Non solo coronavirus: in Cina riappare l’hantavirus
In Cina riappare l'hantavirus, un'infezione che causa emorragie e danni renali: il contagio è però decisamente raro.
Fonte immagine: CDC via Wikipedia
Il nuovo coronavirus è ormai diventato pandemia, ma vi è ora un’altra infezione che preoccupa la Cina: negli ultimi giorni è infatti deceduto un uomo per hantavirus. Non si tratta di un virus nuovo, poiché conosciuto già dagli anni ’70, né di una problematica molto diffusa: i contagi sono davvero molto rari. Il virus viene trasmesso all’uomo dai roditori e può provocare gravi emorragie e danni ai reni.
Secondo quanto riferito da ADNKronos, un uomo sarebbe deceduto lo scorso lunedì a Shandong, dopo un malore comparso improvvisamente mentre si recava al lavoro su un autobus, in compagnia di 29 colleghi. Questi ultimi sarebbero stati tutti trasportati in ospedale per immediati controlli, anche se risulta abbastanza remota la possibilità possano essere stati contagiati.
Così come già accennato, l’hantavirus viene trasmesso dall’uomo ai roditori e, ancora, tramite le secrezioni corporee e il sangue da malato a malato. Non vi è quindi una trasmissione di tipo respiratorio, come nel caso del coronavirus, così come ha voluto confermare il virologo Yang Zhangiu, dell’Università di Wuhan:
A differenza del Covid19, l’hantavirus nella maggioranza dei casi non viene trasmesso attraverso il sistema respiratorio, ma attraverso le secrezioni corporee ed il sangue di un paziente malato può avvenire il contagio tra umani.
Il contatto principale avviene per ingestione di alimenti contaminati da feci di roditori o la permanenza in ambienti contaminati. L’infezione causa una febbre emorragica e danni di tipo renale. Non bisogna, tuttavia, approcciarsi a questo virus con allarmismo, come ha specificato lo stesso Yang:
Non c’è motivo di preoccuparsi per l’hantavirus, è una malattia prevenibile e controllabile e ci sono vaccini.
Fonte: Adnkronos