L’Ora della Terra o Earth Hour, per utilizzare il termine inglese che si usa per descriverlo, è un evento internazionale ideato dal WWF nel 2007. Scopo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare tutti su un tema delicato e urgente come la lotta ai cambiamenti climatici. Per farlo l’organizzazione chiede di compiere un gesto semplice, come quello di spegnere per un’ora le luci artificiali.
Nel 2022 l’Earth Hour assume anche un altro significato. Oltre che promuovere buone azioni per diminuire il nostro impatto sul pianeta terra, a partire dal risparmio energetico, l’Ora della Terra si pone anche come obiettivo quello di unire le persone di tutto il mondo per dire no alla guerra e sì alla pace.
Come partecipare all’Ora della Terra 2022 e come fare per cambiare un po’ abitudini dure a morire che possono far male al pianeta che ci ospita?
L’Ora della Terra è un evento che è stato creato nel 2007 dal WWF (World Wide Fund for Nature o World Wildlife Fund), organizzazione internazionale non governativa con sede a Gland, in Svizzera, che si occupa di difesa e protezione ambientale.
Il WWF chiede agli abitanti di tutto il mondo ogni anno di spegnere tutte le luci artificiali per un’ora, specificando data e orario nel quale schiacciare gli interruttori globali. Un modo per sensibilizzare sul risparmio energetico, sull’inquinamento luminoso e sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Earth Hour in inglese significa letteralmente Ora della Terra ed è un riferimento all’iniziativa stessa. Gli organizzatori chiedono a tutti, semplici cittadini, potenti del mondo, aziende ed enti, di fermarsi per 60 minuti, per una sola ora, per riflettere su quello che possiamo fare nel nostro piccolo e a livello globale per rendere più sostenibile la vita sul pianeta che ci ospita. E che non trattiamo sempre con i guanti.
La prima edizione dell’Ora della Terra porta la data del 2007: l’iniziativa, promossa dal gruppo ambientalista World Wide Fund for Nature Australia (WWF) e dal Sydney Morning Herald, quotidiano australiano fondato nel 1831 e considerato il più vecchio pubblicato ancora oggi nel paese, si svolse tra le 19.30 e le 20.30 del 31 marzo 2007.
In un’ora di luci spente la città di Sydney ha risparmiato i suoi consumi energetici con percentuali che variano dal 2,1% al 10,2%. All’evento hanno partecipato 2,2 milioni di persone. Visto il successo e l’entusiasmo, il WWF ha pensato di estendere l’iniziativa nel resto del mondo, a partire dall’edizione del 2008, alla quale hanno partecipato singole persone e intere città. In quell’anno, ad esempio, l’Italia ha spento le luci del Colosseo a Roma e del Municipio a Venezia.
Da allora ogni anno ha avuto la sua Earth Hour: ecco tutte le date dal 2007 al 2022:
L’Earth Hour non ha mai saltato un’edizione, nemmeno durante la pandemia del 2020-2021 e nemmeno durante la guerra in Ucraina. Anzi, nel 2022 ha assunto un significato diverso, perché oltre alla difesa dell’ambiente i partecipanti hanno potuto sottolineare l’importanza della pace nel mondo.
Siamo la prima generazione che ha un’idea chiara dell’impatto dei cambiamenti climatici, ma siamo anche l’ultima che può agire per salvare il pianeta!
Con questo slogan si spiega alla perfezione sul sito ufficiale dell’iniziativa qual è lo scopo dell’Ora della terra: unirsi a milioni di persone nel mondo per spegnere le luci in difesa del pianeta. Secondo la definizione data dal WWF, l’evento “è un inno collettivo alla bellezza e alla fragilità del Pianeta e un grido per fermarne la distruzione. Il WWF promuove da più di dieci anni una grande mobilitazione internazionale mirata a incrementare la consapevolezza del valore della natura e della biodiversità da parte dell’opinione pubblica in tutto il mondo“.
Un’ora per sensibilizzare tutti e connettersi con la Terra, partendo da un gesto simbolico com’è quello di spegnere le luci ogni anno per un’ora, tutti insieme. Sono invitati cittadini, istituzioni, imprese, per dimostrare la volontà di dare vita a un cambiamento, lasciando in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti un mondo più giusto, equo e sostenibile, combattendo il cambiamento climatico.
Spegnere le luci artificiali di tutto il mondo rappresenta un gesto simbolico, in un momento storico in cui i cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, come lo sono i loro terribili effetti sul pianeta e su ogni essere vivente, umanità compresa. Nel 2021 in Canada si sono raggiunte temperature record di quasi 50°C, mentre nel 2020 hanno destato scalpore e allarme i 38°C in Siberia.
La crisi climatica è reale e avanza inesorabilmente, più veloce della nostra capacità di adattamento e di risposta a fenomeni che si fanno sempre più intensi. Il rischio è di non avere più il tempo necessario per correre ai ripari. Spegnere per un’ora le luci artificiali è anche un modo per riflettere sull’importanza del risparmio energetico e sulla lotta all’inquinamento luminoso, che riguarda sempre più le grandi città del mondo.
I bambini sono il nostro futuro e spiegare a loro gli effetti dei cambiamenti climatici e i rischi che il pianeta corre è sempre opportuno, affinché crescano con una maggiore consapevolezza. Farli partecipare ad eventi di questo tipo è un ottimo modo per coinvolgerli e parlare loro di tematiche ambientali, di cui spesso si parla anche a scuola, durante le ore di educazione civica.
Ai bambini possiamo spiegare l’importanza di un’ora di luce spenta all’anno, per raccontare come il mondo sta cambiando, anche a causa delle attività umane. E spiegare loro quanto sia fondamentale compiere ogni giorno piccoli gesti che possono fare la differenza:
L’Ora della Terra 2022, evento giunto alla sua 14esima edizione, si svolgerà in tutto il mondo nella giornata di sabato 26 marzo.
L’ora da segnarsi in Italia è quella che va dalle 20.30 alle 21.30 quando tutti siamo invitati a spegnere per 60 minuti ogni luce artificiale. L’evento si svolge in tutto il mondo.
In questo giorno ricordiamo, nella notte tra sabato e domenica, ci sarà anche il cambio dell’ora. L’evento in Italia ha l’adesione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Lazio e del Comune di Roma.
In Italia sono più di 16o le iniziative per dare il buon esempio:
Altre iniziative si svolgeranno a Verona, L’Aquila, Bergamo, Lecce, Caserta, Cefalù, Cesena, Como, Catania, Palermo.
Tutti dobbiamo fare la nostra parte: a noi non resta che spegnere l’interruttore delle luci alle 20.30 e goderci magari una serata a lume di candela.