Perché il cane vuole dormire sul letto?
Dormire con il cane riconduce l’animale a retaggi infantili, quando da cucciolo era accanto alla mamma: ecco perché gli piace.
Chi condivide la casa con un cane è consapevole di quanto possa risultare convincente uno sguardo compassionevole, in particolare se dietro quegli occhi dolci e disarmanti si cela l’animo di un cagnolino affettuoso e leale. E se questo piccolo esserino supplicherà un posto nel vostro letto, sarà complicato negargli un po’ di spazio. Certo tutto è relativo, in particolare se le dimensioni del’animale domestico non sono quelle di uno scricciolo ma quelle di un Terranova.
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Inevitabile l’invasione del letto e se non si è single o compagni di una persona comprensiva, tutto ciò potrebbe incidere sul rapporto di coppia. Ma è importante comprende le dinamiche che conducono il cane verso questa scelta, essendo un animale domestico ma anche da branco necessita della presenza del suo gruppo. Dormire con il proprietario replica il gesto e l’affetto materno, più vicino potrà dormire più si sentirà protetto e amato.
È una condizione che lo riporta al suo primo periodo di vita, quando la madre lo teneva al suo cospetto nutrendolo e amandolo. Ogni cane, anche il più forte e deciso, si sentirà per sempre un cucciolo e ricercherà nel proprietario il surrogato della figura materna. Non a caso anche gli animali selvatici, come ad esempio i lupi, una volta svezzati dormono sempre nei pressi della famiglia o del nucleo principale. Nonostante l’abbandono della tana, o anche un rifiuto da parte del branco, gli esemplari non si allontaneranno in modo definitivo. Ricercheranno una dimensione che possa tenerli nei paraggi, conservando al contempo l’indipendenza.
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In questo caso il nostro cane, se elemento singolo all’interno di una casa, ricercherà nella famiglia umana il suo branco. Sentirsi allontanato per la notte, magari confinato in una cuccia all’esterno, sarà per lui un gesto incomprensibile. Se non si vuole creare stress e ansia, magari in un cane di indole sensibile, è bene consentirgli l’ingresso in casa. Non necessariamente sul letto ma magari nei paraggi, ad esempio in corridoio a distanza di visuale, così da rasserenare il suo e il vostro sonno.