Mutui agevolati per abitazioni ed efficienza energetica
Grazie a una convenzione tra CdP e ABI, giovani coppie e famiglie numerose potranno accedere a mutui agevolati per acquistare o ristrutturare casa.
Cinque miliardi di euro per ridare linfa al mercato immobiliare e all’edilizia residenziale, a partire da dicembre 2013. Il cosiddetto Plafond Casa nasce da una convenzione tra ABI (Associazione Banche Italiane) e CdP (Cassa Depositi e Prestiti) e servirà a erogare mutui agevolati destinati a finanziare l’acquisto di immobili ad uso abitativo e ristrutturazioni per riqualificazione energetica.
La misura, che prevede anche l’acquisto di bond bancari sui mutui da parte della CdP, era prevista dal cosiddetto “Piano casa” di cui all’articolo 6 del Dl 102/2013 convertito con la legge 124/2013 (la stessa che ha abolito la prima rata IMU 2013). I primi due miliardi del Plafond serviranno alle banche che ne faranno richiesta per erogare mutui agevolati.
La precedenza spetta a giovani coppie, anche non sposate e dello stesso sesso, e famiglie numerose o con soggetto disabile. Ogni istituto bancario potrà ricevere non più di 150 milioni di euro, che potranno essere richiesti dalle banche stesse alla CdP a partire dal 10 dicembre 2013 attraverso un apposito canale online.
Concretamente, i primi soldi arriveranno il 7 gennaio 2014, con erogazione a scadenza mensile, il 5 di ogni mese. Le famiglie possono chiedere informazioni alle banche fin da subito, richiedendo un prestito agevolato finanziato grazie al Plafond Casa. Il mutuo potrà essere a tasso fisso o variabile, ma prevedere in ogni caso uno sconto rispetto ai prestiti normalmente concessi dall’istituto di credito in questione.
Il finanziamento, inoltre, può coprire il 100% delle spese sostenute per acquisto o ristrutturazione, con un massimo di 250.000 euro per acquisto casa (prima o seconda), preferibilmente di classe energetica A, B o C; 100.000 euro per la ristrutturazione energetica; 350.000 euro per entrambi i finanziamenti. In una prima fase il 30% del plafond è riservato a banche del credito cooperativo e al sistema delle Banche Piccole e Minori.
Gli altri 3 miliardi previsti dalla convenzione serviranno invece all’acquisto di obbligazioni bancarie garantite o altri titoli aventi come oggetto mutui residenziali, sempre nell’ottica di stimolare la concessione di mutui alle famiglie per l’acquisto di un’abitazione. Potenzialmente, in questo modo si riuscirebbero ad acquistare 8.000 case o ristrutturare 20.000 immobili.
Il presidente ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Paolo Buzzetti ha espresso apprezzamento per la convenzione, precisando però che si tratta di uno strumento insufficiente a risollevare il settore. Per questo ha chiesto al Governo di rivedere la tassazione sulla casa, sostenere il mercato degli affitti e promuovere un piano di housing sociale con i Comuni.