Patate lesse (bollite): ricetta e tempo di cottura
Patate lesse: piatto classico che trova spazio sulla tavola di ogni giorno con una ricetta veloce, semplice ma non priva di gusto, energia e molto benefica.
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Tubero commestibile derivato dalle piante della specie Solanum tuberosum, la patata è un alimento davvero antico, di cui si possono avere notizie sin dal tempo degli Inca. Questi sperimentarono coltivazioni e terreni, per ottenere una varietà più corposa. Furono i conquistatori spagnoli a importarla in terra natia e quindi in Europa, dove trovò spazio in origine per gli animali da allevamento. La forma asimmetrica, i terreni europei non particolarmente adatti alla sua coltivazione, quindi l’assenza della sua figura dentro la Bibbia, limitarono la diffusione del tubero, a volte associato alla stregoneria. Ma con l’avvento del XVIII secolo, l’aumento della popolazione e delle necessità alimentari, la patata prese piede insieme al mais perché maggiormente calorica. A incrementarne la coltivazione e l’impiego furono l’avvento della carestia e della carenza di cibo, quindi il ruolo del farmacista e agronomo francese Antoine-Augustin Parmentier. Durante la sua prigionia presso i prussiani, riuscì a studiarne usi e benefici, favorendone la fama. Divenne cibo per le classi più povere, vera fonte di sostentamento, e solo durante i secoli trovò spazio in cucina come protagonista raffinata e nutriente.
Valori Nutrizionali e Proprietà delle Patate Lesse
La patata può essere cotta in tanti modi, lessata oppure dorata al forno, in padella, fritta e in altre moltissime varianti. Si può gustare con e senza buccia, intera, a fette o tocchetti. Senza condimenti, oppure con creme spezie e aromi, quindi calda, tiepida o fredda. Dal punto di vista nutrizionale è ricca di vitamina C, B1, B2, B3, B5, B6, potassio, tiamina, riboflavina, folati, niacina, magnesio, fosforo, ferro e zinco. Ma anche carboidrati complessi presenti sotto forma di amidi, adatti ai diabetici con effetti simili alle fibre alimentari, nonché aselenio e lito, carotenoidi e polifenoli. La patata è depurativa, dona energia a chi fa sport, è un valido antitumorale, regola la pressione, migliora il flusso sanguigno e contrasta l’anemia, combatte la ritenzione idrica e favorisce il relax. Inoltre, se impiegata cruda a livello topico, lenisce le scottature e bruciature della pelle. Come le altre Solanacee, contiene sostanze come solanina, che può debilitare il fisico, dalla semplice spossatezza fino alla perdita di coscienza. La sostanza si può trovare nelle patate germogliate o in quelle verdi e, per questo, l’ortaggio deve essere consumato cotto. Inoltre può contenere atropina che, se presente in quantitativi minimi possiede proprietà antispatiche.
Bollire le patate lesse: tempi e consigli
La ricetta più classica per preparare le patate è quella della cottura in acqua, la tempistica varia in base al formato: da 15 minuti per le più piccole a 30 minuti per quelle più grandi. Tagliandole a tocchetti dello stesso formato si uniforma il procedimento, con un risultato e una morbidezza simile per ogni pezzetto. Le patate si possono cuocere intere con la buccia, dopo averle lavate, oppure sbucciate, tagliate a pezzi e versate in una pentola con acqua. Si velocizza il tutto grazie all’utilizzo della pentola a pressione, con acqua e magari qualche foglia di alloro.
Come anticipato, i tuberi si devono pulire accuratamente se cotti con la buccia, quindi si versano in una pentola capiente con abbondante acqua e del sale grosso. Le patate saranno pronte quando, infilzate con la forchetta, risulteranno tenere ma non cedevoli. Si scolano e lasciano raffreddare, poi si sbucciano e tagliano a pezzi (oppure intere).
Come Condire le Patate Lesse
Vediamo ora come servire e insaporire al meglio le patate bollite. Per le ricette, si passa dalla più semplice con olio d’oliva e prezzemolo fresco tritato, oppure aglio premuto in olio d’oliva, con un pizzico di pepe nero e timo da far macerare per poi condire. Si possono insaporire con una crema fresca creata mescolando yogurt a cetriolo, aglio e sale frullati bene. Ma anche impreziosire con capperi, olive, oppure creare una salsa sfiziosa con maggiorana, senape, aneto, erba cipollina, olio d’oliva, lime e un goccio di yogurt magro. Fino a preparare il piatto d’ordinanza: il purè, con latte magari di soia, olio e noce moscata per una versione light.