La pasta di sale è un materiale che si presta a mille utilizzi differenti, un impasto naturale a base di farina e sale, facile da fare in casa per i lavoretti di tutta la famiglia, in particolare dei bambini. La possiamo usare per decorazioni, monili, oggettistica varia o anche come semplice antistress, dando sfogo alla fantasia e mettendo in gioco la manualità che abbiamo. Non servono particolari utensili per realizzarla e possiamo personalizzare la ricetta standard in tanti modi diversi.
Come detto, la base è composta da farina, sale e acqua tiepida, un trittico di ingredienti che tutti abbiamo nelle nostre cucine. La ricetta minimale è quella più usata, soprattutto da chi vuole far giocare i propri bimbi con un materiale atossico e naturale. Ma a seconda dei progetti che abbiamo in mente, si possono aggiungere anche altri elementi per rendere l’impasto adatto a qualunque esigenza tecnica.
La ricetta basilare della pasta di sale prevede queste dosi:
Ma si può aggiungere 1 cucchiaio di olio vegetale di qualunque tipo, quindi sia di semi o di oliva, per rendere l’impasto più facile da lavorare. Se, invece, vogliamo un panetto più elastico, dobbiamo prevedere l’addizione di un cucchiaio di colla vinilica o per carta da parati. In ultimo, per rendere i lavoretti più stabili e compatti una volta cotti, possiamo aggiungere un cucchiaio di succo di limone.
Come si può vedere, le proporzioni tra sale e farina sono anche variabili. In genere si preferisce il rapporto 1:2, perché la farina tende a rendere l’impasto più morbido. Però si possono usare pari quantità di sale e farina se invece si preferisce ottenere un panetto dall’aspetto più rustico e valorizzare quel leggero effetto luccicante che ha la pasta di sale dopo che è stata cotta.
Per fare l’impasto, mettiamo tutti gli ingredienti secchi in una ciotola, mescoliamoli e in ultimo aggiungiamo l’acqua poco alla volta, sempre amalgamando. Il risultato finale dovrà essere morbido e compatto, quindi prevediamo di lavorarlo con le mani per qualche minuto, come faremmo con la pasta di pane. A questo punto abbiamo a disposizione il nostro panetto di pasta di sale, pronto all’utilizzo.
Se l’impasto fosse troppo colloso o appiccicoso? La soluzione è aggiungere un po’ di farina per addensarlo e renderlo lavorabile. Se invece fosse troppo sodo, addizioniamo poca acqua per allentarlo.
Le quantità per la ricetta della pasta di sale col Bimby sono le stesse della preparazione base, ma il procedimento è naturalmente differente. In questo caso dovremo versare il sale fino nel boccale del nostro elettrodomestico, raffinandolo a velocità 8 per una ventina di secondi.
Solo in un secondo momento potremo aggiungere farina e acqua, settando il macchinario sulla modalità Spiga e impastando il composto per qualche minuto. Il panetto dopo sarà pronto da usare.
E qui abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta: colorare l’impasto di pasta di sale è un divertimento e abbiamo molte opzioni per farlo. Il metodo più semplice è usare farine diverse da quella doppio zero. Una farina integrale o quella di mais, renderanno il nostro panetto rispettivamente più scuro o più tendente al giallo.
Ma possiamo colorare la pasta di sale anche usando un liquido diverso dalla semplice acqua di rubinetto. I succhi di frutta e verdura sono il modo più naturale per dare all’impasto tonalità diverse. L’acqua di cottura delle barbabietole, ad esempio, farà virare la tonalità sul rosa, il succo di mirtillo sul lilla, mentre l’estratto di spinaci lo colorerà di verde e quello di carota di arancio.
In alternativa, usiamo le spezie come ingrediente secco aggiuntivo. La curcuma è un colorante naturale molto potente e dona un immediato tono giallo al nostro impasto. La polvere di spirulina, un’alga verde blu, donerà un colorito smeraldo al panetto, mentre caffè, cacao o cannella, lo scuriranno, rendendolo marroncino.
Ed ancora, sempre se vogliamo colori naturali, possiamo usare i coloranti alimentari in polvere o in gel per far diventare la pasta di sale variopinta. In ultimo, se non è un problema usare prodotti chimici, adoperiamo le tempere acriliche già in fase di impasto, mescolandole agli altri ingredienti.
In questo modo avremo una base già colorata, da dipingere o personalizzare in modo creativo dopo la cottura.
