Omega 3, inutili contro tumori e rischio cardiovascolare
Dagli integratori di Omega 3 nessun beneficio apprezzabile nel prevenire o contrastare tumori e malattie cardiovascolari secondo due studi britannici.
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L’assunzione di Omega 3 oltre quanto è possibile reperire all’interno di una dieta sana potrebbe risultare inutile per la salute. A sostenerlo alcuni ricercatori, che hanno analizzato l’efficacia o meno di tali sostanze in relazione alle patologie cardiovascolari o a quelle tumorali.
Si tratta di due studi distinti, seppure pubblicati a distanza ravvicinata tra loro ed entrambi realizzati da studiosi della University of East Anglia. Nella prima ricerca sono stati analizzati i supposti benefici degli Omega 3 nel combattere le patologie tumorali.
Pubblicato sulla rivista scientifica British Journal of Cancer, è stato condotto analizzando 47 precedenti lavori (coinvolti oltre 100mila individui). In questo caso oltre a non risultare alcuna evidenza relativa alla presunta efficacia in termini di prevenzione, un eccessivo ricorso agli integratori sembrerebbe favorire il tumore alla prostata.
Dal punto di vista delle malattie cardiovascolari gli studi analizzati sono stati 86, dalla durata minima di un anno e massima di 88 mesi. Coinvolti più di 160mila partecipanti, alcuni trattati con un placebo e altri con varie tipologie di Omega 3 (catena lunga o vegetali come l’acido alfa-linolenico). La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cochrane Reviews.
Dai risultati è emerso che il ricorso a integratori di Omega 3 non aiuti a prevenire possibili eventi cardiovascolari. Conclusione definita dai ricercatori “solida”, data la mole dei dati a supporto. In entrambi gli studi sarebbe emerso un utilizzo preponderante di integratori e non di acidi grassi dagli alimenti.
Secondo il doppio studio della University of East Anglia gli Omega 3 risultano positivi per la salute, ma un loro utilizzo al di là di una dieta sana ed equilibrata non impatta positivamente sulla salute, ma unicamente in maniera negativa sull’ambiente (a causa delle coltivazioni richieste per la loro produzione).
Fonte: BJC