Olio di lentisco: composizione, benefici, uso e dosi
Virtù e potenzialità dell’olio di lentisco, toccasana per la pelle e il benessere dell’apparato gastrico ma anche ottimo condimento in cucina.
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Dal lentisco, o meglio dal Pistacia Lentiscus, si ottiene un olio molto aromatico utilizzato sia come condimento in cucina sia per finalità cosmetiche e dermatologiche. La pianta da cui si ricava appartiene alla famiglia delle Anacardiacee, è un arbusto cespuglioso sempreverde e spontaneo che fa parte della macchia Mediterranea. Oltre all’intenso aroma balsamico sprigionato dalle foglie, il lentisco si caratterizza la sua resina oleosa prodotta dal tronco che prende il nome di Mastice di Chios, spesso impiegata per scopi fitoterapici.
Composizione
L’olio di lentisco, che si ricava dalla spremitura delle bacche della pianta, vanta una composizione ritenuta altamente benefica soprattutto dal punto di vista nutrizionale: sono presenti acido oleico (55,3%), acido palmitico (19,5%), acido linoleico (21,4%), acido palmitoleico (2,1%) e infine acido stearico (1,7%). La presenza di acidi grassi monoinsaturi è infatti superiore rispetto ad altro oli di origine vegetale, mentre il contenuto di acidi grassi saturi è molto limitato. In particolare, sono proprio gli omega 9 garantiti dall’acido oleico e gli omega 6 dell’acido linoleico, così come gli Omega 3 dell’acido linolenico, a rendere l’olio di lentisco un toccasana per la salute dell’apparato cardiovascolare. La presenza di tannini, infine, si rivela benefica per lo svolgimento di numerose funzioni organiche e per la rigenerazione dei tessuti, anche in presenza di lesioni o ustioni.
Benefici
All’olio di lentisco sono tradizionalmente attribuiti una lunga serie di benefici, primi tra tutti quelli che riguardano la digestione: grazie alla sua alta digeribilità, infatti, viene considerato utile per favorire la regolarità intestinale, per curare alcune patologie gastriche e per regolarizzare il colesterolo. A tal proposito, oltre a ridurre il colesterolo LDL, questo olio agisce positivamente sui trigliceridi e sul colesterolo totale. Grazie alle qualità antisettiche e antibatteriche, inoltre, può essere di aiuto per eradicare lo stesso Helicobacter pylori e lenire i disturbi provocati dal reflusso gastrico e dall’ernia iatale. Usato esternamente come unguento da applicare sulla pelle, inoltre, l’olio di lentisco vanta capacità antinfiammatorie e antiossidanti.
L’olio di lentisco può essere utilizzato come unguento da applicare sulla pelle per lenire alcuni disturbi comuni, come irritazioni, dermatiti e psoriasi. Favorendo la riepitelizzazione, aiuta la cicatrizzazione e riduce il rossore e il prurito provocato dalle punture di insetto anche nelle pelli più sensibili. Come olio essenziale viene spesso utilizzato anche per il benessere del cavo orale, in presenza di gengive infiammate e afte. Sotto forma di compresse contenenti resina rielaborata, inoltre, l’olio di lentisco aiuta a sfiammare l’apparato gastrico. Grazie alle virtù aromatiche, è spesso utilizzato in aromaterapia.
Usi in cucina
Per quanto concerne gli usi dell’olio di lentisco in cucina, è soprattutto la tradizione culinaria sarda e pugliese a proporlo come condimento in alternativa all’olio di oliva. Viene infatti considerato un ottimo insaporitore dotato di qualità benefiche per la salute e di un aroma intenso che permette di rendere al meglio anche alle minime dosi. L’olio di lentisco può essere utilizzato, ad esempio, per condire le verdure crude e cotte, per accompagnare pietanze a base di formaggio ma anche per realizzare ottime fritture o arricchire zuppe e minestre.