Con il termine di pesce pappagallo si intendono una serie di pesci di mare dell’ordine Perciformes, facenti parte della famiglia Scaridae. Il pesce pappagallo non è un pesce d’acqua dolce, bensì un pesce d’acqua salata.
Di per sé il pesce pappagallo non è un pesce velenoso, ma alcune sue specie sono molto aggressive e minacciano i pesci autoctoni. Effettivamente qui da noi in Italia è raro vedere un pesce pappagallo: tempo fa veniva avvistato solo lungo le coste di Lampedusa, ma ultimamente, a causa dei cambiamenti climatici, possono essere avvistati più facilmente.
Questa è la classificazione scientifica del pesce pappagallo del Mediterraneo:
Questi pesci pappagallo vivono nell‘Atlantico orientale e nel mar Mediterraneo, tranne nelle sue zone più fredde. In Italia è stato avvistato dal mar Ligure al mar Ionio, mentre alcune segnalazioni arrivano anche dal mar Adriatico meridionale e centrale.
Il pesce pappagallo del Mediterraneo o Sparisoma cretense, noto anche come scaro, è un pesce osseo marino dal corpo ovale. La caratteristica più evidente è la bocca: ha un becco osseo formato da denti saldati, fattore che lo accomuna agli altri scaridi.
La pinna dorsale è lunga, quella anale più piccola e la coda è a forma di delta. La livrea della femmina è molto vistosa: è rosso vivo con una chiazza verde bordata di giallo sulla testa, mentre un’altra macchia gialla e più piccola si trova sul peduncolo caudale. Il maschio, invece, ha una livrea più anonima, marrone con ventre chiaro. Sono lunghi 50 cm.
I pesci pappagallo del Mediterraneo si nutrono di alghe e piccoli invertebrati che cattura raschiando le rocce con il suo becco corneo. Si riproducono in estate-autunno tramite uova galleggianti.
Questa è la classificazione scientifica del pesce pappagallo arcobaleno:
Questi pesci pappagallo sono tipici dei mari tropicali. In particolare questi vivono nelle Maldive dove sono spesso osservati di giorno da chi fa snorkeling e diving.
Il pesce pappagallo arcobaleno o Scarus frenatus ha il corpo ovale, è lungo in media 47 cm e ha una livrea tendente al blu con sfumature verdi e biancastre. Molto bello da osservare, è prettamente erbivoro e diurno. Non è assolutamente pericoloso per l’uomo.
Questa è la classificazione scientifica del pesce pappagallo blu:
Questi pesci vivono nell’oceano Atlantico occidentale tropicale, dal mar dei Caraibi passando per Bermuda, Bahamas e Florida, fino ad arrivare nella parte meridionale del Brasile. Tendono a prediligere fondali duri, scogliosi e corallini. Di solito non oltre i 20 metri.
Il pesce pappagallo blu o Scarus coelestinus ha un corpo ovalare-fusiforme, con la bocca caratterizzata da un becco osseo formato da denti fusi. Questo becco è di colore verdastro o azzurrino. La livrea ha un colore scuro che va dall’indaco al nerastro, ma al centro e sul muso sono presenti scaglie di colore blu brillante.
Inoltre è presente una fascia blu anche sugli occhi. In media sono lunghi 50 cm, ma alcuni esemplari sono lunghi 77 cm. Il peso massimo è di 7 kg.
Anche questa specie è erbivora e si nutre di alghe. Talvolta viene pescato e mangiato: la sua carne è commestibile. Tende a vivere in banchi insieme ai pesci chirurgo.
Questa è la classificazione scientifica del pesce pappagallo gigante:
Questi pesci vivono nell’oceano Indiano e nell’oceano Pacifico, fino ad arrivare al mar Rosso. Inoltre li troviamo anche lungo la barriera corallina dell’Australia e della nuova Caledonia, arrivando anche alle Samoa e alle Sporadi.
Rispetto ad altre specie di pesci pappagallo, tende a vivere molto di più a stretto contatto con la barriera corallina. I piccoli vivono nelle zone più interne delle lagune, mentre gli adulti si trovano lungo le parti esterne. Può essere avvistato fino a 40 metri di profondità.
Rispetto agli altri pesci pappagallo, il pesce pappagallo gigante o Bolbometropon muricatum, l’unica specie del genere Bolbometopon, è molto più grande: arriva a 130 cm di lunghezza, anche se la taglia media è di 70 cm e può arrivare a pesare 46 kg. Il corpo è alto e massiccio, più tozzo degli altri e con peduncolo caudale spesso.
La testa degli adulti è caratterizzata da una voluminosa prominenza frontale, cosa che gli conferisce un profilo anteriore praticamente verticale. Come tutti gli scaridi, i denti si fondono a formare un becco che, nel suo caso, vanta diverse protuberanze.
La livrea ha scaglie grandi e vistose, senza alcun dimorfismo sessuale. Gli adulti sono color verde scuro, mentre i giovani, sprovvisti della protuberanza in testa, sono più esili e di color marrone, con una doppia serie di macchie chiare sulla parte superiore dei fianchi.
Gli adulti sono gregari e vivono in banchi anche di 75 soggetti, mentre i giovani sono più solitari. Sono pesci timidi e difficili da avvicinare. Sono anche animali diurni e tendono a trascorrere la notte nascosti in relitti o fessure delle rocce. Possono vivere fino a 40 anni.
Sono onnivori: possono mangiare sia alghe che polipi e molluschi che catturano sfregando la testa sulla barriera corallina. Una particolarità: le feci contengono parecchi residui calcarei che aiutano a formare la sabbia delle spiagge coralline.
La maturità sessuale arriva quando sono lunghi almeno 60 cm e si riproducono secondo un ciclo lunare, in gruppi. Uova e larve sono pelagiche. La carne è commestibile e viene assai apprezzata, anche se la pesca eccessiva sta mettendo a rischio la sopravvivenza di questa specie.
In realtà il pesce pappagallo può far parte di un acquario. Parliamo di acquari di acqua salata, con pesci tropicali, ma è bene sapere che, viste le ragguardevoli dimensioni, spesso viene ospitato negli acquari pubblici e non in quelli che possiamo tenere in casa a meno di non avere molto, molto spazio.