Greenstyle News Pompe di calore: in Italia, nel 2023, vendite giù del 34%

Pompe di calore: in Italia, nel 2023, vendite giù del 34%

Nel 2023, le vendite delle pompe di calore calano in Italia, ma anche nel resto d'Europa. Le condizioni dei mercati e, in generale, la situazione politica ed economica hanno contribuito a questa riduzione, ma è doveroso fare qualcosa per fare in modo che la transizione energetica europea vada avanti.

Pompe di calore: in Italia, nel 2023, vendite giù del 34%

Le pompe di calore sono state a lungo viste come una soluzione sostenibile per il riscaldamento, contribuendo alla transizione energetica dell’Europa. Tuttavia, il 2023 ha segnato un’inversione di tendenza nelle vendite di questo prodotto chiave, suscitando diverse preoccupazioni, soprattutto alla luce degli obiettivi UE. Ma cosa è successo? Il boom può dirsi già concluso?

Il successo nel 2022

Nel 2022, il mercato europeo delle pompe di calore ha conosciuto una crescita senza precedenti. Le vendite sono balzate del 38%, portando all’acquisto di circa 3 milioni di nuove unità in Europa. Questa crescita ha anche spinto la Commissione UE a stabilire obiettivi ambiziosi: raggiungere 60 milioni di installazioni entro il 2030, rispetto ai 20 milioni attuali.

pompe di calore, calo delle vendite

La crisi del 2023

Tuttavia, il 2023 ha portato con sé venti di cambiamento. L’European Heat Pump Association ha rilevato una flessione significativa del mercato, mettendo in luce una tendenza che potrebbe influenzare la realizzazione degli obiettivi dell’UE.

In Italia, la vendita delle pompe di calore cala del 34%

Le vendite di pompe di calore in Italia hanno subito una brusca frenata, con un calo del 34% nel primo semestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo declino può essere attribuito alla situazione complessa legata al Superbonus e alla cessione del credito per gli incentivi di riqualificazione, che ha creato insicurezza nel mercato e ha lasciato i consumatori indecisi.

Calo anche in Europa

L’Italia non è l’unico paese ad aver sperimentato una contrazione delle vendite.

pompe di calore

In Finlandia, ad esempio, le vendite sono diminuite del 17%. La causa principale può essere attribuita alla “normalizzazione del mercato” a seguito degli shock dei prezzi energetici, combinata con un contesto di tassi di interesse più alti e incertezza economica.

Anche se il calo è stato meno marcato (6%), la Polonia ha visto un drastico calo delle vendite nei mesi di maggio e giugno. La ragione? Problemi nella catena di approvvigionamento e l’assenza di una chiara politica governativa in materia.

Riflessioni finali

Il calo delle vendite delle pompe di calore nel 2023 è un campanello d’allarme per l’industria e i decisori politici. Nonostante gli obiettivi ambiziosi dell’UE e l’evidente domanda dei consumatori per soluzioni di riscaldamento più sostenibili, la complessità burocratica e l’incertezza economica stanno ostacolando la crescita del settore. È essenziale che i governi e le parti interessate collaborino per rafforzare il mercato, garantendo che le pompe di calore continuino a giocare un ruolo chiave nella transizione energetica europea.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Energia nucleare: cos’è e pro e contro
Energia

L’energia nucleare rappresenta davvero la soluzione per rallentare o arrestare i cambiamenti climatici? E quali sono i pro e i contro di questa tecnologia? Quando si parla di nucleare, ci si riferisce perlopiù alla reazione di fissione, processo ampiamente impiegato in molte parti del mondo. Sono però in fase di sperimentazione anche altre tecniche, volte a rendere possibile la produzione di energia attraverso la fusione nucleare, il meccanismo alla base del sole e delle stelle.