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Perché il carbone inquina l’ambiente

Non solo emissioni di CO2 da carbone, ma anche metalli pesanti e particolati sono legati alla sua combustione. Il carbone è uno dei combustibili fossili più adoperati, ma è anche un inquinante potente che può danneggiare ambiente e salute pubblica. Ed è per questo che si cerca di sostituirlo con fonti di energia più pulite, in grado di eliminare gli effetti negativi a cui accennavamo.

Perché il carbone inquina l’ambiente

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Che il carbone inquini l’ambiente non è un segreto, ma forse non sappiamo tutto quello che dovremmo sugli effetti di questo combustibile fossile. Il problema non è solo per il benessere del pianeta, ma anche per quello di chi lo abita. Le emissioni da estrazione e combustione, ma anche la contaminazione delle falde acquifere, attentano alla salute umana.

Da secoli il carbone è il motore dell’energia, ma i costi ambientali e salutistici del suo consumo sono elevati e questo ha fatto spostare l’attenzione su fonti rinnovabili pulite. Ma perché il carbone inquina l’ambiente e in che modo contribuisce alla maggiore incidenza di alcune patologie?

L’estrazione, la preparazione e la combustione del carbone sono tre fasi che portano al rilascio di sostanze tossiche e contaminanti. Ma l’emissione di gas serra, come il metano e l’anidride carbonica, non è il solo problema da affrontare quando si fanno i conti con questo inquinante.

Se vogliamo restare in ambito ambientalistico, i processi di estrazione da miniere sono anche responsabili di modifiche del paesaggio. Si adoperano spesso esplosivi per accedere ai depositi, ma questo non fa altro che alterare le conformazioni rocciose dei luoghi interessati e talvolta anche quelle dei corsi idrici vicini.

Fonti non rinnovabili
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Perché il carbone inquina: cosa sapere

Il primo danno che fa il carbone è legato alle emissioni connesse alla sua combustione, una serie di elementi che inquinano aria, falde acquifere e terreno. La CO2 non è tuttavia l’unica a destare preoccupazioni per ambiente e salute. Ci sono infatti contaminanti più silenziosi che non si possono sottovalutare:

  • Anidride solforosa, o SO2 – contribuisce alle piogge acide e alle malattie respiratorie
  • Ossidi di azoto, o NOx – contribuiscono allo smog e alle malattie respiratorie
  • Particolati – causa di smog e foschia, incidono in modo pesante sul rischio di malattie polmonari
  • Anidride carbonica, o CO 2 – il principale gas serra prodotto quando si bruciano combustibili fossili quali carbone, petrolio e gas naturale, è responsabile del riscaldamento globale
  • Mercurio, arsenico e altri metalli pesanti – collegati a danni neurologici e allo sviluppo negli esseri umani e in altri animali
  • Ceneri leggere – residui delle centrali elettriche dopo che hanno bruciato carbone, sono considerate un rifiuto pericoloso

I danni per la salute

In tutto il mondo, l’esposizione all’inquinamento atmosferico ha contribuito a 4,2 milioni di morti nel 2020, da quanto sostenuto da un articolo apparso su The Lancet. Di questi decessi, l’80% era attribuibile alle emissioni indotte dall’uomo, di cui il 35% collegate all’impiego di combustibili fossili, tra cui il carbone.

In Cina, 366.000 decessi sono stati attribuiti al carbone solo nel 2013, mentre in India, si calcola che il carbone sia la causa della morte di circa 169.000 persone ogni anno. In USA si registrano, per lo stesso lasso di tempo, circa 50.000 decessi legati al carbone e l’inquinamento atmosferico provocato dalle centrali elettriche a carbone contribuisce a quattro delle cinque principali cause di mortalità negli Stati Uniti.

Il problema ambientale, da quanto possiamo leggere da questi dati, resta connesso più che mai a quello della salute umana globale. Si stima che senza i combustibili fossili e un passaggio dalle fonti di energia non rinnovabili a quelle pulite, l’aspettativa di vita aumenterebbe in media di più di un anno.

Ma migliorerebbe anche la qualità di vita, si abbatterebbero i costi sanitari per alcuni tipi di patologie e cesserebbe il legame con i paesi esportatori di carbone. È solo un effetto economico, in questo caso, ma è un altro dato che va preso in considerazione e che è connesso al benessere delle persone.

 

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