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Parco nazionale dell’Alta Murgia: cosa vedere?

Se vogliamo visitare il Parco nazionale dell'Alta Murgia, di cose da vedere ne abbiamo in abbondanza. Di sicuro i luoghi di questo fazzoletto di terra sono rinomati per le escursioni e il trekking, ma anche per semplici passeggiate nel verde. Il territorio è anche ricco di storia, visto che il noto Castel del Monte è incastonato al suo interno, ma vanta anche eventi culturali per tutti.

Parco nazionale dell’Alta Murgia: cosa vedere?

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Il Parco nazionale dell’Alta Murgia è un polmone verde ricco di storia e natura, sito nella regione Puglia, dove si contende la fama con il Parco nazionale del Gargano. Ma se il secondo vince per estensione, il primo vanta una serie di scorci da cartolina unici. E sì, il bellissimo Castel del Monte è un gioiello incastonato in questo territorio.

Ma cosa vedere in questo parco nazionale e in quali periodi dell’anno è preferibile andare, così da rendere le proprie escursioni un momento per ricaricare le batterie? La prima cosa da sapere è che ogni stagione è buona per una visita turistica in questi luoghi, dove storia e natura vanno a braccetto.

Se in primavera e in estate il trekking e gli itinerari in bici sono gettonati, il periodo autunnale brilla per un foliage pittoresco e scenografico. Ma va anche ricordato che in tutte le stagioni ci sono attività ed eventi da considerare. Un tuffo nei panorami enogastronomici, negli insediamenti rurali del posto e tra la flora locale.

Il sito del Parco nazionale dell’Alta Murgia offre una lista di eventi per ogni mese dell’anno e ha un menù apposito per le prenotazioni di visite guidate. Se vogliamo fare quattro passi tra le gravine, nelle aree del barese e della BAT, dove si estendono gli ettari del parco, ogni stagione può essere quella migliore.

Parco Alta Murgia
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Parco nazionale dell’Alta Murgia, itinerari e cosa vedere

Ci sono due tipi di itinerari previsti in caso di visita, uno che comprende passeggiate a piedi, un secondo per chi vuole percorrere le strade in bici. Vi sono infatti una serie di percorsi guidati per chi vuole immergersi nelle bellezze del luogo, con la competenza di chi ha dimestichezza con questi ambienti.

Il sito fa riferimento a 5 percorsi a piedi facili, divisi per contenuti tematici, più 12 percorsi agro ecologici, che partono dalle aziende agricole territoriali. Un ottimo modo per fare conoscere le realtà locali, al servizio di un turismo che tiene in considerazione le imprese del luogo e non dimentica il lato sostenibile.

Per quanto riguarda i percorsi in bici, si tratta di gite per chi ha un minimo di resistenza fisica, con livelli di difficoltà crescenti. Da segnare il bellissimo itinerario ciclopedonale “Jazzo Rosso, San Magno, Castel del Monte”, che comprende sette sottoitinerari connessi tra loro, in grado di soddisfare le esigenze dei turisti più sportivi.

Di fatti, troviamo percorsi su strade asfaltate, che alternano vie urbane a paesaggi rurali con sterrato, ma anche quelli meno battuti e accidentati. Il paesaggio non manca di chiese, masserie, boschi di conifere e dei cosiddetti jazzi, i recinti di pietra che ospitavano le pecore nei periodi della transumanza.

I paesi dell’Alta Murgia

La BAT, la provincia che comprende Barletta, Andria e Trani, è parte del territorio in cui si estende il Parco nazionale dell’Alta Murgia. Se vogliamo dare un occhio alle zone meno campestri, un giro in questi luoghi è suggerito. Ad Andria, la visita a Castel del Monte è quasi obbligatoria, ma anche Gravina di Puglia è una bomboniera da conoscere.

Se infatti ci piacciono le città arroccate, i canyon naturali, le chiese nella roccia e le aree archeologiche, a Gravina non possiamo non fare un salto. Al confine tra Puglia e Basilicata c’è anche Spinazzola, un luogo immerso nella vegetazione, noto al pubblico per la cava di Bauxite sita a pochi chilometri dalla zona abitata.

Un giro a Ruvo di Puglia è infine suggerito per godere del suo bellissimo centro storico, dove spicca la cattedrale di Santa Maria Assunta. Ma tra i vicoli pittoreschi e Instagrammabili, troviamo altre chiesette da non dimenticare. Sa segnalare la Chiesa del Purgatorio, nel cui ipogeo si trova la Grotta di San Cleto, di epoca romana.

 

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