Pappagallo cenerino: carattere, alimentazione e consigli per la cura
Conosciamo meglio il pappagallo cenerino andando a vedere carattere, aspetto, principali malattie, alimentazione e qualche curiosità su questo animale.
Fonte immagine: Pixabay
- Classificazione scientifica del pappagallo cenerino
- Dove vive?
- Caratteristiche del cenerino: aspetto e colore della livrea
- Riproduzione
- Che carattere hanno i pappagalli cenerini?
- Dieta e alimentazione
- Principali malattie del pappagallo cenerino
- Gestione dell’alloggio del cenerino
- Curiosità sui pappagalli cenerini
- Perché prendere un pappagallo cenerino?
- Altri approfondimenti sui Pappagalli
Il pappagallo cenerino è tra i pappagalli più noti e amati, soprattutto per via della sua livrea. Lo Psittacus erithacus, noto anche come pappagallo cenerino del Congo o pappagallo cenerino maggiore, è un pappagallo di taglia media della famiglia Psittacidae. È originario dell’Africa centrale, ma è facilmente reperibile anche dagli allevatori nostrani ormai.
Classificazione scientifica del pappagallo cenerino
Questa è la classificazione scientifica del pappagallo cenerino:
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Ordine: Psittaciformes
- Famiglia: Psittacidae
- Tribù: Psittacini
- Genere: Psittacus
- Specie: P. erithacus
Dove vive?
In natura, il cenerino origina dall’Africa centrale. Lo si trova soprattutto nelle zone dell’Angola, Congo, Costa d’Avorio, Ghana, Kenya, Uganda, Camerun e Gabon. Tende a vivere nelle foreste, a volte anche ai margini di essi, ma ci sono avvistamenti di cenerini anche nella savana.
Caratteristiche del cenerino: aspetto e colore della livrea
Aspetto e principali caratteristiche anatomiche
Come aspetto, il pappagallo cenerino ha quattro dita per zampa, due anteriori e due posteriori. Il dimorfismo sessuale non è così marcato, per cui maschi e femmine sono praticamente uguali. Le uniche differenze fra maschi e femmine sono che i maschi sono di un paio di centimetri più lunghi delle femmine e hanno la testa un pochino più grande e piatta. Inoltre il maschio tende ad avere la pupilla più rotondeggiante, mentre nella femmina più ellittica.
Tuttavia queste differenze sono molto sottili e non sempre ben evidenti, il che vuol dire che per stabilire se un cenerino sia maschio o femmina bisogna fare il sessaggio tramite DNA. Solitamente lo si esegue sulle penne.
Anche i giovani sono uguali agli adulti, ma hanno gli occhi grigio-neri che poi diventano gialli negli adulti. Inoltre la punta della coda tende a essere di un rosso più intenso almeno fino all’anno e mezzo di vita. Sulla faccia, intorno agli occhi, ha una zona di cute nuda di colore grigio chiaro.
Colore della livrea del pappagallo cenerino
Lo dice il nome stesso: il cenerino ha un piumaggio di colore soprattutto grigio, con sfumature più scure su testa e ali. Le penne della testa e del corpo hanno delle punte di bianco lungo i bordi, mentre le penne della coda sono rosso vivo. Nei giovani le copritrici del sottocoda tendono ad avere sfumature grigiastre.
Esistono poi delle mutazioni naturali che portano ad avere soggetti albini, Blue Ino, o Blue con coda bianca.
Taglia e peso del cenerino
Il cenerino si presenta come un pappagallo di taglia media. Gli adulti arrivano a 33 cm di lunghezza, con apertura alare di 46-52 cm e peso di 400 grammi.
Riproduzione
Per quanto riguarda la riproduzione, i cenerini si riproducono dai 4 anni di vita in su. Quando va bene, in cattività tendono a riprodursi in ogni stagione, anche due volte all’anno, ma capita spesso che saltino degli anni. In fase riproduttiva la coppia deve essere lasciata in ambiente tranquillo, evitando di cambiare gabbia.
Una volta schiuse le uova, se li si vuole allevare a mano, solitamente si aspetta il 15esimo giorno di vita per somministrare ogni 2-3 ore gli appositi cibi morbidi. Lo svezzamento inizia a 4 mesi circa.
Che carattere hanno i pappagalli cenerini?
Del comportamento dei cenerini in natura si sa poco, anche perché tendono a essere diffidenti e a nascondersi. Tuttavia anche gli esemplari selvatici possono imitare i suoni, esattamente come gli esemplari domestici possono imparare a parlare.
Sono fra i pappagalli più intelligenti, la loro intelligenza è paragonabile a quella di un bambino di 5-6 anni. Sono capaci di associare la voce di una persona a un viso, riconoscendo fra di loro i diversi individui. Possono imparare a riconoscere più di 100 parole, associandole anche fra di loro. Nelle giuste situazioni, possono creare intere frasi perfettamente contestualizzate alle circostanze.
Sono gregari e socievoli, condividono il cibo col partner. Essendo così intelligenti, necessitano di un costante arricchimento ambientale e sociale. Richiedono parecchie attenzioni in cattività altrimenti rischiano di annoiarsi, scatenando anche patologie come lo strappamento delle piume.
I cenerini allevati a mano tendono ad essere più docili, ma hanno bisogno di interagire quotidianamente col proprietario. Inoltre deve essergli data la possibilità di trascorrere del tempo di qualità al di fuori della voliera tutti i giorni.
