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Pan di serpe: che pianta è e perché si chiama così

Che la si chiami Pan di serpe o gigaro chiaro, la calla selvatica riscuote sempre un certo successo. Il suo nome però ci fa domandare quali presunti legami questa pianta abbia con i serpenti, ma non esiste una sola spiegazione. Di sicuro coltivare questo arbusto dà grandi soddisfazioni a livello estetico, visto che ha un fogliame verde frondoso e una bellissima fioritura.

Pan di serpe: che pianta è e perché si chiama così

Fonte immagine: Pixabay

La calla selvatica, nota anche come gigaro chiaro, la si conosce anche come Pan di serpe e questo nome popolare ha alimentato la curiosità sulle origini. Di fatto la pianta è parte della famiglia delle Araceae, di cui fanno parte molte delle nostre piante da appartamento. E questo bell’esemplare dal fogliame verde e frondoso è uno dei più amati.

Ma la Pan di serpe non ha solo un nome originale e dei bei frutti rossi che la rendono una pianta apprezzata per adornare balconi e giardini. Di fatti, la letteratura dedicata alla medicina naturale, la pone tra i rimedi migliori per curare alcuni tipi di malanni.

Il discorso sarebbe lungo, ma la cosa essenziale da sapere è che la calla selvatica è velenosa e può causare dermatiti e intossicazione. Per questo motivo va maneggiata con la dovuta cura per scopi botanici, ma soprattutto adoperata in modo specifico da professionisti della medicina olistica per trasformarla in rimedio naturale.

Lo diciamo spesso, ma in questo caso lo ripetiamo con sicurezza, il fai da te non è mai una buona idea, specie quando si ha a che fare con erbe con alcaloidi tossici. Il che significa evitare di eseguire ricette trovate in rete, ma affidarsi invece a personale qualificato che sa come evitare disagi.

Pan di serpe
Fonte: Pixabay

Che pianta è la Pan di serpe

L’Arum italicum, altro nome della calla selvatica, è un arbusto tipico dell’area mediterranea, che appartiene alla famiglia delle Araceae. Il termine arum può derivare dal greco Aron o dall’ebraico Ar, che hanno lo stesso significato. La traduzione è infatti “calore” e identifica quelle piante che aumentano la temperatura durante la fioritura.

La pianta è coltivata in Europa per motivi ornamentali, ma ormai è stata naturalizzata anche in altre parti del mondo, come nelle Americhe, dove abbellisce i giardini. Il terreno dove cresce meglio è ricco di sostanza organica, drenante, mentre non è importante se di natura acida o alcalina.

Le irrigazioni della pianta devono essere regolari, ma vanno evitati i ristagni idrici, che potrebbero compromettere la salute delle radici. Per quanto riguarda la concimazione, nel periodo di fioritura si può fertilizzare il suolo con un prodotto bilanciato, mentre nella fase di dormienza invernale la procedura non va effettuata.

Il periodo di fioritura, come la maggior parte degli arbusti della famiglia, è in primavera, ma il fogliame resiste anche più a lungo. Le potature dovranno essere a cadenza mensile, solo tagliando le foglie appassite o malate che possono togliere energia alla pianta.

Pan di serpe: il perché del nome

Ci sono più scuole di pensiero dietro al nome Pan di serpe, con leggende colorite e belle da leggere, ma che non trovano un riscontro. Di fatto, c’è chi sostiene che la pianta sia il cibo preferito dai serpenti, in modo speciale dalle vipere, che si ciberebbero delle bacche per suggere il loro veleno.

Ma non ci sono evidenze in merito, anzi, la dieta della vipera, anche quando è piccola, non prevede cibi vegetali, ma solo insetti, anfibi, invertebrati e animali di taglia ridotta, come i topi. Un altro motivo di questo nome risiede invece nella forma delle radici della pianta, che assomiglierebbero ad un serpente arrotolato.

La verità sulle origini del nome è difficile da scoprire, ma intanto il fascino di questo arbusto frondoso e dai bei fiori, resta immutato. Che i serpenti le siano legati o no, un esemplare di calla selvatica in giardino o in terrazzo fa sempre la sua pittoresca figura.

 

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