Moria di elefanti in Botswana: emerge una tossina
Moria di elefanti in Botswana, emergono le prime indicazioni dalle analisi di laboratorio: la responsabile potrebbe essere una tossina di origine naturale.
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Moria di elefanti in Botswana, iniziano a emergere indicazioni più chiare sulla causa dei decessi. I primi risultati delle analisi condotte sulle carcasse indicano la possibile azione di una tossina di origine naturale, che potrebbe aver colpito i pachidermi a livello neurologico. È quanto rivelano le autorità locali, in un aggiornamento diramato alla stampa lo scorso venerdì.
Il drammatico fenomeno è ormai ben noto. Nelle scorse settimane, quasi 400 elefanti hanno improvvisamente perso la vita nei pressi del delta dell’Okavango, dove un gran numero di pachidermi si reca durante le migrazioni data l’elevata presenza di acqua. Le prime indagini hanno portato a escludere l’azione dei bracconieri, poiché le carcasse non risultavano private delle zanne, così come anche avvelenamenti da parte di malintenzionati.
Esclusa anche la possibile azione dell’antrace, i ricercatori si sono trovati con solo due plausibili spiegazioni: l’apparizione di un nuovo virus o, ancora, qualche neurotossina di origine naturale. Quest’ultima ipotesi è apparsa negli ultimi giorni sempre più fondata, anche data la testimonianza di alcuni agricoltori locali. Vari elefanti sono stati infatti notati presi da comportamenti anomali, come ruotare su loro stessi o camminare in circolo, segno di una possibile compromissione a livello neurologico. Ancora, alcuni esemplari sono deceduti cadendo di muso al suolo, altro elemento che indica problematiche al cervello.
Elefanti e tossine naturali
Le analisi sono tutt’ora in corso, ma il locale dipartimento per la gestione dei parchi naturali ha trovato le prime conferme in merito a una tossina naturale. Così ha spiegato il responsabile Cyril Taolo all’AFP:
Sulla base si alcuni risultati preliminari che abbiamo di recente ricevuto, siamo alla ricerca di una tossina naturale come potenziale causa dei decessi.
Sembra infatti che alcuni batteri possano proliferare nelle acque del delta dell’Okavango, producendo delle tossine altamente pericolose per gli elefanti. Tali tossine non colpirebbero altri animali – ciò spiegherebbe l’assenza di morti fra altre specie – e risultato letali per i pachidermi indipendentemente dall’età o dal genere.
In ogni caso, si attendono ancora i risultati dei test di laboratorio ordinati in Sudafrica, Canada, Zimbabwe e Stati Uniti, per escludere definitivamente l’apparizione di un nuovo e letale virus.
Fonte: Science Alert