Raggiunta la maturità, il cenerino tende a legarsi particolarmente a un membro della famiglia, manifestando talvolta aggressività verso gli altri. Tenere dunque a mente questa informazione se si decide di prenderne uno.
Dieta e alimentazione
Alimenti adatti al cenerino
L’alimentazione di un pappagallo cenerino deve basarsi su:
- pellet di buona qualità (senza coloranti)
- verdure, sia cotte che crude (insalata, cetrioli, carote, finocchi…)
- frutta (mele, pere, bacche…)
In piccole quantità possono essere dati:
- pasta (possibilmente integrali)
- legumi e cereali cotti
- poco yogurt e fiocchi di latte
- uova sode con tutto il guscio
- insetti
L’acqua deve essere sempre fresca e a disposizione.
Alimenti non adatti al pappagallo cenerino
Evitare assolutamente nel cenerino gli alimenti basati solamente sui semi, soprattutto se di girasole. Questi, infatti, sono ricchi di grassi, ma carenti di proteine, vitamine e calcio. Cenerini alimentati per troppi anni con diete scorrette o sbilanciate possono sviluppare patologie gravi da carenze nutrizionali.
Principali malattie del pappagallo cenerino
Fra le principali malattie del cenerino annoveriamo:
- PBFD (Malattia del becco e delle penne, origine virale)
- PDS (dilatazione e malfunzionamento del proventricolo)
- malnutrizione
- follicoliti
- autodeplumazione da stress
- deficit nutrizionali
- insufficienza epatica
- Aspergillosi polmonare
- diarrea da Reovirus
Gestione dell’alloggio del cenerino
Oltre alla questione dell’avere del tempo per interagire tutti i giorni con un pappagallo cenerino, è bene tenere a mente che non può trascorrere tutta la sua vita dentro una voliera. Questa deve essere comunque il più grende possibile in modo da permettere all’animale si svolazzare e muoversi. Deve essere corredata di parecchi posatoi, giochi e oggetti con cui possa trascorrere il tempo in sicurezza.
Occhio che i posatoi siano delle dimensioni giuste in modo da non provocare lesioni alle zampe. Il fondo della gabbia può essere coperto con fogli di giornale, ma questi devono essere cambiati tutti i giorni. Bisogna anche pulire periodicamente posatoi e accessori.
La voliera deve essere posizionata in un punto della casa in cui il pappagallo sia in compagnia dei suoi umani, quindi non deve essere isolato. Mai mettere la voliera in cucina in quanto le pentole antiaderenti in teflon o i vapori emessi dai prodotti per la pulizia sono tossici per gli uccelli.
Di notte l’ambiente deve essere al buio e tranquillo, in quanto i cenerini dormono anche 8-10 ore filate. Attenzione alle correnti d’aria, alla luce del sole diretta, per evitare colpi di calore e alla presenza di animali predatori come cani e gatti.
Come dicevamo prima, però, non si può prendere un cenerino e pretendere che stia sempre chiuso in gabbia. Deve essere liberato per diverse ore tutti i giorni, ma per fare questo bisogna rendere la casa un posto sicuro per lui. Quindi assicurarsi che porte e finestre siano sigillate, con tende tirate in modo che non vada a sbattere contro i vetri.
Togli di mezzo recipienti pieni di acqua, spegni candele, caminetti e fornelletti, nascondi bene i fili elettrici e togli di mezzo tutte le possibili sostanze tossiche, come prodotti per la pulizia, farmaci, cioccolata, dolci, gomme da masticare, sigarette, oggetti piccoli ingeribili. Considera poi che sono animali molto curiosi e che tendono a frantumare col becco tutto ciò che cattura la loro attenzione.
Curiosità sui pappagalli cenerini
Ecco qualche piccola curiosità sul pappagallo cenerino:
- Quanto costa un pappagallo cenerino? Il prezzo è molto variabile, si va da minimo 500 euro fino anche a 1.300 euro o più per giovani esemplari allevati a mano
- Tecnicamente non esiste il pappagallo cenerino rosa o il pappagallo cenerino verde, probabilmente ti stai confondendo col cacatua rosa, con l’ara verde o con l’amazzone verde. È vero, però, che esistono esemplari di cenerini o in parte rossi o quasi totalmente rossi, ma sono frutto di selezioni particolari da parte degli allevatori. Idem dicasi per il cenerino giallo, senza dimenticare le mutazioni naturali
- La durata di vita media di un cenerino in natura è sui 20 anni, mentre in cattività arrivano tranquillamente a 40-60 anni
- Predatori naturali dei cenerini sono gli avvoltoi delle palme, i rapaci e le scimmie. Senza dimenticare l’uomo
- Dal 2016 fa parte dell’appendice I dei Cites, cioè quella per cui è vietato il commercio sia mondiale che interno della specie
Perché prendere un pappagallo cenerino?
Il pappagallo cenerino è un animale che può dare grandi soddisfazioni: è intelligente e si affeziona al suo umano, a patto però di saperlo gestire correttamente. Questo vuol dire avere sufficiente spazio e tempo da dedicargli, oltre a tenere sotto controllo perfettamente la sua alimentazione. Non è un animale adatto a chi trascorre troppe ore fuori casa in quanto è molto sociale e si annoia facilmente se trascurato.
Vista la sua longevità, prima di prenderlo è anche bene pensare a una sua possibile collocazione in caso di eventi infausti che causino il decesso prematuro del suo proprietario.
Non adatto ai bambini piccoli, potrebbe tendere a dare beccate dolorose se infastidito o non maneggiato correttamente.