Orto botanico: cos’è e quali attività si possono fare
Gira e visita un orto botanico, opportunità che ti arricchisce e avvicina alla natura. Ma quali attività vi si svolgono e quali sono i più belli italiani?
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La visita ad un orto botanico è un’esperienza che lascia davvero stupiti e affascinati, sia per l’incredibile bellezza di questi luoghi che per la possibilità di vedere da vicino vegetazioni spesso esotiche o tropicali. Eppure, per quanto gli orti botanici siano abbastanza diffusi, ancora in pochi li conoscono e li frequentano regolarmente. Ma cos’è un orto botanico, quali attività si svolgono al suo interno?
Gli orti botanici rappresentano una delle possibilità, anche e soprattutto in ambiente urbano, per avvicinarsi alla natura e conoscerla più da vicino. Non a caso, in Italia ve ne sono di magnifici.
Per questo vale la pena riscoprirli: di seguito, qualche utile informazione.
Cosa è un orto botanico
Si sente spesso parlare di orti botanici, ma in pochi sanno cosa veramente siano. Per orto botanico – noto anche come campo sperimentale – si intende un’area coltivata che conserva diverse varietà di specie vegetali autoctone oppure esotiche.
A differenza di una comune area coltivata, queste sono disposte seguendo vari criteri – la provenienza geografica, l’interazione con altre specie, i vantaggi ecologici – per ricreare artificialmente dei veri e propri habitat naturali.
Si può quindi definire l’orto botanico come un ambiente naturale ricreato artificialmente, dove le piante sono categorizzate. Diversi gli scopi, attività di studio, di conservazione, di ricerca oppure formative per gli studenti.
L’origine degli orti botanici non è oggi nota con certezza, ma è risaputo che sin dai tempi degli egizi – in particolare con il giardino botanico di Karnak – si ricostruissero artificialmente degli splendidi habitat naturali.
L’attività è poi cresciuta in Italia tra Medioevo e Rinascimento, in particolare con la nascita del giardino all’italiana. Gli orti botanici moderni derivano invece dal 1700, quando divennero un’usanza diffusa in tutte le principali università del Vecchio Continente.
Differenza tra giardino e orto botanico
Ma che differenza c’è tra un orto botanico e un giardino botanico? Spesso questi due termini vengono assolutamente usati come sinonimi. Secondo alcuni studiosi, tuttavia, sarebbe necessaria una distinzione:
- Orto botanico: area coltivata per ragioni di studio, ricerca, scienza e conservazione;
- Giardino botanico: area coltivata a scopo ornamentale, di decoro e per fornire alla popolazione un’area verde di svago.
Cosa si fa in un orto botanico
Sono molte le attività che si possono svolgere all’interno di un orto botanico, un’esperienza unica poiché decisamente diversa rispetto al visitare un comune parco o un classico giardino urbano. Attività variegate non solo per i visitatori, ma anche per chi ci lavora: ecco qualche indicazione.
Chi lavora nella struttura
All’interno di un orto botanico lavorano diverse figure professionali, sia per la cura delle piante che per la gestione dei visitatori e per l’amministrazione contabile della struttura. Botanici, agronomi, architetti, green designer, giardinieri, operai: i professionisti sono i più disparati. In linea generale, questi hanno il compito di:
- Progettare l’habitat naturale e scegliere le piante più adatte;
- Seminare i vegetali e provvedere alla loro cura nel tempo, dalla potatura alla fertilizzazione del terreno;
- Monitorare il clima e i microorganismi che abitano l’orto botanico, per ottenere un circolo virtuoso di crescita;
- Curare le piante malate ed evitare la diffusione di problematiche ad altre specie;
- Studiare le piante, osservarle nel tempo e stilare ricerche scientifiche;
- Organizzare gli spazi di permanenza per il pubblico;
- Ideare e gestire le attività collaterali, come iniziative ed eventi, destinate ai visitatori.
Visite guidate
Una delle attività più diffuse all’interno degli orti botanici è quella della visita guidata. In gruppi variabili di visitatori, anche a seconda della capienza della struttura, si viene condotti in un percorso che farà conoscere da vicino tutte le specie vegetali ospitate. Nel dettaglio:
- Apprendere il percorso evolutivo di ogni pianta;
- Comprendere l’associazione di ogni specie rispetto alle altre e l’equilibrio dell’ecosistema;
- Scoprire vegetazioni rare oppure a rischio d’estinzione, coltivate nell’orto a scopo di conservazione;
- Ammirare fioriture incredibili e scoprire frutti insoliti;
- Conoscere le attività di studio della struttura.
