Pianta di arachidi: come si coltiva e info da conoscere
La pianta di arachidi, una leguminosa che dà origine alle deliziose noccioline, è un arbusto che possiamo coltivare in casa molto facilmente. Le esigenze di questo vegetale non sono tante, ma è essenziale garantirle 8 ore di sole al giorno ed un terreno sciolto e drenato. Se le condizioni di crescita sono ottimali, la pianta ci regalerà un buon raccolto.
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La pianta di arachidi, che dona al nostro palato la deliziosa leguminosa croccante che il mondo intero conosce, è un arbusto che si presta bene anche ad una coltivazione domestica. Lo possiamo tenere in giardino, se ci sono le giuste condizioni di terreno e ambientali, o sul balcone in vaso, per veder crescere la piantina nel nostro angolo verde casalingo.
Ma non va dimenticato che le arachidi sono tipiche degli ambienti caldi e hanno bisogno di terricci sciolti e drenati, caratteristiche da tenere a mente. In caso avverso, non potremo avere il nostro piccolo raccolto, ma neppure vedere sbocciare le piantine, con fiori gialli che normalmente spuntano già dopo un mesetto dal momento della semina.
In Italia le piante di arachidi hanno trovato spazio in Veneto e Campania, le regioni del Belpaese dove sussiste una fiorente coltivazione. Ma l’origine della pianta è il Brasile, sebbene oramai abbia una diffusione ampia in ogni parte del mondo.
Un dato interessante è che nel nostro paese, la regione pioniera della coltivazione delle arachidi è stata la Toscana che, sembra già verso la metà del 1800, diede il via a questa attitudine. Da quel momento le piantine hanno viaggiato per tutta l’Italia, trovando ampia fortuna nel Sud, dove le condizioni atmosferiche sono più miti, come anche in zone più fredde in serra.
Come si coltiva la pianta di arachidi
La coltivazione della pianta di arachidi, come detto, può essere anche fatta in casa, sia nella terra del giardino o in vaso. Si parte dal frutto ancora nel guscio, che in genere contiene due noccioline. Ne si prende una senza togliere la pellicina e la si inserisce in terra a 5cm di profondità.
Tale operazione va fatta in primavera, dopo le ultime gelate, se intendiamo coltivare le arachidi all’aperto, visto che hanno bisogno di un terreno non freddo per germinare. Se vogliamo avere un raccolto più esteso, adoperando un fazzoletto di terra ampio, la distanza tra i semi dovrà essere dai 3 ai 5 centimetri.
Dal momento della semina, se le condizioni sono quelle giuste, bastano 10 giorni per iniziare la germinazione. Dopo circa 40 giorni, le piantine dovrebbero essere già alte circa 50cm e fiorire. Dai 4 ai 5 mesi dopo la semina, la pianta avrà maturato i baccelli e potrà essere dissotterrata.
Le arachidi, intese come frutto del relativo arbusto, sono infatti sotterranee e se ci stiamo chiedendo quanto produca ogni pianta, la risposta è fino a 40 o 50 baccelli in condizioni ottimali. Dopo che le piante si saranno asciugate, perdendo la maggior parte del loro apporto di acqua, potremo separare i baccelli di arachide dai gambi e conservarli per quando vorremo mangiarli.
Cura delle piante di arachide
La coltivazione delle arachidi, come visto, è molto semplice ma questo non significa che la pianta non abbia bisogni. Di seguito le preferenze e le esigenze a cui prestare attenzione. In questo modo avremo maggiore sicurezza di godere di un ottimo raccolto.
- Terreno – Il terriccio ideale è sciolto e ben drenato, leggermente sabbioso, a pH compreso tra i 6 ed i 6,5. Al contrario, evitiamo i terreni argillosi e quelli dove abbiamo già coltivato legumi negli anni precedenti.
- Irrigazioni – Le arachidi hanno bisogno di annaffiature regolari, specie dopo la semina, per garantire la corretta germinazione delle piantine. Ma non amano essere allagate, il che significa limitare l’apporto idrico ad una irrigazione settimanale dopo la prima germinazione, mantenendo il terreno umido, ma smettendo di innaffiare del tutto una decina di giorni prima del raccolto.
- Sole – La pianta di arachidi ama il pieno sole, che non dovrà mancarle almeno per otto ore giornaliere.
- Clima – Le condizioni migliori per far crescere la pianta sono quelle primaverili estive, con temperature comprese tra i 30 ed i 34 gradi centigradi. Un clima più torrido potrebbe danneggiarla.
- Fioritura – Il dopo fioritura è un momento importante, perché la pianta fa scendere il piolo fruttifero che diventerà baccello. In questa fase è importante evitare che le erbe infestanti possano interferire. Per farlo possiamo pacciamare il terreno.
- Fertilizzante – Le piante di arachidi fissano azoto nel terreno, per questo non serve implementarne l’apporto con un fertilizzante che lo contiene. Al contrario, prima della semina potrebbe essere utile adoperarne uno a base di calcio, per favorire la crescita dei baccelli, ma va mescolato con attenzione prima di seminare, in modo da evitare che possa invece danneggiare le radici.
I tipi di arachidi in commercio
Ci sono arachidi più veloci a maturare, altre sono piante di tipo rampicante, altre ancora sono migliori a livello di sapore. Se vogliamo coltivare le arachidi in casa, è importante sapere quali scegliere. Di certo, il primo step è di puntare su baccelli biologici, di provenienza certificata.
In secondo luogo, possiamo dedicarci alla scelta della tipologia di arachidi che più si avvicina alle nostre esigenze. Le Valencia sono quelle più veloci nella maturazione, circa 3 o 4 mesi dalla semina.
Le arachidi spagnole, quelle usate negli Stati Uniti per il celebre burro di arachidi che tutti conosciamo, sono una seconda tipologia. Da noi in Italia è forse la Early Spanish la più comune, la quale ha un tempo di maturazione classico, circa 4 mesi.
Più difficili da trovare sono le arachidi della Virginia e le varietà rampicanti, che invece negli USA sono molto frequenti e che hanno tempi maggiormente lenti di maturazione. In genere ci vogliono fino a 5 mesi per avere un raccolto completo.
La pianta di arachidi già formata è invece quasi impossibile da reperire, salvo non chiedere ad un vivaista esperto di farla germinare per noi e poi vendercela. In compenso, in rete è molto semplice trovare semi di ogni tipo e varietà, pronti alla semina. Il prezzo oscilla dai 4 ai 10 euro.
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