Greenstyle News Nel 2022, il consumo di suolo in Italia è aumentato del 10%

Nel 2022, il consumo di suolo in Italia è aumentato del 10%

L'accelerazione del consumo del suolo nel 2022 richiede un'immediata attenzione e azione da parte delle autorità competenti per garantire un futuro sostenibile alle nostre città e all'ambiente.

Nel 2022, il consumo di suolo in Italia è aumentato del 10%

Il 2022 ha visto un aumento significativo del consumo del suolo in Italia, con la copertura di altri 77 chilometri quadrati di territorio con il cemento. Questo rappresenta un incremento del 10% rispetto all’anno precedente, il che contribuisce ad un riscaldamento sempre più evidente nelle città e ad un aumento del rischio di allagamenti durante eventi meteorologici estremi.

Secondo l’ultimo rapporto dell’ISPRA sul Consumo del suolo, nel corso del 2022 sono stati coperti con il cemento 2,4 metri quadrati al secondo. Questa tendenza ha conseguenze significative sia per l’ambiente che per la salute pubblica.

Il problema dell’isola di calore urbana

isola di calore urbana

La crescita del consumo del suolo contribuisce direttamente all’effetto noto come “isola di calore urbana“. Le città, a causa della densità delle costruzioni e della mancanza di aree verdi, sono già più calde delle zone circostanti, sia in estate che in inverno. Durante le ondate di calore estive, questa differenza di temperatura diventa ancora più evidente, con picchi che possono superare i 43-46 gradi e con differenze fino a 8 gradi rispetto alle aree circostanti. Questo caldo estremo ha gravi conseguenze sulla salute delle persone, con un aumento dei decessi associati alle alte temperature.

Il rischio per la salute pubblica

Aumentare il verde nelle città potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica. Ad esempio, a Roma, aumentare le aree verdi potrebbe evitare 200 morti ogni anno a causa del caldo eccessivo. Allo stesso modo, in altre città come Milano, Bologna, Genova, Napoli, Padova, Palermo, Torino e Trieste, incrementare la copertura di alberi al 30% della superficie cittadina potrebbe ridurre notevolmente il numero di decessi legati alle alte temperature.

consumo suolo impatto climatico

Il rischio idraulico

Oltre all’effetto sull’isola di calore, l’urbanizzazione e il consumo del suolo aumentano il rischio idraulico. Le superfici rese impermeabili dal cemento non possono assorbire l’acqua durante le piogge intense e gli eventi meteorologici estremi, mettendo così a rischio la popolazione. Questo fenomeno è ancora più pericoloso nelle aree già a rischio medio.

La perdita di terreno agricolo

Un’altra conseguenza del consumo del suolo è la perdita di terreno agricolo. Nel corso di 12 mesi, sono stati persi 4.800 ettari di aree agricole, che rappresenta il 68% del consumo di suolo nazionale. Attualmente, il 7,14% della superficie nazionale è coperto da edifici o cemento, o il 7,25% al netto di fiumi e laghi.

conseguenze economiche consumo del suolo

L’impatto economico del consumo del suolo

La perdita di servizi ecosistemici a causa del consumo del suolo è costata all’Italia circa 9 miliardi di euro all’anno, se consideriamo i dati rilevati tra il 2006 e il 2022. Questo sottolinea l’importanza di preservare la biodiversità e le funzioni ecologiche del suolo per la produzione di risorse alimentari, il controllo del clima e la protezione dall’erosione.

Obiettivi UE e iniziative in Italia

L’Europa ha stabilito che, entro il 2030, dovranno essere compiute azioni di ripristino che coprano il 20% del territorio marino e terrestre. Inoltre, le città dovranno aumentare la loro superficie verde di almeno il 5% entro il 2050. L’Italia, tramite il Piano per la Transizione Ecologica, si è impegnata a raggiungere un consumo netto di suolo pari a zero entro il 2030, anticipando così l’obiettivo europeo.

Per sostenere questi obiettivi, è stato istituito in Italia, tramite la Legge di Bilancio 2023, un fondo che finanzia iniziative di contrasto al consumo di suolo, rigenerazione urbana e rinaturalizzazione dei terreni degradati. Questo fondo è dotato di risorse significative per gli anni a venire.

Conclusioni

Il consumo del suolo in Italia è una sfida critica che richiede azioni immediate e concrete. Mentre esistono obiettivi chiari e iniziative promettenti, manca ancora una direttiva quadro sia in Italia che in Europa per proteggere il suolo dall’uso indiscriminato e dalla sua progressiva artificializzazione. La sfida è urgente, specialmente alla luce del cambiamento climatico e delle condizioni sempre più fragili del nostro territorio.

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