefici di questa pianta per gli ambienti della casa e, soprattutto, come coltivarla e curarla nel tempo affinché cresca sempre rigogliosa?

Pianta mangiafumo: benefici e come curarla

Fonte immagine: Pixabay

La pianta mangiafumo rappresenta una delle varietà ornamentali da appartamento più richieste negli ultimi anni, per via delle sue singolari virtù. Così come suggerisce il nome, questo vegetale è infatti in grado di assorbire alcune sostanze inquinanti normalmente presenti all’interno della casa, come il fumo di sigaretta o altri elementi chimici rilasciati da vernici, detersivi ed elettrodomestici.

Ma quali sono i benefici di accudire in casa la pianta mangiafumo e, soprattutto, come coltivarla? Poiché in Italia la coltivazione della pianta mangiafumo avviene prevalentemente all’interno delle abitazioni – alle nostre latitudini, infatti, l’esemplare si adatta maggiormente alla vita indoor – può essere accudita su tutto il territorio nazionale.

Tuttavia, per chi volesse coltivarla anche all’esterno per abbellire il proprio giardino, si consiglia di chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia o, ancora, a un vivaio. Di seguito, tutte le informazioni utili.

Pianta mangiafumo: cosa è

Beaucarnea, pianta mangiafumo

Con il termine pianta mangiafumo – conosciuta anche come nolina, coda di cavallo o piede d’elefante – si indicano alcune varietà della Beucarnea. Si tratta di un esemplare vegetale appartenente alla famiglia delle Asparagacee, originaria dell’America Centrale e, in particolare, del Messico.

A scopo ornamentale, sono principalmente quattro le varietà che vengono scelte per la coltivazione, tutte dalle caratteristiche simili: la Beaucarnea recurvata, la Beaucarnea longifolia, la Beaucarnea gracilis e la Beaucarnea stricta.

La definizione di “piede d’elefante” deriva dalla base della pianta, che solitamente è di grande dimensioni e ricoperta da una corteccia dura e rugosa, tanto da ricordare la zampa dei pachidermi. Questa singolare configurazione è tutt’altro che casuale: nel “piede” della pianta si accumula infatti dell’acqua, che viene usata dal vegetale nei periodi di carenza idrica e di precipitazioni.

Così come già accennato, le diverse varietà si caratterizzano per peculiarità simili: il vegetale è un vero e proprio albero, capace di raggiungere anche i 10 metri d’altezza, che presenta un tronco di massimo 40 centimetri di diametro e una base molto svasata.

Sulla sua sommità, la pianta mangiafumo sviluppa una chioma di foglie ricadenti, disposte in modo non troppo dissimile alle palme, lunghe fino a 1.8 metri, strette e dall’aspetto coriaceo.

A meno che non trovi un clima simile a quello dei luoghi di origine, la pianta mangiafumo viene normalmente coltivata indoor, dove può trovare una temperatura ideale per gran parte dell’anno. Naturalmente, all’interno delle abitazioni – e quindi con una coltivazione strettamente in vaso – la pianta non raggiunge le altezze che invece sfiorerebbe in natura.

Allo stesso modo, la crescita della pianta è normalmente molto lenta e, per questo motivo, ci possono volere anche diversi anni affinché raggiunga la sua altezza definitiva.

I benefici della pianta mangiafumo

Fumo di sigaretta

Così come suggerisce il suo nome comune, la pianta mangiafumo è in grado di assorbire alcuni inquinanti normalmente presenti all’interno delle abitazioni. Innanzitutto, proprio il fumo di sigaretta: il vegetale è in grado di trattenere alcune sostanze nocive che sono normalmente emesse dalle sigarette, come i metalli pesanti e alcuni agenti chimici cancerogeni.

Naturalmente, la Beucarnea non può rappresentare un sostituto a un’adeguata areazione degli ambienti e al riciclo dell’aria: si stima, infatti, che ogni singolo esemplare domestico sia in grado di assorbire un quantitativo di sostanze nocive pari a non più di 4 o 5 sigarette al giorno.

La pianta mangiafumo può essere però utile anche per quelle abitazioni dove nessuno ha il vizio del fumo, perché può aiutare a ridurre la concentrazione nel pulviscolo di altri elementi nocivi normalmente presenti in casa:

  • Formaldeide;
  • Composti organici volatili;
  • Ritardanti bromurati di fiamma;
  • Sostanze irritanti per le vie respiratorie contenute in detersivi e detergenti.

In modo simile al fumo di sigaretta, bisogna sempre ricordare come le capacità di assorbimento della pianta non siano infinite: può di certo contribuire a rendere l’aria domestica più salubre, ma il singolo esemplare non è in grado di purificarla completamente.

