Pannelli fotovoltaici organici: più efficienti con cristallo liquido
Un nuovo cristallo liquido sviluppato dai ricercatori dell'Università di Melbourne aumenterà l'efficienza delle celle solari organiche.
Fonte immagine: Martin Abegglen
Migliorare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici è fondamentale per aumentare la fetta di energia pulita prodotta, riducendo i costi del solare e rendendolo competitivo con i fossili. Una delle sfide principali dell’industria fotovoltaica è la creazione di celle solari organiche, composte da materiali più economici e flessibili, in grado di trovare un vasto campo di applicazione anche su superfici verticali, come le finestre, o liquide, come l’inchiostro per speciali stampanti in grado di generare fogli fotovoltaici.
Questa tipologia di pannelli fotovoltaici però non ha ancora raggiunto livelli di efficienza tali da poter essere prodotta su scala commerciale. Per ovviare a questo problema, un’équipe di ricercatori australiani dell’Università di Melbourne ha messo a punto un nuovo materiale che potrebbe rendere le celle solari organiche stampabili nettamente più efficienti.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, descrive un cristallo liquido nematico capace di funzionare anche in celle fotovoltaiche organiche due volte più sottili di quelle disponibili oggi che misurano 200 nanometri. David Jones, coordinatore dello studio, ha illustrato le potenzialità del nuovo materiale per l’industria fotovoltaica:
Abbiamo migliorato le prestazioni di questo tipo di cella solare dall’8% al 9,3% e ci avviciniamo allo standard internazionale del 10%.
Jones spiega che questa scoperta potrebbe portare alla messa in commercio di celle solari stampabili e aiutare gli scienziati a sviluppare nuovi materiali, sempre più efficienti, per gli schermi LCD.
Oggi le celle solari organiche risentono della scarsità di prestazioni del silicio, un materiale poco flessibile che si adatta male alla stampa anche quando si tratta di realizzare lastre fotovoltaiche dalla struttura semplificata.
Una lacuna che secondo gli esperti va assolutamente colmata per far decollare l’industria fotovoltaica su larga scala. A differenza delle celle solari in silicio i moduli organici possono essere applicati a superfici di qualsiasi forma e dimensione. Secondo gli esperti l’elettronica stampabile giocherà un ruolo importante nell’industria del futuro, diventando parte integrante di numerosi oggetti di uso quotidiano, dai cellulari alle auto.