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Ortica infestante: come eliminarla dal giardino

L'ortica, nonostante le sue ottime proprietà, può rapidamente infestare il giardino e l'orto: ecco come eliminarla in modo del tutto naturale.

Ortica infestante: come eliminarla dal giardino

Fonte immagine: Pixabay

Tra le piante erbacee più diffuse in natura, l’ortica è certamente una delle più famose. E non solo per le sue capacità irritanti a contatto con la pelle, così come suggerisce il suo nome, ma anche e soprattutto perché impiegata per numerosi rimedi benefici, dalla cura dei capelli al benessere delle vie urinarie. Non sempre, tuttavia, la crescita incontrollata dell’ortica può rappresentare una risorsa: è il caso della coltivazione di un orto o di un giardino, dove la pianta può sottrarre spazio ed elementi nutritivi alle altre specie. Ma come eliminare questa varietà infestante in modo efficace, affinché non si ripresenti?

Così come già accennato, l’ortica rappresenta un valido alleato per l’uomo, poiché utile per la produzione dei più svariati rimedi naturali. Per questa ragione, e in un ottica di maggiore rispetto delle risorse ambientali, non dovrà essere gettata una volta estirpata dal giardino: se ne approfitti per sfruttarne tutte le proprietà. Di seguito, qualche utile consiglio.

Ortica: definizione e come riconoscerla

Ortica

Per Urtica dioica si intente una pianta erbacea originaria dell’Europa, dell’Asia, dell’America settentrionale e dell’Africa, oggi molto diffusa in tutto il mondo. Nota ai più per le sue capacità urticanti a contatto con la pelle, tanto da determinare l’apparizione di bolle e pustole particolarmente pruriginose, è un vegetale apprezzato pressoché ovunque date le sue proprietà fitoterapiche, in cucina e per l’estrazione di fibre tessili. Trattandosi di una varietà decisamente rustica, e dalla moltiplicazione rapidissima, può tuttavia risultare infestante: cresce pressoché ovunque, dai prati fioriti alle piccole aiuole, spuntando anche dalle rocce, dai piccoli spazi fra i mattoni della pavimentazione e in molti altri luoghi ancora.

Riconoscere l’ortica è abbastanza semplice, poiché presenta delle caratteristiche immediatamente identificabili. Tra i 20 centimetri e il metro d’altezza – con alcuni esemplari che possono anche superare i due metri – presenta un fusto sottile ed eretto, ricoperto da una fitta peluria. È proprio quest’ultima a determinare la reazione urticante, rilasciando un fluido responsabile di intenso prurito e bruciore. Le foglie sono di intenso colore verde, dalla forma ovale o lanceolata, e presentano un profilo completamente seghettato. Ancora, nella parte centrale risultano ruvide e ricche di scanalature, mentre i fiori sono piccoli, bianchi e raggruppati attorno al fusto. Le ortiche vedono infine un rizoma strisciante, capace di dar vita a numerose altre piantine, ed è proprio questa la ragione della sua rapida moltiplicazione e della natura infestante del vegetale.

Ortica: come eliminarla in modo naturale

Ortica

Nonostante le indubbie proprietà positive, così come già accennato, spesso l’ortica può rappresentare un problema per l’orto e il giardino, poiché si riproduce rapidamente non solo sottraendo spazio ad altre varietà, ma anche approfittando dei principi nutritivi presenti nel terreno. Fortunatamente, è possibile rimuoverla in modo semplice ed efficace, approfittando di metodi del tutto naturali che non richiedono l’impiego di erbicidi o di altre sostanze chimiche.

Come facile intuire, quando si ha a che fare con l’ortica è necessario dotarsi di opportune protezioni. Innanzitutto servono dei guanti dalla consistenza spessa, affinché la peluria della pianta non entri in contatto con le mani. Ancora, è necessario indossare pantaloni lunghi, scarpe che coprano l’intero piede e parte della caviglia, nonché maglie o felpe a manica lunga. Questo per evitare che, durante le operazioni di eliminazione, delle parti del vegetale non finiscano inavvertitamente su porzioni scoperte della pelle.

Il metodo più semplice per eliminare l’ortica è quello meccanico: con una falce si eliminano i fusti e, dopo aver raccolto le porzioni recise con l’aiuto di un rastrello, si procede estirpando il rizoma sia a mano che ricorrendo all’apposito estirpatore. Se tutto l’apparato radicale verrà correttamente estratto dal terreno, le chances di ricrescita si ridurranno notevolmente. Seguono quindi dei rimedi naturali, molto conosciuti nella tradizione popolare, ma la cui efficacia non ha sempre trovato un riscontro scientifico. Secondo alcuni, ad esempio, inserire del sale grosso in buche vicine alla pianta può facilitare la morte della pianta, altri invece ricorrono a una soluzione spray di aceto e sale. È tuttavia preferibile il metodo meccanico, poiché le piante estirpate potranno essere recuperate per altri scopi, evitando così sprechi.

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