Il parco nazionale del Pollino è situato a cavallo tra due le ragioni: Basilicata e Calabria esattamente tra le province di Potenza, Matera e Cosenza. È il parco nazionale più grande d’Italia. Si estende, infatti, per 192.565 ettari e prende il nome dall’omonimo massiccio montuoso.
Nel parco Nazionale sono presenti numerosi fossili: spiccano le Rudiste, molluschi marini vissuti 60 milioni di anni fa, mentre nella valle del Mercure è stato trovato lo scheletro di un elephas antiquus italicus.
In considerazione del suo valore naturalistico e ambientale, dal novembre 2015 il parco del Pollino è considerato patrimonio mondiale dell’ UNESCO, inserito con il nome “Pollino Geopark“nella rete dei geoparchi mondiali.
Il parco del Pollino vanta le vette più alte del Sud Italia, le quali rimangono innevate per un lungo periodo che inizia a partire dal mese di novembre e finisce nel mese di maggio con lo sciogliersi della prima neve.
Ma cosa c’è da vedere in questo polmone verde? Ecco tutte le informazioni utili per una visita completa.
La storia della valorizzazione naturalistica e culturale del Pollino è abbastanza recente. È infatti, il 1958, quando viene pubblicato il tomo “Precedenti storici per la valorizzazione scientifica e turistica del Pollino” a cura di A. Miglio, che segna l’inizio del cammino volto alla valorizzazione del Pollino.
Ma dobbiamo arrivare al 1990, grazie a un decreto ministeriale, perché sia stabilita la perimetrazione provvisoria e definite le misure di salvaguardia. Una storia rocambolesca e lunga che si conclude solo nel 1993 con l’istituzione dell’Ente e nel 1994 con la formazione degli organi di gestione.
Il clima è asciutto e l’aria è salubre tipica dell’alta montagna ed è caratterizzato estati miti, si arriva a 25 C° ed inverni rigidi in cui la temperatura scende sempre sotto lo zero.
Il clima mitigato in primavera e in estate si presta bene ai pascoli, infatti, grazie alle enormi praterie, è possibile vedere pascolare mandrie di bovini e ovini, così come è possibile scorgere cavalli selvatici.
Il parco del Pollino, grazie al clima e ad alcune particolari condizioni ambientali, è un territorio ricco di fauna e di flora molto varia e ormai estinta in altre zone montuose d’Italia.
Fra i mammiferi predatori compare lupo appenninico, presenta nel parco con 20/ 30 esemplari; nonostante sia difficile da incontrare perché si tiene a debita distanza dall’essere umano, è possibile rintracciare le impronte nella neve.
La volpe invece si incontra più facilmente ed è una specie molto diffusa come lo scoiattolo nero meridionale, il riccio, mentre il tasso e l’istrice sono più difficili da vedere. La lontra è l’esemplare più raro, altri animali presenti sono il gatto selvatico, il cinghiale, il capriolo.
Tra i rapaci invece sono stati avvistati esemplari di aquila reale, l’avvoltoio capovaccaio, il falco pellegrino, il biancone, il falco lanario, il nibbio reale, il gufo reale, il gufo comune, il gracchio corallino, il corvo imperiale, il picchio nero e la rara coturnice.
A livello botanico sono presenti il Cisto, l’Alloro, il Corbezzolo, l’Erica, la Fillirea, il Lentisco, il Mirto e il Rosmarino. Salendo di quota invece è possibile osservare querceti, castagneti, aceri e carpini. A 1.200 mt domina invece il faggio, la pianta più diffusa del Parco.
In una piccola radura ai margini del piano di Acquafredda un gruppo di faggi offre un vero spettacolo della natura. Stiamo parlando degli Alberi serpenti: con il tempo, infatti, un gruppo di faggi ha assunto una forma contorta che ricorda appunti i rettili.
L’Abete bianco invece cresce solo nel versante nord, precisamente nel Bosco Iannace. Il Pino loricato, testimone della storia geologica del Parco è un prezioso elemento balcanico.
Le attività da fare nel parco nazionale del pollino sono varie. Dalle semplici passeggiate immersi nella natura al trekking, come nel Parco dello Stelvio, passeggiate in mountain bike, escursionismo e tutte le attività correlate.
Grazie alla varietà dei paesaggi presenti in questa zona, è possibile praticare diversi sport. Il Pollino è meta per alpinisti ma anche per gli appassionati del torrentismo, del rafting, del Walking river e del river tubing.
La natura nel parco del Pollino è sbalorditiva, si possono osservare piante uniche e molte specie di animali. Sicuramente ci sono alcuni luoghi imperdibili:
È possibile fare diverse escursioni nel parco nazionale del Pollino. Sul sito ufficiale del parco sono presenti diversi percorsi dettagliatamente illustrati, che possono essere scelti da escursionisti principianti accompagnati da guide alpine, o quelli per i più esperti.
Le escursioni per principianti che non necessitano di guida alpina sono numerose; ad esempio si può visitare la cittadina di Civita, nota per la comunità albanese giunta in Italia 500 anni fa, che ne tramanda la cultura, le tradizioni e la lingua.
Altre escursioni asuggestive sono:
Nel territorio vasto in cui si estende il parco Nazionale del pollino è estremamente facile trovare un albergo, un Bed and Breakfast o degli chalet in quota, sia nel versante calabrese che in quello della Basilicata, dove è possibile soggiornare immersi nella natura e trovarsi già in prossimità dei punti di aggregazione per partecipare alle numerose escursioni disponibili.
È possibile optare anche per soggiorni eco-sostenibili e alloggiare negli alberghi diffusi negli antichi borghi e agriturismi biologici.
Anche i bambini possono divertirsi e apprezzare una vacanza nel Parco Nazionale del pollino. Sono presenti in molte aree spazi attrezzati per picnic, aree relax dove è possibile riposarsi durante le escursioni.
L’opzione migliore è comunque scegliere percorsi segnati e più semplici, soprattutto se ci si muove con i passeggini, oppure optare per le visite nei borghi e paesi di montagna, tutti molto suggestivi e allo stesso tempo a misura di bambino.
Per bambini sopra gli 8 anni, invece, sono possibili escursioni organizzate.