Pale eoliche in mare: come funziona l’eolico offshore
Sempre più spesso sentiamo parlare di eolico offshore e di pale eoliche installate in mare, ma di cosa si tratta davvero? Questa forma di energia pulita e rinnovabile sfrutta l'azione del vento, e si basa sull'installazione di parchi eolici in mare, nei laghi e negli oceani. Sebbene possa comportare molti vantaggi, l'eolico offshore ha suscitato alcune perplessità nel corso degli anni.
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Negli ultimi anni abbiamo spesso sentito parlare di eolico offshore e di pale eoliche installate in mare. Probabilmente ti sarà anche capitato di vedere dei veri e propri parchi eolici durante uno dei tuoi viaggi, o di ammirarne le immagini sui social o sul web. Ma esattamente di cosa si tratta? E cosa si intende quando si parla di “eolico offshore”?
Con questo termine si indicano quei parchi eolici che vengono installati nel mare, negli oceani, nei laghi o dovunque vi sia uno specchio d’acqua adatto ad accogliere tali strutture. Anche all’interno di questa categoria, però, bisogna fare le dovute distinzioni, come quelle fra i parchi eolici near-shore, i floating e i botton fitted.
In questo articolo vedremo qual è la differenza tra parco eolico on-shore e off-shore, come vengono ancorate le pale eoliche, e daremo un’occhiata ai vantaggi e agli svantaggi di questa tecnologia.
Pale eoliche in mare ed eolico offshore: di cosa si tratta?
Un parco eolico offshore è un impianto di produzione di energia elettrica che sfrutta l’energia eolica, e si basa sull’utilizzo delle pale o turbine, che vengono installate in mare anziché sulla terraferma.
Off-shore, in effetti, vuol dire semplicemente “fuori costa”. Un po’ come i pannelli fotovoltaici galleggianti, anche le pale eoliche in mare possono offrire una serie di vantaggi. Ad esempio, installando le centrali eoliche in mare è possibile sfruttare una vasta area della superficie terrestre (circa il 70%), evitando di occupare – allo stesso tempo – lo spazio sulla terraferma.
Un altro termine che ricorre spesso quando si parla di eolico offshore è “nearshore”: questa parola indica quei parchi eolici che, per determinati motivi, vengono installati non molto lontano dalla costa.
Come sono ancorate le pale eoliche in mare?
Ma dove si trovano le pale eoliche in mare, e soprattutto, come vengono ancorate? Queste sono alcune delle domande più frequenti quando si parla di eolico offshore. Anche in questo caso, bisognerà fare i dovuti distinguo. I parchi eolici, infatti, possono essere installati in due diverse modalità:
- Bottom fixed: le turbine eoliche vengono fissate sul fondale marino. Questa modalità è più comune nei parchi near-shore, in quelli localizzati nei laghi o in acque poco profonde.
- Floating, anche detto “eolico offshore galleggiante”: si tratta di parchi eolici offshore che galleggiano sulle acque, una soluzione impiegata perlopiù nelle installazioni in mari molto profondi e lontano dalla costa. In tal caso, si sfrutteranno delle strutture galleggianti – opportunamente ancorate al fondale mediante pesi – sulle quali saranno poi installate le pale eoliche.
In entrambi i casi, il funzionamento delle pale è identico a quello dei parchi eolici onshore (sulla terraferma): l’elettricità viene prodotta sfruttando l’azione meccanica del vento. Nel caso dei parchi eolici in mare, però, questa verrà poi convogliata sulla terraferma attraverso dei cavi sottomarini.
Quali sono i vantaggi degli impianti eolici offshore?
Proprio come gli impianti eolici onshore, anche quelli near-shore ed off-shore possono offrire notevoli vantaggi, specialmente in un periodo storico in cui si punta all’utilizzo di energie rinnovabili e alternative in grado di rallentare i cambiamenti climatici in corso e dare una risposta concreta al fabbisogno di energia a livello globale.
E qual è una delle energie rinnovabili più abbondanti sulla Terra? Il vento naturalmente! Ma vediamo quali sono, a conti fatti, i vantaggi di questa tecnologia:
- L’installazione in alto mare permette di produrre molta più energia, per via dei venti solitamente più forti e costanti in queste aree, uniti alla totale mancanza di ostacoli naturali, come montagne o palazzi.
- Si possono installare grandi parchi eolici in mare risparmiando molto spazio, dal momento che le strutture si sviluppano in altezza.
- È possibile generare energia elettrica sfruttando le correnti d’aria e riducendo al contempo le emissioni di CO2
- Al termine del suo ciclo vitale, la pala eolica non più funzionante può essere facilmente riciclata senza determinare alcun impatto sull’ambiente.
Quali sono gli svantaggi di un impianto eolico in mare?
Oltre ai punti a favore, bisogna però considerare anche i punti a sfavore di questa tecnologia. E dunque, quali sono gli svantaggi delle pale eoliche?
Ancora oggi, alcune persone sostengono che l’installazione dei parchi eolici vicino alla costa (near-shore) potrebbe avere un forte impatto dal punto di vista paesaggistico. Tuttavia, per evitare un simile rischio sarebbe sufficiente installare le pale eoliche a una dovuta distanza (off-shore), ovvero a decine di chilometri dalla costa. In questo modo, i parchi sarebbero praticamente invisibili a occhio nudo.
Un altro fattore da considerare riguarda i costi. Installare le pale eoliche in mare comporta comprensibilmente una spesa maggiore rispetto a quella prevista per l’installazione su terraferma. Questo scoglio, però, sembra essere già in via di risoluzione, grazie al progressivo calo dei costi e al miglioramento costante delle tecnologie in gioco.
Tra i potenziali svantaggi bisogna infine considerare la sicurezza della flora e della fauna. Con ciò, intendiamo sia gli animali che vivono nelle acque che la fauna aviaria. A questo proposito, gli ostacoli maggiori si registrerebbero durante la fase di installazione dei parchi eolici, ma potrebbero essere ridotti nel caso delle piattaforme flottanti.
Tuttavia, secondo le previsioni, nel corso del tempo le stesse strutture potrebbero fungere da riparo e persino da zone di ripopolamento per numerose specie animali.