Si può migliorarne però l’azione in abbinato ad altre specie vegetali note per la loro azione positiva nell’assorbimento di inquinanti, come la dracena, o tronchetto della felicità e lo spatifillo, così come anche la sansevieria.

Come coltivare la pianta mangiafumo

Come già spiegato, la pianta mangiafumo è una varietà che alle nostre latitudini si adatta alla crescita indoor, quindi alla coltivazione in vaso. È tuttavia possibile piantarla anche all’aperto se le condizioni climatiche sono sufficienti alla sua crescita, in particolare nelle regioni del Sud Italia.

Prima di procedere, tuttavia, è utile comprendere quali siano le necessità di questa pianta.

Necessità della pianta mangiafumo

Beaucarnea

Per poter crescere rigogliosa, e soprattutto assolvere alla sua funzione di trattenere parte degli inquinanti domestici, è necessario soddisfare alcune condizioni utili alla pianta mangiafumo:

  • Clima: la Beaucarnea predilige i climi caldi e umidi, come quelli tipici dei luoghi d’origine. Difficilmente riesce a sopravvivere sotto i 10 gradi centigradi costanti, di giorno e di notte, mentre sopporta egregiamente le alte temperature, anche quelle più afose dell’estate;
  • Terreno: la pianta mangiafumo predilige un terriccio morbido e a medio impasto, non necessariamente ricco di sostanze nutritive. È comunque utile provvedere a una concimazione preliminare o ciclica del terreno, preferendo fertilizzanti organici come il compost;
  • Esposizione: questa pianta messicana non disdegna l’esposizione diretta al sole, poiché non teme l’azione dei raggi solari sulle sue foglie, perché abbastanza coriacee, e sulla sua solida corteccia;
  • Annaffiature: la Beucarnea non è eccessivamente esigente dal punto di vista dell’apporto idrico, ma di certo fatica ad adattarsi a lunghi periodi di siccità oppure ad ambienti troppo secchi. In primavera ed estate dovrà essere annaffiata praticamente tutti i giorni, verificando prima l’umidità del terriccio, per evitare i ristagni. In autunno e in inverno, quando l’attività della pianta rallenta – ma non del tutto, poiché le foglie sono perenni – si potrà procedere anche due volte alla settimana. È importante però che vi sia una sufficiente umidità degli ambienti, quindi è meglio non posizionare il vegetale nei pressi dei termosifoni o altre fonti dirette di riscaldamento.

Coltivazione in vaso e in giardino

Pianta mangiafumo in vaso

La pianta mangiafumo è una varietà che viene perlopiù coltivata in vaso, anche se può essere anche prevista in giardino, se le condizioni meteorologiche e climatiche lo consentono. Nel primo caso, dovrà essere predisposto sul fondo del contenitore un letto di ghiaia, cocci o palline di argilla espansa, per garantire un sufficiente deflusso dell’acqua.

In giardino, invece, è utile concimare con del compost e provvedere a una blanda vangatura, per distribuire le sostanze nutritive in profondità nel terreno.

In genere, la pianta mangiafumo viene acquistata in piantine di altezza già sufficiente per un rinvaso o un trapianto in dimora definitiva, perché la sua è una crescita abbastanza lenta. Tuttavia, anche a livello domestico si può provare a realizzare una propagazione per talea.

Ogni anno, nelle stagioni in cui la pianta è più attiva, alla base spuntano infatti dei singolari germogli, che si possono staccare dalla pianta originaria e posizionare in semenzaio o, ancora, in dimora definitiva.

Cura della pianta mangiafumo

Cocciniglia

La pianta mangiafumo, se le condizioni climatiche sono ideali alla sua crescita, è un vegetale abbastanza resistente e non soggetto a particolari malattie. Ma è necessario prestare attenzione ad alcuni elementi utili alla sua cura:

  • Parassiti: sono pochi i parassiti che attaccano la Beaucarnea, tuttavia può capitare che si presentino infestazioni di cocciniglie, da trattare con olio di neem o sapone molle potassico;
  • Foglie secche e potatura: di tanto in tanto possono apparire delle foglie completamente secche, che andranno rimosse alla base con l’aiuto di cesoie sterili. La potatura è indicata anche quando la pianta raggiunge dimensioni troppo generose per una coltivazione indoor. Può inoltre capitare che le foglie secchino sulle punte: si potrà rimuovere la parte coinvolta con delle forbici sterili, aumentando poi l’annaffiatura della pianta, perché segno evidente di una mancanza idrica;
  • Cure in inverno: quando si accudisce la pianta mangiafumo in casa, ci si assicuri che le temperature non scendano sotto i 10 gradi, anche di notte. Inoltre, bisogna evitare che gli ambienti siano eccessivamente secchi per effetto del riscaldamento: utile può essere posizionare un umidificatore nei pressi della pianta.

 

Fonti

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