Greenstyle Ambiente Pasta Garofalo sempre più attenta all’ambiente: ecco il nuovo packaging composto per il 30% da plastica riciclata e riciclabile

Pasta Garofalo sempre più attenta all’ambiente: ecco il nuovo packaging composto per il 30% da plastica riciclata e riciclabile

Il Pastificio Garofalo fa un altro passo in avanti nel rispetto dell'ambiente col nuovo packaging composto per il 30% da plastica riciclata.

Pasta Garofalo sempre più attenta all’ambiente: ecco il nuovo packaging composto per il 30% da plastica riciclata e riciclabile

Le abitudini dei consumatori stanno cambiando sempre più velocemente, man mano che la consapevolezza di ciò che serve per ridurre l’impatto sull’ambiente e consegnare alle future generazioni un Pianeta più sano e vivibile si fa più forte. I cambiamenti procedono su due binari: da un lato ci sono i consumatori che scelgono di rivolgersi ad aziende che si dimostrano più attente all’ambiente rispetto ad altre, dall’altro ci sono le stesse aziende che scelgono percorsi più sostenibili perché hanno compreso prima di altre che il futuro non può che essere quello.

Questo vale per tutti i settori, dall’energia all’abbigliamento, dai trasporti all’alimentazione. Oggi un ulteriore passo in avanti verso una importante riduzione dell’impatto sull’ambiente arriva dal Pastificio Lucio Garofalo, già impegnato da tempo nel perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU.

Il Pastificio Garofalo ha annunciato, dopo un lungo e attento lavoro di studi di ricerca, progettazione, valutazioni e approfondimenti, il nuovo packaging per la famosa e apprezzatissima pasta, composto per il 30% da plastica riciclata ottenuta dal riciclo chimico dei rifiuti da imballaggi plastici.

La grande novità è rappresentata dal modo innovativo con cui la plastica riciclata è ottenuta, il riciclo chimico appunto. Cosa significa? Questo approccio all’avanguardia permette al Pastificio Garofalo di ottenere l’olio di pirolisi dalla decomposizione dei polimeri che compongono i tradizionali rifiuti da imballaggi in plastica, convertendoli nella materia prima utilizzabile per produrre nuovamente plastica, equivalente a un materiale vergine. La differenza rispetto al processo meccanico finora utilizzato sta proprio nella possibilità di ottenere un materiale vergine da rifiuti plastici che non è sempre semplice riciclare.

Il nuovo packaging di Pasta Garofalo ancora più attento all’ambiente

Pastificio Garofalo

Come spesso accade coi metodi innovativi, anche questa nuova tipologia di lavorazione risulta ancora costosa e per questo il lancio delle nuove confezioni di Pasta Garofalo sarà graduale: i nuovi packaging arriveranno in un primo momento per 5 formati di Pasta Garofalo già a partire dal mese di marzo – Spaghetti, Penne ziti Rigate, Fusilli, Farfalle, Elicoidali – con l’intenzione di estendere questa innovazione ad altri prodotti della linea mentre in parallelo si lavorerà anche per aumentare la percentuale di materiale plastico riciclato ogni anno di più.

Il nuovo packaging di Pasta Garofalo non stravolgerà l’estetica a cui i consumatori sono abituati, con quella trasparenza che mostra la pasta in tutte le sue naturali imperfezioni, col fondo nero e il tempo di cottura in evidenza.

Pasta Garofalo e il progetto IMPATTO ZERO di LifeGate

La nuova etichetta, però, renderà chiaro a primo impatto l’entità della novità annunciata dal Pastificio Garofalo e accompagnerà i consumatori, grazie a un QR Code da scansionare con uno smartphone, alla scoperta del sempre crescente impegno verso l’ambiente, a cominciare dall’adesione al progetto IMPATTO ZERO di LifeGate che contribuirà a compensare le emissioni di CO2 generate dalla fabbricazione e commercializzazione del packaging primario dei prodotti a marchio Garofalo destinati al mercato italiano, pari a oltre 750 tonnellate di polipropilene e 120 milioni di pezzi in un anno e mezzo, tra il luglio 2022 e la fine del 2023.

Pastificio Garofalo

Come sono state compensate queste emissioni? Con la stessa modalità già sposata da altre grandi aziende: i crediti di carbonio generati dal progetto sviluppato nella riserva Rimba Raya, in Indonesia, che prevede la conservazione di foreste in crescita con obiettivi di prevenzione, protezione e sviluppo locale.

I consumatori possono scoprire tutto sull’impegno del Pastificio Garofalo collegandosi al nuovo sito dedicato al progetto, Innamòrati del pianeta, lo stesso a cui si potrà accedere tramite il QR Code presente sul nuovo packaging. Lì si potrà andare alla scoperta del percorso iniziato già molti anni fa dall’azienda all’insegna della sostenibilità e dell’efficienza energetica.

Non solo. I consumatori possono anche scoprire piccole ma importanti azioni che tutti noi possiamo compiere per un comportamento quotidiano più sostenibile, come bollire l’acqua con il coperchio per ridurre l’energia necessaria al processo, mantenere il giusto rapporto tra acqua e pasta, evitare di far bollire l’acqua troppo a lungo o privilegiare ortaggi e verdure di stagione, oltre che riciclare correttamente il pacchetto nel giusto contenitore per permettere alla confezione di vivere altre vite e tornare sugli scaffali in modo circolare.

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