Pesticidi, i cibi più inquinati del mondo
Parlando di pesticidi, quali sono i cibi più inquinati al mondo? Ecco le blacklist di Coldiretti e Legambiente che ci mostrano quali siano gli alimenti a cui prestare maggior attenzione in quanto maggiormente a rischio di essere contaminati da pesticidi e fitofarmaci
Quando si parla di pesticidi e fitofarmaci, ci si chiede sempre come eliminare i pesticidi da frutta e verdura o quale sia la frutta con meno pesticidi. Ebbene, sarebbe invece meglio partire a monte, chiedendosi a livello di pesticidi quali siano i cibi più inquinati al mondo. Questo perché ci sono determinati alimenti che rischiano di essere maggiormente a rischio di altri. E se Coldiretti ogni anno ci fa sapere quale sia la blacklist di alimenti più contaminati da pesticidi, ecco che di recente anche Legambiente ha realizzato un dossier dove parla di alimenti più contaminati da fitofarmaci.
Pesticidi: i cibi più inquinati secondo Coldiretti
Partiamo da Coldiretti che, ogni anno, stila la blacklist dei cibi più contaminati da pesticidi, aflatossine, mercurio e Salmonella. Analizzando i dati del sistema di allerta Rapido (o Rassf), ecco che Coldiretti ha realizzato il decalogo degli alimenti più contaminati a cui fare attenzione.
Anche i dati dell’ultimo Rapporto Efsa 2023 parlano chiaro: i cibi e le bevande straniere sono dieci volte più pericolose rispetto a quelli prodotti in Italia. Questo in parte anche perché le lesislazioni in merito a sostanze vietate e limiti di legge per le specifiche sostanze cambiano da paese a paese.
Il report dell’Efsa sostiene che il 6,4% dei prodotti di importazione presenti residui chimici irregolari che superano i limiti imposti dalla legge. Nei prodotti Made in Italy, invece, tale percentuale è solo dello 0,6%.
Basandosi su questi dati, Coldiretti ha sottolineato come in Italia, più di otto prodotti su dieci pericolosi per quanto riguarda la sicurezza alimentare arrivano dall’estero (si parla dell’86%). Inoltre su 317 allarmi registrati nel 2022, 106 derivavano da prodotti importati da stati dell’Unione Europea (33%), mentre 167 da paesi extracomunitari (53%). Invece solamente 44 allerte (cioè il 14%) derivavano da prodotti italiani.
Ma ecco la top ten dei dieci cibi più contaminati da pesticidi in Italia secondo Coldiretti:
- Fichi secchi della Turchia: rischio aflatossine
- Pesce spada e tonno della Spagna: rischio mercurio
- Carni di pollo della Polonia: rischio Salmonella
- Cozze e vongole della Spagna: rischio Salmonella ed Escherichia coli
- Pistacchi della Turchia: rischio di aflatossine
- Ostriche della Francia: rischio di Norovirus
- Pistacchi degli Stati Uniti: rischio aflatossine
- Erbe e spezie dell’Inda: rischio pesticidi
- Pistacchi dell’Iran: rischio aflatossine
- Litchi della Cina: rischio pesticidi
Pesticidi: i cibi più inquinati cambiano negli anni
Questi erano i 12 alimenti con il maggior numero di pesticidi secondo la FDA:
- Fragole
- Spinaci
- Pesche
- Mele
- Sedano
- Uva
- Pere
- Ciliegie
- Pomodori
- Peperoni
- Patate
Fitofarmaci: gli alimenti più inquinati secondo Legambiente
Un’analisi analoga è stata realizzata di recente anche da Legambiente in collaborazione con Alce Nero. Nel dossier dal titolo “Stop pesticidi nel piatto” (ne avevamo parlato qui), ecco viene sottolineato come sia la frutta l’alimento più contaminato da pesticidi.
Secondo Legambiente, gli alimenti maggiormente inquinati da fitofarmaci sono:
- Pere: 84,97%
- Pesche: 83%
- Mele: 80,67%
Inoltre nella frutta esotica come banane, kiwi e mango, sono state registrate le percentuali di irregolarità più alte, il 7,41%.
Per quanto riguarda le verdura la percentuale di irregolarità era dell’1,47%. Gli alimenti più inquinati sono:
- Peperoni: 53,85%
- Insalate e pomodori: 53,14% entrambi
- Ortaggi da foglia (spinaci, bietole e cavoli): 38,12%
Fra gli alimenti trasformati, invece, le irregolarità erano pari allo 0,67%. Questi gli alimenti più inquinati:
- Cereali integrali trasformati (farina e pasta integrale): 71,21%
- Vino: 50,85%
A proposito del vino, nei campioni esaminati Legambiente ha parlato di multiresiduo nel 26,55% dei casi, mentre i campioni senza residui erano al 48,87%. In aggiunta, nel 73,17% dell’uva analizzata è stato trovato almeno un pesticida. Le sostanze maggiormente ritrovate nel vino erano:
- Dimetomorph: 32,38%
- Fenhexamid: 18,10%
- Metalaxyl: 16,19%
Fonti: