Orto botanico Napoli: orari, prezzi e percorso di visita
L'Orto Botanico di Napoli è uno dei polmoni verdi d'Italia, con i suoi 12 ettari di grandezza e circa 9000 specie vegetali presenti. In primavera si può organizzare un giro tra i suoi tanti percorsi, con amici e famiglia. È anche previsto che i visitatori siano accompagnati, se vogliono, in visite guidate effettuate da personale specializzato.
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Uno dei polmoni verdi più apprezzati d’Italia è l’orto botanico di Napoli che, grazie ai suoi 12 ettari di estensione e alle sue 9000 specie vegetali, ogni anno chiama a raccolta appassionati di fiori e piante o semplici amanti della natura.
La sua istituzione risale al 1807 con decreto di Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone, ma già sotto re Ferdinando IV, alla fine del 1700, si era avviato il progetto di costruzione.
La rivoluzione napoletana del 1799 ne ha ritardato la realizzazione, ma solo di qualche anno: con Bonaparte, infatti, l’orto botanico di Napoli prese vita e iniziò ad accogliere specie di carattere medicinale, come anche quelle di tipo esotico.
Ad oggi, l’orto botanico di Napoli, che dipende dall’Università Federico II e precisamente dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, è una vera e propria oasi di natura e cultura.
Orto botanico di Napoli: la storia
L’orto botanico di Napoli, come accennato, fu fondato il 28 dicembre del 1807 con decreto di Giuseppe Bonaparte. Il progetto architettonico fu invece ad opera di Giuliano De Fazio, al quale è attribuita la facciata monumentale con il viale annesso, più quello che porta al Castello e la cosiddetta Stufa temperata, ossia la serra monumentale.
Di contro, la parte inferiore dell’orto è ad opera dell’architetto e scultore Gaspare Maria Paoletti, che mise il suo ingegno anche in alcune opere del giardino di Boboli, a Firenze. Vi successero, invece, alla direzione, molti nomi, tra cui è importante ricordare quelli che nei primi anni del 1900 iniziarono la riqualificazione.
Si tratta di Fridiano Cavara e Biagio Longo, che si interessarono rispettivamente all’istituzione della Stazione sperimentale per le piante officinali e ad ospitare la Mostra d’Oltremare nel 1940 da parte della Società Botanica italiana.
In periodo di guerra mondiale, alcune parti dell’orto botanico furono destinate a scopi militari e fu soltanto nel 1948, con Giuseppe Catalano, che si avviò una severa ristrutturazione del luogo. Ma l’ultima ricostruzione e ristrutturazione avvenne dopo il terremoto irpino del 1980, che costrinse la popolazione a trovare rifugio anche in questi spazi.
Orto botanico Napoli: il percorso
Vi sono molti percorsi tematici che si snodano tra i 12 ettari di orto botanico partenopeo, con aree specifiche da visitare: la sistematica, l’ecologica e l’etnobotanica. Al primo criterio appartengono il filiceto, dove trovano spazio le felci, l’area delle conifere, il palmeto, l’area delle angiosperme e il profumato agrumeto.
Il percorso che fa riferimento al criterio ecologico raggruppa invece le ecoregioni, con piante tipiche delle zone desertiche, spiaggia, torbiera, roccaglia e macchia mediterranea. Si possono anche trovare le vasche per le coltivazioni delle piante idrofite, dove le ninfee giganti sono grandi protagoniste di foto e video.
Da non perdere anche la serra tropicale con il magrovieto, dove si possono vedere quattro specie differenti di arbusti tipici di America centrale e Caraibi, o Africa. Per non perdere invece le piante officinali e la loro bellezza, l’area etnobotanica è pronta a schiudersi al nostro passaggio.
Se anche l’orto botanico napoletano non si fregi del titolo del più antico d’Italia, primato che si contendono quello di Padova e di Pisa, è comunque uno dei luoghi dello Stivale da visitare.
Al contrario, per chi si chiedesse se l’orto botanico di Napoli sia il più grande d’Europa, ahinoi, dobbiamo dire ancora una volta no. In questo caso al primo posto c’è quello di Berlino, che copre ben 43 ettari di territorio. Ma in Italia, tra i 12 ettari dell’orto campano e i 10 di quello di Palermo, c’è dove andare a camminare immersi nella profumata natura.
Orari e prezzi dell’orto botanico di Napoli
Un ottimo motivo per mettere lo zainetto in spalla e fare un salto presso l’orto botanico di Napoli è che si tratta di una bellissima esperienza gratuita. Di fatti, l’ingresso e le visite guidate, come scritto nel sito dedicato che fa parte di un ramo dell’Università di Napoli, non si pagano.
Ma occhio, visto che nei giorni festivi l’orto è chiuso, motivo per cui è importante informarsi tramite telefonata di eventuali attività straordinarie che prevedono invece un’apertura del luogo.
In linea di massima, l’orto è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00, martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 16.00. In caso di visite guidate per gli studenti, è necessario prenotare telefonicamente e scegliere un giorno, sempre dal lunedì al venerdì, con un primo turno alle h. 9:00 e un secondo alle h. 11:00.
Lo stesso vale in caso di visite da parte di gruppi e associazioni culturali, i quali sono tenuti a contattare i responsabili del luogo per fissare date e orari.
Fonti