L’orso M49 di nuovo in gabbia, deluso Sergio Costa
L'orso M49, conosciuto come Papillon, è tornato in gabbia: una scelta che ha sollevato il disappunto di Sergio Costa, il Ministro dell'Ambiente.
Fonte immagine: Sergio Costa via Facebook
L’orso M49 è tornato in gabbia. È durata poco l’ennesima fuga di Papillon, così come è stato ribattezzato il plantigrado, dai recinti elettrificati del Trentino. Dopo essere riuscito a scavalcare per la seconda volta le reti, e aver incredibilmente rimosso il suo collare GPS, per l’orso più famoso d’Italia sembrava ormai pronta una nuova era. E invece è stato nuovamente catturato e riportato al centro del Casteller, una scelta che ha sollevato il disappunto del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Il Ministro ha scelto i social network per esprimere la sua delusione, per una vicenda che ormai tiene banco da più di un anno:
Sapere che Papillon è chiuso in una gabbia fa male. Nei suoi mesi di ritrovata libertà non ha mostrato pericolosità verso l’uomo, ha cercato cibo, come è giusto che sia. Poteva essere radiocollarato nuovamente e seguito a distanza.
In risposta ai quesiti di numerosi utenti, pronti a chiedere un intervento repentino del Ministero per la liberazione dell’orso, Costa ha aggiunto:
La mia posizione la conoscete, Papillon deve vivere libero e monitorato con il radiocollare. Ma i fatti stanno andando in una direzione opposta alla mia volontà, e questo accade, come sapete, perché la provincia di Trento è autonoma, e, per quanto assurdo possa sembrare, può decidere di catturare Papillon. L’accanimento insensato nei confronti di questo povero orso, che ha la sola colpa di essere un orso, mi vede contrario. Il lavoro che sto svolgendo da tempo per dare una vita dignitosa a Papillon e a tutti gli altri orsi che si ritrovano in questa situazione, è difficile.
La storia di M49 è ormai ben nota, tanto da essere diventato il plantigrado più famoso d’Italia. L’animale era stato catturato lo scorso anno poiché considerato una minaccia per alcuni allevamenti di bestiame in Trentino. Custodito all’interno del centro del Casteller, vicino a Trento, era riuscito incredibilmente a superare delle barriere elettrificate ad alto voltaggio, riconquistando la libertà. Dopo aver trascorso l’inverno in letargo, la scorsa primavera l’animale è stato nuovamente catturato. Eppure, per la seconda volta, è fuggito. Non è però tutto, poiché l’orso nelle ultime settimane sembrava aver fatto perdere le sue tracce, liberandosi dal radiocollare.
Il Ministro ha ribadito il desiderio di voler monitorare la situazione da vicino, affinché l’orso rimanga custodito in condizioni consone:
Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, con il quale sono in contatto, conosce bene la mia posizione. Quindi ho dato mandato attraverso gli uffici del ministero a Ispra e ai Carabinieri Forestali di andare a verificare le condizioni di salute di M49 e degli altri due orsi che si trovano a Casteller, luogo ormai al limite della sua capienza. Vogliamo che in questa detenzione almeno sia garantito il benessere animale.
Fonte: La Stampa