La pecora è un mammifero ruminante appartenente alla famiglia dei Bovidae. Animale addomesticato sin dall’antichità, fa parte dei cosiddetti animali da reddito in quanto produce latte, carne e lana. Tuttavia ogni tanto c’è qualcuno che decide di tenere una pecora come animale da compagnia, anche perché si rivela particolarmente utile per tenere a livelli accettabili l’erba dei prati.
Questa è la classificazione scientifica della pecora:
Le diverse razze di pecora possono essere classificate in vario modo, dipende dalle circostanze:
Ecco alcune delle principali razze italiane di pecore:
E qui alcune razze di pecore estere:
Pur con qualche variabilità di razza, le pecora si presenta come un animale con corporatura robusta, fronte piatta o rigonfia, muso stretto. Le corna, presenti solitamente nel maschio, ma talvolta anche nelle femmine, sono spiralate, dirette verso il basso e all’indietro e sono cave. È un animale cavicorno.
La coda è corta.
La caratteristica più distintiva delle pecore è il folto vello, tranne per alcune razze a pelo corto tipiche dei paesi caldi. Il vello delle pecore è formato dalla lana, cioè da peli fini e ondulati mescolati a peli più grossi e rigidi, la giarra. I colori del mantello sono assai variabili:
Il mantello spesso è uniforme, ma talvolta può essere pezzato. Per quanto riguarda la tosatura della pecora, è importante gestirla correttamente: ne va della salute dell’animale. Solitamente le pecore vengono tosate una volta all’anno in primavera perché d’inverno il manto serve per proteggersi dal freddo.
Parliamo di dimensioni delle pecore: a seconda della razza, dell’età e del sesso le dimensioni variano parecchio. Inoltre c’è da considerare che il notevole ingombro di lana rende difficile rendersi conto di quanto siano grandi davvero. Solitamente una pecora pesa dai 50 ai 100 kg, mentre l’altezza varia dai 70 ai 120 cm.
O. aries raggiunge la maturità sessuale intorno ai 7-10 mesi. Solitamente le pecore vengono fatte partorire una volta all’anno, partendo dai 10-14 mesi per la femmina e dai 12-16 mesi nel montone. La durata della gravidanza di una pecora è di circa 145 giorno, un po’ meno di 5 mesi. Da ogni parto possono nascere da 1 a 5 agnelli.
Esattamente come per la capra, l’età la si stima dalla sostituzione dei denti incisivi da latte con quelli da adulto.
Come tutti i mammiferi, le pecore partoriscono e allattano i loro piccoli.
Per qualche motivo tutti ritengono che le pecore siano animali stupidi, ma in realtà non è affatto così. Sfatiamo un mito: le pecore sono animali molto intelligenti, imparano in fretta. Non fatevi vedere da loro quando aprite e chiudete le recinzioni perché potrebbero imparare ad aprirle a loro piacimento.
Sono anche molto adattabili.
Il carattere solitamente è mite, riservato e mansueto. Amano vivere in gregge, quindi hanno bisogno di compagnia e non vogliono stare da sole. Però se presenti altri animali domestici, possono diventare territoriali con i loro spazi.
Hanno anche un’ottima memoria e si affezionano parecchio agli umani.
La pecora è un ruminante erbivoro, tende a brucare e a ingurgitare tutto quello che le capita a tiro. La dieta delle pecore cambia a seconda della sua tipologia. Solitamente le pecore da carne si nutrono di erbe di pascolo, fieno e pochi cereali, mentre le pecore da latte si nutrono anche di mangimi integrati maggiormente con cereali.
Acqua fresca deve essere messa sempre a disposizione: un adulto beve fino a 20 litri di acqua al giorno. Spesso viene anche messo a disposizione un blocchetto di sale che l’ovino può leccare a piacimento: aiuta gli animali a digerire meglio soprattutto quando la dieta è composta da molti cereali.
Queste sono alcune delle principali malattie delle pecore:
Fermo restando che una pecora, anche tenuta come animale da compagnia, ha bisogno di un ampio prato da brucare, un riparo dal sole e dalle intemperie e un’area in cui sgranchirsi, ecco che essendo un animale da reddito ha bisogno di più accortezze.
Le pecore sono tendenzialmente animali da gregge, quindi è sconsigliato tenerle da sole. Difficile dire quanto spazio serva per tenere una pecora: dipende se si intende anche lo spazio necessario per far crescere il fieno che serve per nutrirla per almeno un anno, oltre che il pascolo.
In generale serve almeno mezzo ettaro abbondante per ovino: considera che pascolano in media 8 ore al giorno. Se vuoi tenere 10 pecore o 100 pecore, devi semplicemente moltiplicare. Considera anche che in generale per ogni animale da riproduzione servono 1.000 m2, considerando anche il pascolo estivo, gli animali giovani e lo spazio per produrre fieno per l’inverno.
Se ti stai chiedendo quanto rende una pecora, in generale una di esse produce in media 300-350 litri di latte, arrivando anche a 450 litri. È implicito che, come tutti i mammiferi, la pecora produca latte solamente a seguito di una gravidanza: da sola, se non si accoppia, non può rimanere incinta e dunque non produce latte.
Però è l’ideale per tenere il prato sempre tosato, tienila solo lontana dall’orto perché, come le capra, bruca tutto ciò che le capita a tiro.
Non è facile stabilire quanto si guadagni con un allevamento di pecore. Di sicuro se hai 2-3 pecore il guadagno è poco o nullo. Solo quando si ha un discreto gregge e si può iniziare a guadagnare qualcosa, ma dipende di sono diversi fattori da tenere in considerazione:
L’allevamento delle pecore può essere:
Ed ecco dieci curiosità sulle pecore:
Vuoi una pecora come animale da compagnia? Si può fare, ma devi considerare che per la legge italiana viene comunque classificata come animale da reddito. Il che vuol dire che bisogna rispettare precise leggi. Come prima cosa, dovrai verificare quali siano le leggi regionali e le indicazioni dell’Asl della tua zona.
Poi bisognerà registrare l’animale tramite l’Asl, il che vale anche se ne registri solo una per compagnia, con tanto di marca auricolare.
Inoltre, essendo considerata un animale da reddito, dovrai avere un registro di carico-scarico o registro di stalla nella quale segnalare l’identificativo dell’animale, se prendi altre pecore, se muore. In aggiunta dovrai anche tenere un registro dei trattamenti veterinari.
L’Asl provvederà a controllarlo tutti gli anni, eseguendo anche test e prelievi del sangue richiesti, indicandoti anche quali siano i vaccini obbligatori da fare. Anche se hai solo un ovino dovrai comunque avere un codice allevamento: senza di esso il veterinario non potrà prescriverti alcun farmaco registrato per ovini.
Il che vuol anche dire che dovrai trovare in zona un veterinario di grossi animali esperto di ovicaprini che possa seguire la salute delle tue pecore.