Nuova influenza suina, si sta già diffondendo nell’uomo
La nuova influenza suina, confermata ieri da uno studio cinese, si starebbe già diffondendo nella popolazione locale: preoccupati gli esperti.
Fonte immagine: Pixabay
Appare già problematica la gestione della nuova influenza suina, una variante del virus H1N1 confermata ieri con la pubblicazione di un nuovo studio scientifico. L’infezione si starebbe infatti già diffondendo in Cina, tanto che molti dipendenti degli allevamenti di maiali sarebbero positivi al virus. E ora parte la corsa per evitare una nuova pandemia, forse con la creazione di un vaccino in tempi record.
I fatti sono ormai noti. Nella giornata di ieri, uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences ha confermato l’esistenza di una nuova variante dell’H1N1, chiamata G4. Il virus sarebbe stato scoperto grazie all’attività di monitoraggio attivata dalle università cinesi. Dal 2011 al 2019 migliaia di suini sono stati sottoposti a controlli a campione: sono state identificate 179 varianti del virus dell’influenza suina, tra cui una frequente dal 2016.
A sole 24 ore dalla diffusione dello studio, e dall’apparizione delle prime rassicurazioni in merito, giungono però delle notizie in senso opposto. Il virus si starebbe infatti diffondendo rapidamente nella popolazione cinese: al momento non starebbe provocando particolari conseguenze, ma la trasmissione da animale a uomo – e conseguentemente da uomo a uomo – potrebbe determinare delle mutazioni pericolose.
Secondo quanto reso noto dal New York Times, il 10.5% dei lavoratori negli allevamenti di suini sarebbe positivo al virus. La percentuale si innalza se si considera la fascia d’età dai 18 ai 35 anni, con il 20.5% dei contagi. Sulla popolazione generale cinese, la diffusione si attesta al 4.5%.
Gli esperti sono molto preoccupati, poiché l’influenza suina ha dimostrato in passato tutto il suo potenziale pandemico. Nel 2009 il virus H1N1 ha determinato un rapidissimo contagio in tutto il mondo, causando la morte di 285.000 persone. Dopo il primo e aggressivo biennio, l’H1N1 ha poi ridotto la sua virulenza, trasformandosi in una più comune influenza stagionale.
I virologi internazionali hanno sottolineato la necessità di monitorare sin da subito l’evoluzione del virus, per predisporre adeguate contromisure, tra cui la produzione di un vaccino specifico per questa nuova variante. Li-Min Huang, direttore del reparto di Malattie Infettive Pediatriche dell’ospedale universitario di Taiwan, ha così dichiarato:
Lo studio è molto importante e il virus sembra abbastanza pericoloso. Dobbiamo preoccuparci di tutte le malattie che potenzialmente possono diffondersi da uomo. uomo.
Fonte: New York Times