Accordo di Parigi: “i vantaggi economici sarebbero enormi”
Comprendere i benefici monetari derivanti dal rispetto degli obiettivi dell'Accordo di Parigi è fondamentale per guidare le azioni politiche sul clima. I risultati dimostrano l'importanza cruciale delle riduzioni immediate delle emissioni di gas serra e sottolineano l'urgente necessità di agire ora per garantire un futuro sostenibile per tutti.
L’Accordo di Parigi rientra nelle strategie globali contro il cambiamento climatico. Oltre all’importanza cruciale per l’ambiente, questo accordo nasconde significativi benefici economici, rivelati da un rapporto realizzato da Resources for Future, una no profit statunitense.
La valutazione globale del 2023
La Valutazione Globale del 2023 (GST) è un elemento chiave nel percorso post-Parigi. Non solo ci permette di misurare i progressi fatti finora, ma anche di proiettarci nel futuro, valutando i benefici derivanti dalla piena realizzazione degli obiettivi dell’accordo. Per fare ciò, è essenziale un modello che unisca elementi socio-economici e climatologici. Il modello GIVE (Greenhouse Gas Impact Value Estimator) è stato creato proprio con questo scopo.
Il modello GIVE
Il modello GIVE è una strumentazione avanzata che, attraverso una serie di variabili, stima gli impatti economici globali del cambiamento climatico. Esso rappresenta l’incertezza futura in termini socio-economici, emissioni e temperature e i conseguenti impatti sulla società. Per creare versioni modificate di GIVE che riflettano gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, sono stati imposti limiti alle traiettorie delle emissioni di CO2, CH4 e N2O. Questi limiti sono stati determinati in base alla probabilità di raggiungere rispettivamente l’obiettivo di 1.5°C o 2°C nel 2100.
Gli enormi vantaggi economici derivanti dal rispetto dell’Accordo di Parigi
La ricerca ha evidenziato che gli sforzi per contenere il riscaldamento globale avrebbero ripercussioni economiche notevoli. Se riuscissimo a limitare l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C, i benefici economici cumulativi fino al 2300 sarebbero di $467 trilioni. Questo si traduce in un incremento annuale di $5.2 miliardi. Se, invece, puntassimo a un obiettivo più ambizioso di 1.5°C, i benefici salirebbero a $605 trilioni, ovvero al 2% del PIL cumulativo, pari a $6.8 trilioni all’anno.
Implicazioni sociali
È fondamentale sottolineare che questi benefici incorporano gli impatti sociali del cambiamento climatico ritenuti più significativi dalla ricerca. Tuttavia, molte altre ripercussioni non sono state ancora contabilizzate. Di conseguenza, i risultati dovrebbero essere interpretati come stime conservative dei benefici totali derivanti dal rispetto degli obiettivi dell’accordo.
Metodologia della ricerca
Il cuore del modello GIVE risiede nella sua dettagliata rappresentazione probabilistica dell’incertezza futura. Esso genera un set di 10,000 scenari casuali, ciascuno rappresentante un possibile futuro di popolazione e PIL a livello di paese, emissioni globali di gas serra, temperatura media globale e danni climatici monetizzati.
Questi scenari sono tratti dalle Proiezioni Socioeconomiche RFF (RFF-SPs), che sono proiezioni probabilistiche multicentury di queste variabili. Queste combinano metodi econometrici ed elicitazione esperta per tenere conto dell’incertezza sul futuro della tecnologia e della politica.
Gli altri risultati della ricerca
Gli scenari centrali suggeriscono una riduzione graduale delle emissioni annue di CO2. Le emissioni di CH4, invece, sono previste in calo molto più lentamente. Le emissioni di N2O non sono previste in calo significativo entro il secolo. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, le traiettorie delle emissioni devono essere molto più ambiziose. Ad esempio, lo scenario 2°C richiede l’arrivo a emissioni globali di CO2 quasi nulle entro la fine del secolo.
Conclusione
Stimare i danni economici del cambiamento climatico è una sfida complessa. Tuttavia, comprendere i benefici monetari derivanti dal rispetto degli obiettivi dell’Accordo di Parigi è fondamentale per guidare le azioni politiche sul clima. I risultati dimostrano l’importanza cruciale delle riduzioni immediate delle emissioni di gas serra e sottolineano l’urgente necessità di agire ora per garantire un futuro sostenibile per tutti.