Alcuni orti botanici spesso offrono ai visitatori un piccolo omaggio a fine della visita guidata, come cataloghi, depliant, semi o piantine da coltivare a casa.
Attività per i bambini e per le scuole
Non mancano anche percorsi tematici dedicati ai bambini, come per le fattorie didattiche, affinché si possano avvicinare alla natura con un linguaggio a loro comprensibile e in modo divertente. Spesso questi percorsi sono anche aperti a intere scolaresche, per visite guidate per scuole materne e scuole dell’obbligo.
In questo caso, le iniziative possono includere:
- Formazione tramite gioco sul riconoscimento delle piante;
- Gare a squadre per identificare le specie illustrate in precedenza;
- Semina di piante con la supervisione degli esperti;
- Attività di produzione artistica, come disegni, musica e fai da te;
- Momenti di svago e di ricreazione nelle aree verdi calpestabili.
Attività artistiche
Spesso gli orti botanici ospitano anche eventi artistici di ogni tipo, sia durante i normali orari aperti al pubblico che tramite aperture straordinarie serali. Le iniziative possono comprendere:
- Esposizione di quadri e fotografie;
- Presentazione di libri e incontri con gli autori;
- Piccoli concerti;
- Balletti e teatro-danza;
- Giochi di luce e proiezioni cinematografiche.
Tali eventi straordinari sono generalmente legati ad attività di raccolta fondi, sia per il sostentamento della stessa struttura che da destinare alla protezione di habitat naturali distanti, ad esempio perché minacciati dall’uomo, dall’inquinamento atmosferico e dai cambiamenti climatici.
Attività speciali
Se anche si tratti di una possibilità non garantita da tutti gli orti botanici, alcuni offrono la possibilità di organizzare eventi speciali, perlopiù privati.
Le alternative sono le più disparate, cerimonie di matrimonio per pochi invitati, shooting fotografici, set cinematografici o televisivi, celebrazioni sportive e molto alto ancora.
Gli orti botanici più conosciuti in Italia
Come già accennato nei precedenti paragrafi, l’Italia può vantare una lunga tradizione nell’arte dell’orto botanico e del corrispettivo giardino botanico. Ma quali sono i più conosciuti sullo Stivale, quali attività offrono e, soprattutto, quanto costano?
Padova
L’orto botanico di Padova è un vero e proprio gioiello tutto italiano. È stato infatti inaugurato nel 1545 e tutt’oggi si trova ancora nella sua collocazione originaria. È addirittura il più antico orto botanico del mondo e, per la sua storia e la sua incredibile bellezza, nel 1997 è diventato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
La struttura occupa un’area di ben 2.2 ettari, nel bel mezzo del centro storico della città veneta, conserva alberi antichissimi. Basti pensare che, all’interno di un’apposita serra, è tutt’ora presente un esemplare di Chamaerops humilis piantata nel 1585. Venne poi ribattezzata “Pianta di Goethe” nel 1786, perché ammirandola il poeta tedesco formulò la sua teoria evolutiva nel “Saggio sulla metamorfosi delle piante”
Sono disponibili molteplici percorsi e visite guidate, mentre i prezzi d’ingresso sono variabili:
- Biglietto intero: 10 euro, dai 26 ai 64 anni;
- Biglietto ridotto: 8 euro per gli over 65, gli insegnanti e altre categorie professionali;
- Il biglietto ridotto 5 euro è per bambini dai 6 ai 12 anni, giovani fino ai 25 e volontari del servizio civile.
Vi sono poi ingressi gratuiti e soluzioni speciali per visite guidate sia singole che in gruppo.
Roma
L’orto botanico di Roma è uno dei più importanti d’Italia, per la sua lunga storia e per la ricchezza delle specie vegetali conservate. Si trova alle pendici del Gianicolo e, un tempo, la struttura veniva usata da Cristina di Svezia come sua residenza. Oggi è invece gestito dall’Università “La Sapienza” e si estende su 12 ettari.
Successore degli orti botanici papali, oggi ospita un orto degli aromi, un’area dedicata alle palme, una zona per le piante acquatiche, delle serre di piante succulente, dei boschetti di bambù, dei cespugli di felci, uno splendido roseto, un perfetto giardino giapponese e una casa delle farfalle.
