Pianta dei soldi cinese: guida alla cura
La pianta dei soldi cinese è un'apprezzata varietà ornamentale, sempre più scelta come esemplare d'appartamento. Le sue grandi foglie verdi, dalla forma perfettamente circolare, ricordano delle monete: è proprio da questa caratteristica che deriva il suo nome, tanto da essere considerata una pianta di buon auspicio. Coltivarla e curarla nel tempo è decisamente semplice, tanto che il vegetale è adatto anche a chi è poco esperto di giardinaggio.
Fonte immagine: Unsplash
La pianta dei soldi cinese, conosciuta anche come Pilea peperomioides, è una varietà ornamentale sempre più apprezzata per abbellire gli spazi verdi domestici. Abbastanza semplice da coltivare, e adatta anche a chi si avvicina per la prima volta all’universo del giardinaggio, questa pianta stupisce per il suo portamento elegante e per le sue grandi foglie verdi. Ma come curarla al meglio, di cosa ha bisogno per poter crescere rigogliosa?
Come di consuetudine, prima di procedere con la coltivazione della pianta dei soldi cinese è utile verificare le necessità della specie, in particolare le condizioni climatiche ideali per la crescita in relazione al clima tipico del proprio luogo di residenza. Su questo fronte, è anche utile chiedere consiglio al proprio fornitore di prodotti di botanica o al vivaio di fiducia. Di seguito, qualche utile informazione.
Pianta dei soldi cinese: origini e curiosità
La Pilea peperomioides – conosciuta anche come pianta dei soldi cinese o pianta delle monete – appartiene alla famiglia delle Urticaceae ed è originaria della Cina, in particolare delle province dello Yunnan e dello Sichuan. Nota alle popolazioni locali sin da tempi antichissimi, la sua scoperta da parte di botanici occidentali è abbastanza recente: i primi esemplari vennero identificati attorno al 1910 e la completa categorizzazione venne terminata attorno agli anni ’80 del secolo scorso. Negli ultimi trent’anni, la Pilea pepromioides ha avuto una grande diffusione come specie ornamentale, in particolare come pianta d’appartamento.
La pianta dei soldi cinese si caratterizza per numerosi ed eleganti steli eretti: sull’estremità di ognuno di essi, si sviluppa una singola foglia succulenta, dalle dimensioni generose e perfettamente circolare. Il vegetale mantiene comunque delle dimensioni contenute – circa una trentina di centimetri in altezza – e può produrre dei piccoli fiori di colore bianco.
Pianta delle monete cinese: il nome
Per quale ragione, tuttavia, la Pilea peperomioides è chiamata anche pianta dei soldi? La ragione è decisamente semplice: le grandi foglie circolari che la pianta copiosamente produce ricordano infatti delle grandi monete.
Proprio per questo motivo, da sempre nei luoghi d’origine questo vegetale è simbolo di grande fortuna: coltivarlo, o regalarlo a una persona cara, è considerato di buon auspicio per maggiori entrate economiche e una migliore stabilità lavorativa.
Pianta dei soldi cinese: guida alla cura
Come accennato in apertura, la pianta dei soldi cinesi è abbastanza semplice da curare, poiché dimostra una buona resistenza e una grande capacità di adattamento. Per questa ragione, è una varietà ornamentale perfetta anche per coloro che non possono approfittare di un pollice particolarmente verde. Ma come si coltiva e si cura?
Necessità della pianta
Innanzitutto, il primo passo per poter coltivare la Pilea peperomioides è verificare le necessità della pianta per una crescita rigogliosa:
- Clima: preferisce ambienti miti e mediamente umidi, con temperature comprese tra i 15 e i 25 gradi. Proprio per questa ragione, alle nostre latitudini viene considerata perlopiù per la coltivazione in appartamento;
- Terreno: la pianta dei soldi cinese preferisce un terriccio universale, morbido e dalla buona capacità drenante, poiché non tollera i ristagni idrici;
- Esposizione: la pianta non disdegna l’esposizione diretta alla luce del sole, tuttavia l’irrorazione troppo intensa – ad esempio quella tipica dei mesi estivi – potrebbe danneggiarne irrimediabilmente le foglie. Per questa ragione, nei periodi più caldi dell’anno si preferisce una posizione in penombra;
- Annaffiature: per quanto la pianta dei soldi cinese gradisca un certo livello di umidità ambientale, può comunque resistere a piccoli periodi di siccità. Per regolarsi con le annaffiature, è sufficiente tastare il terreno: non dovrà mai apparire né secco né eccessivamente fradicio. Si può quindi procedere a giorni alterni, aumentando le quantità d’acqua nei periodi più afosi dell’anno.
Moltiplicazione della pianta dei soldi cinese
Come già accennato, in Europa la pianta dei soldi cinese è solitamente coltivata in vaso, come varietà indoor. Per questo motivo, è necessario predisporre in modo corretto il contenitore che andrà a ospitarla: sul fondo andrà versato un letto di ghiaia, cocci o palline di argilla espansa, per aumentare la capacità drenante del terreno, e si dovrà riempire tutto con del terriccio morbido e ricco di sostanze organiche.
La moltiplicazione avviene tramite i polloni che la pianta produce abbastanza copiosamente o, in alternativa, approfittando di una talea: basterà inserire uno stelo in un terreno morbido o mediamente sabbioso e in pochi giorni attecchirà, producendo nuove radici. Le operazioni di riproduzione della pianta si eseguono in primavera, con temperature costanti attorno ai 20 gradi.
Cura nel tempo della pianta delle monete
Oltre alle operazioni di moltiplicazione, vi sono poi delle cure cicliche di cui la pianta delle monete necessita per crescere senza troppi intoppi:
- Potatura: questo esemplare ornamentale ha un portamento cespuglioso e, poiché cresce rapidamente anche senza troppi interventi, può diventare particolarmente vistoso nel tempo. È quindi utile procedere a una potatura regolare, approfittando di cesoie sterili, eliminando steli e foglie più esterni così da mantenere la forma desiderata per la pianta;
- Fertilizzazione: per quanto la pianta dei soldi cinese si adatti anche a terreni non del tutto ricchi di sostanze nutritive, in primavera e in estate può essere utile concimare con composti ricchi di sostanze azotate, anche semplicemente approfittando di un compost di qualità;
- Parassiti: la pianta resiste senza troppi intoppi ai più comuni insetti, tuttavia può capitare che venga infestata da afidi e cocciniglie, da controllare anche con olio di neem o sapone molle potassico;
- Malattie: infine, la pianta può essere colpita da marciume delle radici per eccessi d’acqua, dalla muffa grigia e dalla ruggine sulle foglie. Nella maggior parte dei casi, la causa è dovuta a un’errata e troppo frequente annaffiatura.
Fonte: