
Un importante passo avanti per i pazienti oncologici è stato compiuto in Italia nel 2025, con la Camera dei Deputati che ha approvato all’unanimità una nuova legge ‘salva-lavoro’. Questa normativa rappresenta un significativo cambiamento per oltre 4 milioni di italiani colpiti da tumore, introducendo permessi più lunghi e maggiori tutele per coloro che affrontano questa difficile battaglia. Franco Perrone, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), sottolinea che sempre più pazienti, grazie ai progressi nella medicina, riescono a tornare al lavoro, con oltre un milione di guariti registrati nel Paese.
Le novità della legge
La proposta di legge approvata dalla Camera introduce misure fondamentali per garantire il diritto alla conservazione del posto di lavoro e per assicurare permessi retribuiti per esami e cure mediche ai lavoratori affetti da patologie oncologiche, invalidanti e croniche. Con una copertura annua di 20 milioni di euro, la legge prevede anche che i genitori di figli malati possano richiedere permessi per assisterli. Annamaria Mancuso, coordinatrice del Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’, che rappresenta oltre 50 associazioni di pazienti, ha spiegato l’importanza di questo provvedimento. “La legge garantisce ai lavoratori di non perdere il posto durante il periodo di malattia, aumentando così la loro sicurezza professionale“, ha dichiarato.
In passato, molti lavoratori venivano licenziati dopo sei mesi di assenza, ma ora, grazie a questa nuova normativa, possono richiedere ulteriori 18 mesi di congedo, anche se non retribuito, mantenendo il posto di lavoro. Questo significa che, in totale, un lavoratore potrà conservare il proprio posto per 24 mesi, con la possibilità di frazionare il congedo. Inoltre, la legge prevede un incremento di 10 ore di permessi retribuiti per i pazienti fragili, portando il totale da 18 a 28 ore annue. “È un risultato frutto del lavoro del Gruppo, che risponde alle esigenze di questi malati”, ha concluso Mancuso.
Il valore della tutela del lavoro
Franco Perrone ha accolto con favore questa nuova normativa, evidenziando l’importanza della tutela del posto di lavoro per i pazienti oncologici. “La scienza e la ricerca stanno aprendo nuove prospettive, con circa 3,5 milioni di persone vive dopo una diagnosi di tumore e un milione di guariti“, ha osservato. Perrone ha anche sottolineato come la perdita del lavoro possa avere gravi conseguenze economiche per chi affronta la malattia. “Le conseguenze sui rapporti di lavoro sono tra le principali fonti di ansia e danno economico per i malati di cancro“, ha spiegato, evidenziando che oltre il 30% dei pazienti oncologici subisce un danno finanziario significativo a causa della malattia.
Il mantenimento del posto di lavoro è quindi cruciale in un contesto in cui uno degli obiettivi delle terapie oncologiche è restituire la piena operatività ai pazienti. Dopo l’approvazione della legge sull’oblio oncologico, che protegge i diritti delle persone guarite da un tumore, questo nuovo provvedimento rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore equità e protezione per i malati. Perrone ha concluso affermando che la battaglia per garantire un accesso equo alle cure in tutte le regioni italiane rimane una priorità fondamentale.