Greenstyle Ambiente Nicchia ecologica e habitat: le differenze chiave nel mondo naturale

Nicchia ecologica e habitat: le differenze chiave nel mondo naturale

In passato, nicchia ecologica e habitat erano adoperati come sinonimi, ma non identificano la medesima cosa. Se un habitat è infatti legato al luogo dove una specie vive, il primo termine comprende anche l'interazione con l'ambiente circostante. E anche le dinamiche di sopravvivenza che l'esemplare impiega ed escogita per adattarsi alle condizioni ambientali in cui deve vivere.

Nicchia ecologica e habitat: le differenze chiave nel mondo naturale

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Se fino a qualche tempo fa, il termine nicchia ecologica e habitat erano spesso adoperati come sinonimi, ad oggi li si tratta con maggiore precisione. Va ricordato che tra i termini c’è una certa assonanza di significato, ma anche differenze. E questo permette di avere una definizione in grado di identificare l’una e l’altra cosa in modo utile e specifico.

Ma che cosa si intende col termine nicchia ecologica e perché non è corretto associarla al semplice habitat, che ad ogni modo gli resta affine? Il secondo termine è semplice da illustrare, visto che specifica il luogo dove le specie vivono, in poche parole il loro ambiente, il loro areale.

La nicchia ecologica è invece più complessa, in quanto entrano in gioco più variabili, che non sono più solo connesse ai luoghi. Si parla infatti di interazioni degli esemplari con tutti gli elementi che li circondano, le condizioni fisiche e ambientali di cui hanno bisogno per crescere e riprodursi, ma anche la predazione e la competizione tra specie.

Di nicchie ecologiche si inizia a parlare nei primi anni del 1900, grazie al lavoro del biologo americano Joseph Grinnell e di quello inglese Charles Elton. Ma è solo negli anni 50 del secolo scorso che le due teorie sulle nicchie trovano una definizione comune, quella che ancora oggi reputiamo come la più adeguata.

Parco nazionale Yellowstone
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Cosa si intende per nicchia ecologica

Il termine nicchia ecologica è di recente istituzione, o meglio, fa parte di quei concetti di storia contemporanea di ambiente ed ecologia. Lo accennavamo, il primo a parlarne fu Joseph Grinnell, che diede enfasi all’importanza dello studio degli organismi nei loro habitat naturali e della comprensione dei loro ruoli in questi sistemi.

Fu lui a definire nicchia ecologica il totale delle attività e delle relazioni in cui una specie si impegna mentre acquisisce e utilizza le risorse necessarie per sopravvivere e riprodursi. In questa definizione era inclusa l’interazione a cui facevamo riferimento nei paragrafi ad inizio post, che invece manca se parliamo di habitat e basta.

A Grinnell seguì il lavoro di Charles Elton, un ecologo britannico che ampliò le idee del collega e temperò la definizione sulla nicchia ecologica. Per lui era il luogo e la funzione di una specie all’interno di un ecosistema, sottolineando non solo le interazioni con altri organismi, ma anche la sua posizione nella catena alimentare e l’utilizzo delle risorse.

Con G. Evelyn Hutchinson, verso la fine degli anni ’50, si arriva ad una rappresentazione più completa di nicchia ecologica. Di fatti, l’ecologista inglese aggiunse ulteriori dettagli ai concetti dei colleghi, definendola uno spazio le cui dimensioni sono fissate dai fattori ambientali che influenzano il benessere della specie presa in considerazione.

Tipi di nicchia ecologica

Ci sono diversi tipi di nicchie ecologiche, che possono essere categorizzate in differenti modi, in base agli aspetti specifici delle interazioni che si prendono in considerazione. Ma per semplicità si possono ridurre a tre, che rappresentano altrettante macrocategorie di riferimento. Si tratta di:

Nicchie ecologiche spaziali

La nicchia ecologica spaziale si riferisce allo spazio di un ambiente occupato da una specie in relazione alla distribuzione degli habitat disponibili. Questo concetto considera non solo il tipo di habitat preferito da quella specie, ma anche la posizione fisica e la distribuzione geografica all’interno di quell’habitat.

Le specie possono differire nella loro preferenza per determinati tipi di habitat all’interno di un ecosistema e nella loro capacità di utilizzare lo spazio disponibile. Ad esempio, una specie potrebbe preferire le aree di foresta densa, mentre altre potrebbero essersi adattate a vivere lungo i suoi margini o nelle radure aperte.

La nicchia ecologica spaziale considera anche le interazioni competitive tra le specie per lo stesso tipo di ambiente o per spazi limitati al suo interno. Queste interazioni possono influenzare la distribuzione e l’abbondanza delle specie all’interno di un ecosistema e la gestione degli spazi.

Nicchie ecologiche trofiche

Le nicchie ecologiche trofiche si riferiscono al ruolo di una specie all’interno della catena alimentare o della rete trofica di un ecosistema. Le specie possono infatti essere classificate in base alla loro posizione trofica all’interno della piramide alimentare, alla cui base ci sono i produttori.

Si tratta di piante e altri organismi fotosintetici che producono energia utilizzando la luce solare e i nutrienti del suolo e che sono la base della catena alimentare. Al secondo posto troviamo i consumatori primari, gli erbivori, che si nutrono di queste piante.

I carnivori si nutrono invece di erbivori e altri consumatori primari e occupano il secondo livello trofico della catena alimentare. Ed infine ci sono i decompositori, organismi che degradano la materia organica morta e il detrito, trasformandola in sostanze inorganiche e nutrienti che possono essere riutilizzati dai produttori.

Nicchie ecologiche multidimensionali

Le nicchie ecologiche multidimensionali si riferiscono al concetto che la nicchia ecologica di una specie non può essere descritta da una singola dimensione, ma piuttosto è definita da un insieme di fattori che interagiscono tra loro. In altre parole, le nicchie ecologiche sono multidimensionali perché sono influenzate da una serie di variabili.

Tra questi troviamo fattori abiotici, come temperatura, umidità, luce solare e tipo di suolo, ma anche fattori biotici come la disponibilità di cibo, la presenza di predatori e la competizione con altre specie. La comprensione delle nicchie ecologiche multidimensionali è cruciale per prevedere come le specie risponderanno ai cambiamenti ambientali.

Ad esempio, una specie potrebbe essere in grado di adattarsi a un cambiamento della temperatura ma potrebbe essere più sensibile alla perdita del suo habitat preferito o alla competizione con altre specie. La multidimensionalità aiuta nella comprensione non solo delle nicchie ecologiche, ma anche degli equilibri esistenti negli ecosistemi.

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