L’occhio gonfio è un disturbo che si contraddistingue per un accumulo di liquido all’altezza delle palpebre o un’infiammazione nella stessa area. Questo problema può presentarsi secondo varie modalità, a seconda di quali siano le cause scatenanti.
Quando si parla di occhio gonfio o palpebre gonfie si fa riferimento a un problema generalmente non grave, di tipo perlopiù temporaneo. Tuttavia è possibile che si verifichino condizioni tali da richiedere l’intervento dell’oculista o di un medico di pronto soccorso.
Considerata la particolare varietà di cause, chiunque può essere colpito da occhio gonfio. Esistono però alcuni individui, come ad esempio i soggetti che soffrono di allergie respiratorie, agli acari o al pelo degli animali (più propriamente ad alcune proteine presenti sulla cute), che possono risultare particolarmente sensibili verso il gonfiore alle palpebre.
Generalmente si tratta di un disturbo non di tipo contagioso, quindi privo di trasmissibilità. Esistono tuttavia alcuni casi in cui le palpebre gonfie sono un campanello d’allarme da non sottovalutare: parliamo ad esempio dell’orzaiolo, molto contagioso o fastidioso. Si caratterizza per una sorta di piccola sfera disposta lungo la palpebra, che premendo sul bulbo oculare tende a provocare la sensazione di “corpo estraneo nell’occhio”.
Altro possibile caso è quello della congiuntivite infettiva, che può essere trasmessa dal soggetto malato a uno sano. Rientrano tra i possibili casi di disturbo trasmissibile anche le aggressioni causate da Herpes Simplex di tipo I (o herpes oculare) oppure da Herpes Zoster (responsabile del Fuoco di Sant’Antonio).
Le cause dell’occhio gonfio possono essere sia di tipo infettivo che legate a fattori esterni come un colpo d’aria o le allergie (principalmente pollini e acari). Esistono inoltre diverse patologie che possono tradursi nel gonfiore oculare. Ecco quali sono i principali elementi scatenanti per quanto riguarda il gonfiore all’occhio:
Il disturbo può manifestarsi sotto forma di gonfiore sotto l’occhio, ma può risultare gonfia anche la palpebra al di sopra della sfera oculare. Può verificarsi anche un arrossamento localizzato, generando il cosiddetto occhio rosso. Quest’ultimo non dovrà essere sottovalutato, in quanto può rappresentare sia la spia di un’allergia che un campanello d’allarme relativo al glaucoma o all’uveite.
Non sempre si parla soltanto di sintomi “estetici”. Alle volte il problema si presenta come occhio gonfio e dolorante, rendendo ancor più indicato il consulto con il proprio medico. Tra le possibili cause associate alla dolorabilità della parte rientrano anche il calazio o l’orzaiolo.
Da sottolineare che la sintomatologia può progredire rapidamente anche nelle ore notturne. Tanto da portare alcuni soggetti a svegliarsi con un occhio gonfio.
Per l’elaborazione di una diagnosi corretta si parte dall’anamnesi del paziente. Il medico curante indagherà riguardo eventuali traumi o malattie pregresse, andando poi a valutare nel dettaglio i sintomi manifestati dal soggetto. Importante sarà valutare se il problema è bilaterale o unilaterale, ovvero se coinvolge entrambi gli occhi o soltanto uno.
Durante la fase dell’anamnesi verrà indagato anche il passato clinico del paziente, ovvero se nel corso degli anni si è sottoposto a interventi di chirurgia oftalmica, se ha riportato lesioni oculari, se è soggetto a patologie renali, cardiache epatiche o tiroidee, oppure se presenta allergie specifiche.
Il percorso di diagnosi differenziale prosegue con l’analisi clinica della parte che presenta gonfiore. Verrà valutata, tramite palpazione, la dolorabilità dell’area e l’eventuale durezza dell’area gonfia. Prevista anche una misurazione della capacità visiva, onde escludere cause che abbiano tra i possibili sintomi anche un deficit della vista.
Normalmente queste operazioni si riveleranno sufficienti all’elaborazione di una diagnosi definitiva. In caso di sospetto legato a cellulite orbitale o trombosi del seno cavernoso potrebbero rendersi necessarie ulteriori indagini (TC – Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica).
Cosa fare in caso di occhio gonfio? Innanzitutto è sempre buona pratica quella di affidarsi al proprio medico curante, al fine di escludere possibili complicanze o fattori di rischio particolari. A seconda della gravità del problema, per il trattamento del disturbo sarà necessario seguire una terapia farmacologica oppure sarà possibile affidarsi ai rimedi naturali.
In caso di allergie respiratorie il medico potrà consigliare dei farmaci antistaminici, da assumere per via orale, o dei colliri corticosteroidei. Qualora si tratti di occhi gonfi derivati da congiuntivite o Herpes Simplex/Zoster il trattamento sarà, a seconda dell’agente patogeno individuato, a base di colliri antibiotici o antivirali.
Nel trattamento degli occhi gonfi i rimedi naturali possono rivelarsi particolarmente efficaci. Sempre tenendo conto del fatto che sarà possibile procedere con tali soluzioni soltanto una volta che il medico avrà escluso dalle possibili cause determinate patologie di particolare gravità.
Di seguito vengono indicati i 5 rimedi naturali utili per il trattamento non farmacologico dell’occhio gonfio:
È possibile ridurre il rischio di svegliarsi con gli occhi gonfi anche mettendo in pratica un po’ di prevenzione. Igienizzare spesso le mani è un modo utile, che può contribuire a prevenire il gonfiore da congiuntivite o da altre cause di tipo virale o batterico.
I portatori di lenti a contatto dovranno prestare molta attenzione alla pulizia delle stesse, evitando comportamenti scorretti che possano esporre gli occhi a una pericolosa carica batterica.
Conoscere eventuali allergie di cui si soffre può essere un buon modo per evitare problemi di gonfiore alle palpebre. Al presentarsi dei primi sospetti è consigliato svolgere dei test allergologici, così da isolare la causa del problema e agire di conseguenza.
Un sano riposo e l’utilizzo di tecniche di rilassamento possono contribuire a prevenire i casi di palpebre gonfie legati allo stile di vita. Potrebbe rivelarsi utile anche la limitazione del ricorso alla sigaretta o alle bevande alcoliche.