I biglietti sono di circa 13 euro per l’intero, 10 per il ridotto e 5 per bambini e gruppi scolastici. Vi sono anche agevolazioni per neonati infanti, alcune categorie professionali e gli anziani.
Napoli
Anche Napoli ospita uno splendido orto botanico, l’omonimo Orto Botanico di Napoli, conosciuto anche come Real, per via della sua vicinanza al Real Albergo dei Poveri. Si estende su ben 12.000 ettari, ospita 9.000 specie esemplari e può contare su una lunga storia: è stato infatti fondato nel 1807, con un decreto di Giuseppe Bonaparte.
Molti e variegati gli ecosistemi riprodotti, suddivisi in filaceti, palmeti, agrumeti e molte aree dedicate alle specie esotiche. Vi è anche una suddivisione a seconda degli habitat: si ha la possibilità di visitare gli ecosistemi di deserto, spiaggia, torbiera, roccaglia e macchia mediterranea.
La peculiarità di questo orto è che, nelle giornate di accesso libero, l’entrata è completamente gratuita.
Palermo
La città di Palermo ospita un antico e rinomato orto botanico, fondato nel 1789 e oggi gestito dall’Università di Palermo. Si tratta di un vero orto-museo, per la sua incredibile bellezza e per la scelta espositiva della struttura.
L’orto conserva ben 12.000 specie diverse di piante ed è stato visitato da personaggi importanti della cultura mondiale, come lo stesso Goethe già citato a Padova. Tutt’oggi si organizzano anche eventi culturali e, tra splendide serre e parchi fioriti con specie provenienti da tutto il mondo, vi è anche un’intera sezione dedicata a vasche e acquari.
La struttura può contare su ben 10 ettari di vegetazione e l’ingresso costa circa 6 euro. Sono disponibili poi varie convenzioni, ad esempio per le visite guidate o le scolaresche.
Milano
La città di Milano può pregiarsi di diversi orti botanici, i cui due principali sono l’Orto Botanico di Brera e l’Orto Botanico di Città Studi.
L’Orto Botanico di Brera è una vera e propria istituzione cittadina, al contempo giardino storico e museo a cielo aperto. È stato fondato nel 1774 e si trova all’interno degli spazi del bellissimo Palazzo Brera. Diviso in tre settori, ospita piante rare, un arboreto e grande spazio alle erbe officinali.
Non a caso, nell’Ottocento era un punto di riferimento per le facoltà di farmacia e medicina della città. Nelle giornate di accesso libero, l’ingresso è gratuito.
L’Orto Botanico di Città Studi si trova all’interno del campus universitario ed è specializzato sullo studio scientifico delle piante, in particolare erbari, piante parietali e xiloteche. Anche in questo caso l’ingresso è gratuito.
Parma
L’orto botanico di Parma nasce come evoluzione del precedente “Giardino dei Semplici”, fondato da Enrico Velario di Brabantia nel 1630. Ma è nel 1700 che questo spazio verde si trasforma in un vero e proprio orto botanico.
Oggi può contare su un’estensione di oltre 11.000 metri quadrati e si è specializzato nella conservazione dei giardini, come lo splendido giardino all’italiana ospitato al suo interno. Non mancano alberi secolari e tipici della macchia mediterranea, così come serre e una scuola di botanica.
L’ingresso è gratuito con accesso libero, ma vi è la possibilità di organizzare visite guidate, sia individuali che collettive, nonché gite con scolaresche e attività collaterali.
Catania
La città di Catania può pregiarsi di un antico orto botanico, voluto dal monaco benedettino Francesco Tornabene Roccaforte e inaugurato nel 1858, su progetto dell’architetto Mario Di Stefano.
La struttura si estende su ben 16.000 metri quadrati di vegetazione e la particolarità è quella di ospitare numerosi suoli, e relativa vegetazione, di origine vulcanica. L’orto è diviso nella grande sezione Hortus Generalis, dove sono ospitate specie provenienti da tutto il mondo, e il caratteristico Hortus Siculus, dove vengono coltivate piante legate al territorio siciliano.
Il biglietto costa 8 euro, con una riduzione a 5 euro per studenti e anziani. Sono inoltre disponibili diversi pacchetti per scolaresche e numerose convenzioni.