Ci sono poi altri modi per la personalizzazione dell’impasto di pasta di sale. I glitter sono un aggiunta chic e scintillante in grado di rendere l’impasto luminoso e originale. Ma anche petali e foglie essiccati e tritati possono dare un tocco romantico ed elegante al nostro panetto.
Se poi vogliamo ottenere una pasta di sale profumata, gli oli essenziali sono il dettaglio in più da considerare.
La pasta di sale, come visto, è semplice da fare e non servono grandi strumenti per mescolarla. Se non ci va l’idea di impastare a mano, possiamo anche usare una planetaria, l’importante è avere un impasto compatto. Ma la cosa davvero fondamentale, dopo aver dato sfogo ai nostri attacchi d’arte e aver creato i nostri lavoretti, è sapere come cuocerli nel modo corretto.
Le strategie sono due, la cottura o l’essiccazione dei nostri lavoretti. In giro per la rete si trovano metodi alquanto bizzarri su come cuocere la pasta di sale, ma il migliore resta il forno, a temperature ottimali. Ecco, una cosa da sapere è che la pasta di sale ha bisogno di cotture lente a bassa temperatura, quindi prevediamo anche 3-4 ore in forno dai 70° C a massimo 100° C, girando i lavori un paio di volte per parte.
Il problema di temperature più alte è che tendono certo a velocizzare l’operazione, ma si corre il rischio di vedere crepe sulla superficie dei nostri lavoretti. Quindi, se ci stiamo chiedendo come non far crepare la pasta di sale, la risposta è semplice: avere pazienza e rispettare i gradi centigradi suggeriti sopra.
Un buon modo per avere dei lavori ben cotti è di prevedere una pre asciugatura degli stessi per una notte in una zona calda e asciutta della casa. Dopo di che li si può passare in forno per la cottura finale.
In alternativa, c’è la soluzione più lenta dell’essiccazione, un modo per eliminare l’umidità interna dalla pasta di sale evitando l’uso del forno. Il metodo è lungo, i risultati non sempre quelli desiderati. Ma se vogliamo una pasta di sale senza cottura abbiamo anche questa soluzione.
Se le temperature esterne lo consentono, disponiamo i lavoretti su una teglia foderata con carta pergamena e lasciamoli asciugare all’aria e al sole, non diretto per evitare di creparli. Li dovremo girare di tanto in tanto. Le ore centrali della giornata sono quelle migliori per questa operazione, ricordandoci di riportare la teglia in casa la sera, per evitare che l’umidità della notte possa rovinarli.
In questo modo, avremo bisogno all’incirca di uno o anche due giorni per avere i lavoretti pronti. In alternativa, se il meteo è ballerino e abbiamo stufe e termosifoni accesi, lasciamo le nostre creazioni accanto a queste fonti di calore per essiccarle, anche in questo caso, girandole ogni tanto.
Non esiste un metodo infallibile per capire se la pasta di sale è pronta, ma è essenziale essere certi di aver eliminato il massimo dell’umidità interna dai lavoretti prima di decorarli. La penalità, purtroppo, è che tracce di umido rimaste possano farli ammuffire o alterare, rendendo inutile tutta la fatica fatta.
Il metodo classico per capire se la pasta di sale è cotta è dare dei colpetti con la nocca delle dita sulla superficie da testare. Il rumore che dovremo sentire è vivace, come stessimo colpendo un piano duro. Al contrario, se il suono è sordo, con molta probabilità dovremo aspettare ancora a lungo prima che i decori possano dirsi cotti.
Se usiamo la ricetta classica con farina bianca, anche il colore funge da valido indicatore del livello di cottura o essiccazione dell’impasto. In genere la pasta di sale tende a cuocersi velocemente sui bordi e più lentamente al centro, quindi è possibile notare aree più scure che indicano tracce di umidità residua. Ma un colorito uniforme dei lavoretti è una buona indicazione che, invece, i nostri bei decori sono pronti.
La pasta di sale la si può usare per ogni genere di lavoretto e le creazioni fatte con questo impasto possono dare grandi soddisfazioni. Ma vediamo 5 idee originali e semplici per usarla.
Con la pasta di sale possiamo anche divertirci a fare rose e bamboline, un’altra bella idea per fare felici i bambini. Anche in questo caso possiamo usare i lavoretti per abbellire i vecchi oggetti, come visto sopra. Ma possiamo anche usarli come ninnoli e suppellettili per decorare la casa.
Per fare le rose:
Per fare le bamboline:
Per far aderire bene le varie parti di impasto, inumidiamo leggermente la pasta di sale con un pennello imbevuto di acqua. In questo modo sarà molto più semplice attaccarle.