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Nidi di calabroni: come riconoscerli e cosa fare per rimuoverli

I calabroni sono fra i più grandi vespidi europei e, con la bella stagione, la loro presenza si fa importante. Per quanto per la maggior parte delle persone la puntura di calabrone non è pericolosa, per alcuni può rappresentare un rischio: ad esempio per i soggetti allergici al veleno degli imenotteri. Ma come identificare un nido di calabroni? Questi insetti formano un favo in luoghi ben protetti, come i sottotetto oppure il cassone delle tapparelle: bisogna procedere con attenzione.

Nidi di calabroni: come riconoscerli e cosa fare per rimuoverli

Fonte immagine: Pixabay

Come riconoscere i nidi di calabroni e cosa fare per rimuoverli? È questa una delle domande che sorge con più frequenza durante la bella stagione, quando la presenza di questi insetti aumenta esponenzialmente. E per molti può rappresentare un serio pericolo, soprattutto per coloro che risultano allergici alla loro puntura, con rischi anche potenzialmente gravi. Ma come identificare il favo dei calabroni e, soprattutto, come eliminarlo in sicurezza?

Quando si ha a che fare con imenotteri potenzialmente pericolosi, è sempre indispensabile prestare il massimo dell’attenzione per evitare rischi per sé e per gli altri. Per questa ragione, è sempre utile affidarsi a personale specializzato in disinfestazioni, per poter agire in completa tranquillità. Di seguito, qualche consiglio utile.

Nidi di calabroni: come riconoscerli e cosa fare per rimuoverli

Il calabrone, ovvero la Vespa crabro, è il più grosso vespide europeo. Presente su tutto il territorio italiano, può facilmente superare i due centimetri di lunghezza e presenta un corpo di colore tra il bruno e il rossiccio, con delle striature gialle e nere sul dorso. Si tratta di un imenottero prevalentemente carnivoro: si nutre infatti di altri insetti, che caccia abilmente e, solo occasionalmente, di frutta e nettare.

Per quanto non sia naturalmente portato ad attaccare l’uomo, in condizioni di percepito pericolo il calabrone può diventare anche molto aggressivo: le femmine possono pungere, iniettando il loro veleno. In linea generale, la puntura di questo insetto non è pericolosa per la maggior parte della popolazione, per quanto possa risultare fastidiosa e dolorosa. È però necessario prestare particolare attenzione per i soggetti allergici al veleno degli imenotteri o, più in generale, a coloro che soffrono normalmente di varie allergie. La puntura può infatti scatenare una severa reazione allergica che, nei caso più gravi, può sfociare in uno shock anafilattico.

Come riconoscere i nidi di calabroni

Nido di calabroni
Fonte: Pixabay

Se si sospetta che nei pressi della propria abitazione sia presente un nido di calabroni, utile è cercare di capire dove possa essere ubicato. Il tutto procedendo con la massima attenzione, mantenendosi a distanza di sicurezza dagli insetti ed evitando di fare rumori o movimenti che possano insospettire la colonia.

Il favo del calabrone ha normalmente una forma sferica, quasi a campana. Questi insetti lo costruiscono recuperano alcuni vegetali, legno e altri materiali, che poi inumidiscono con la loro saliva e compattano per costruire il nido che ospiterà la colonia. Quest’ultima è composta da un centinaio di esemplari, a cui si aggiunge ovviamente la regina. Non è molto difficile riconoscere un nido di calabroni, anche perché le sue fattezze lo rendono immediatamente riconoscibile: può essere lungo circa una ventina di centimetri e avere l’aspetto di carta e cartoncino, che ricorda anche nel colore. Ben più difficile è comprendere dove sia stato costruito.

Per identificare la posizione di un nido di calabroni, bisogna prestare attenzione al movimento di questi insetti. Può infatti capitare di vederli ripetutamente entrare in fori sui muri o in anfratti di vario tipo, quali piccoli spazi nel sottotetto. Spesso il favo viene infatti costruito al coperto, come ad esempio nelle soffitte, sotto le tettoie di capanni e ripari, nonché nei cassoni delle tapparelle o nelle strutture dove si dispongono gli attrezzi per il giardinaggio. A volte i nidi possono essere costruiti anche sugli alberi, in particolare quando il fogliame è fitto e permette, quindi, di mantenere il favo sufficientemente nascosto.

Cosa fare per rimuovere i nidi di calabroni

Eliminare un nido di calabrone è un’operazione abbastanza difficile che, senza la dovuta preparazione, potrebbe rappresentare un serio pericolo. La colonia potrebbe infatti ribellarsi e, per questo, si rischia di essere punti ripetutamente: una condizione che può risultare davvero pericolosa per i soggetti allergici o ipersensibili.

Per questa ragione, è sempre sconsigliato procedere in autonomia alla rimozione di un nido di calabroni, affidandosi invece a società specializzate o, quando non disponibili sul proprio territorio, chiedendo all’ASL competenze oppure ai servizi comunali. Se vi è una grave situazione di pericolo, e l’eliminazione del nido deve risultare urgente, è possibile vagliare anche il parere dei vigili del fuoco.

Nel frattempo, sempre prestando la massima attenzione, si possono svolgere delle attività collaterali, ma utili per ridurre il rischio. Ad esempio sigillare fori e fessure sulle pareti interne della casa, dove i calabroni potrebbero avere facile accesso, così come anche installare zanzariere che li possano tenere a debita distanza, rendendo così gli ambienti interni sicuri.

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