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Pesce pene: cosa è, da dove deriva il nome

Il pesce pene è un invertebrato molto diffuso, che ama rifugiarsi nelle profondità della sabbia: ecco le ragioni del suo singolare nome.

Pesce pene: cosa è, da dove deriva il nome

Il pesce pene è da qualche tempo uno degli animali più gettonati sui social network, complice anche un fatto di cronaca avvenuto a fine 2019. Migliaia di esemplari sono infatti apparsi su una spiaggia degli Stati Uniti, lasciando turisti e bagnanti letteralmente di stucco. Con la sua singolare forma, questo animale marino non ha potuto fare altro che attirare l’attenzione dei più, dati i rimandi piuttosto espliciti agli organi genitali maschili. Ma cosa è il pesce pene e quali le ragioni alla base del suo nome?

Di seguito tutte le informazioni utili su questa singolare specie, le curiosità sulla vita dell’animale e le origini del suo nome.

Pesce pene: le caratteristiche

Pesce pene
Fonte: J. Patrick Fischer via Wikipedia

Per pesce pene si intende comunemente l’Urechis unicinctus, un invertebrato appartenente alla famiglia degli Echiura. L’esemplare è molto diffuso su tutte le coste oceaniche, sia nel continente americano che in quello asiatico. Con una lunghezza dai 10 ai 30 centimetri, il pesce pene presenta una forma cilindrica e allungata, pelle rosacea o giallognola, quest’ultima ricoperta da piccole papule. A volte la definizione popolare è usata anche per identificare l’Urechis caupo, un altro invertebrato che ricorda da vicino i genitali maschili.

Nonostante il nome popolare, questa specie non è propriamente un pesce. Si tratta infatti di un invertebrato molto più simile ai vermi. Non a caso, l’esemplare preferisce scavare piccoli tunnel e tane nella profondità della sabbia, dove può approfittare sia di nutrimento che della corretta umidità per sopravvivere.

L’Urechis unicinctus è un animale molto importante per gli ecosistemi. È infatti una specie detrivora, ovvero un animale capace di digerire resti di altri animali in decomposizione o altri rifiuti biologici. Per farlo, filtra l’acqua e la sabbia con cui entra in contatto, raccogliendola con l’estremità dove è posizionata la bocca. Grazie a movimenti peristaltici che coinvolgono tutto il corpo, il pesce pene espelle quanto filtrato dall’orifizio anale, da dove emette anche del muco viscoso.

L’invertebrato viene anche raccolto per la cucina asiatica, in particolare per ricette cinesi, coreane e giapponesi. Può essere soffritto con verdure oppure consumato in brodo, ma spesso è invece ridotto in polvere e impiegato come aromatizzante, poiché in grado di esaltare l’umami.

Pesce pene: le ragioni del nome

Pesce pene
Fonte: Project Manhattan via Wikipedia

Come facile intuire, comprendere perché questo animale venga popolarmente chiamato pesce pene è decisamente semplice. Le sue fattezze ricordano infatti da vicino il membro maschile di un uomo caucasico o asiatico, sia per le dimensioni che per il colore. Proprio per questa ragione è considerato un simbolo propizio in ambito sessuale. Ancora, nella medicina tradizionale cinese viene anche impiegato come rimedio contro le problematiche della sfera erotica e l’impotenza.

L’apparizione di migliaia di esemplari sulle spiagge statunitensi, verso la fine del 2019, ha trasformato questo verme in un vera e propria star dei social network. Precedentemente sconosciuto ai più, l’animale è divenuto un vero e proprio idolo del web, rimbalzando da una pagina e l’altra degli account social. Naturalmente, un così alto impatto virale è determinato dalle fattezze della specie, nonché dall’ironia tipica che spesso caratterizza simili piattaforme tecnologiche.

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