Pannelli solari biodegradabili: la nuova frontiera delle rinnovabili
Solitamente un pannello solare produce energia pulita, ma quando smette le sue funzioni c’è il problema di smaltirlo, e questo, dal momento che sono usualmente costruiti con il silicio, necessariamente inquina.Come si può ovviare a questo inconveniente? Sembra ci abbia pensato la dottoressa Diane Hinkens, neolaureata all’Università del South Dakota, che ha inventato un materiale […]
Solitamente un pannello solare produce energia pulita, ma quando smette le sue funzioni c’è il problema di smaltirlo, e questo, dal momento che sono usualmente costruiti con il silicio, necessariamente inquina.
Come si può ovviare a questo inconveniente? Sembra ci abbia pensato la dottoressa Diane Hinkens, neolaureata all’Università del South Dakota, che ha inventato un materiale assolutamente biodegradabile capace di accumulare energia solare.
Ciò che ha spinto la dottoressa a cercare un nuovo materiale è in realtà un motivo non tanto ecologico, quanto economico. Infatti, i pannelli solari tradizionali hanno dei costi elevatissimi e, per questo motivo, rimangono scarsamente accessibili ai più, al contrario l’uso di un materiale biodegradabile permette di abbassare decisamente i costi e da, quindi, possibilità ad un maggior numero di persone di accedere a questa tecnologia.
Ad onor del vero va detto che l’idea della dottoressa non è stata né originale, né tanto meno nuova, infatti, già dagli anni ’70 si era provato ad utilizzare polifenilene e altri materiali contenenti carbonio per costruire pannelli ecologici, sembra, tuttavia, che il materiale utilizzato da Diane Hinkens, sia di gran lunga più vantaggioso.
Mentre, infatti, lo sviluppo dei pannelli in polifilene è sempre stato limitato perché la produzione di elettricità era di gran lunga inferiore a quella dei pannelli classici, il nuovo materiale ha ridotto il divario rendendo il prodotto commercialmente più appetibile.
Allora, la piccola vittoria della dottoressa Hinkens sembra aprire interessanti scenari futuri, c’è da chiedersi, tuttavia, tutto questo veramente renderà realmente più accessibile l’uso dell’energia solare? Sarà veramente la tecnologia più ecologica di tutte?