
L'erogazione dell'assegno unico - (greenstyle.it)
Navigare nel sistema dell’assegno unico universale per i genitori separati o divorziati richiede una comprensione chiara delle regole
L’assegno unico universale è una misura fondamentale per il sostegno delle famiglie in Italia, ma per i genitori separati e divorziati, la questione si complica. Con il crescente numero di coppie che si separano o divorziano, è cruciale comprendere come funziona questo strumento di sostegno economico in tali contesti.
In questo articolo approfondiremo a chi spetta l’assegno unico, come richiederlo e quali sono i diritti e doveri dei genitori separati o divorziati.
Chi può richiedere l’assegno unico
L’assegno unico universale spetta a tutti i genitori, sia quelli sposati che quelli separati o divorziati. La legge prevede che l’assegno possa essere richiesto da uno solo dei genitori o, in alternativa, da entrambi. In questo caso, il pagamento può essere suddiviso equamente tra i due, a meno che non ci sia un accordo diverso. È importante notare che l’assegno deve essere utilizzato esclusivamente per il benessere dei figli, come stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 24140 del 5 giugno 2023.

Quando i genitori decidono di richiedere l’assegno unico, devono specificare come intendono riceverlo. Le opzioni disponibili sono due:
- 50% a ciascun genitore: In questo caso, entrambi i genitori ricevono metà dell’importo totale. È possibile indicare i conti correnti di entrambi i genitori per facilitare il pagamento.
- 100% a un solo genitore: Un genitore può richiedere di ricevere l’intero importo dell’assegno. Tuttavia, l’altro genitore ha sempre il diritto di richiedere la propria metà successivamente, accedendo al proprio profilo MyInps.
Questa flessibilità è fondamentale, specialmente in situazioni in cui i genitori non riescono a trovare un accordo sulla gestione economica.
La richiesta per l’assegno unico deve essere presentata tramite il sito dell’INPS. È fondamentale che il genitore richiedente abbia a disposizione il proprio ISEE minorenni, che è un documento essenziale per calcolare l’importo dell’assegno. Questo valore non solo determina l’importo spettante, ma è anche fondamentale per l’accesso a ulteriori benefici e agevolazioni.
Il termine ultimo per presentare la domanda e avere diritto alle mensilità arretrate, con decorrenza da marzo 2025, è fissato al 30 giugno 2025. Pertanto, è cruciale non procrastinare la richiesta, soprattutto considerando le tempistiche e le procedure burocratiche.
L’importo dell’assegno unico per i genitori separati o divorziati è calcolato in base all’ISEE minorenni e varia da un minimo di circa 57 euro a un massimo di circa 200 euro per figlio. A questa cifra si possono aggiungere eventuali maggiorazioni in base a specifiche condizioni, come la presenza di disabilità o il numero di figli a carico. È importante che i genitori considerino anche la possibilità di aggiornare il proprio ISEE in caso di cambiamenti economici, poiché questo potrebbe influire sull’importo dell’assegno.