Mobilità Roma: carente su traffico e trasporti pubblici
Roma bocciata su traffico e trasporti pubblici secondo quanto riportato nel rapporto Censis "Roma verso il Giubileo".
Fonte immagine: Ariel view of The Colosseum in Rome - Italy | Shutterstock
Roma bocciata su traffico e trasporti pubblici secondo il rapporto Censis “Roma verso il Giubileo”. La Capitale mostrerebbe, secondo i dati raccolti, importanti lacune per quanto riguarda la mobilità urbana, che ne risulterebbe dipinta come un vero e proprio “punto debole”.
Il Censis ha voluto analizzare la situazione romana, per quanto riguarda traffico e trasporti pubblici, in vista dell’inizio dell’Anno Santo straordinario proclamato dal Papa per il prossimo ottobre. Un evento lungo 12 mesi che potrebbe rivelarsi difficile da sostenere, sia per i romani che per i turisti e pellegrini che si recheranno a Roma in quel periodo.
Principale accusato è il servizio di trasporto pubblico, l’unico tra quelli delle varie capitali d’Europa a non gestire la maggioranza degli spostamenti durante l’ora di punta. A Roma i mezzi Atac, Metro e TPL gestirebbero appena il 28% degli spostamenti, effettuati perlopiù con l’utilizzo dell’auto privata: circa 2,5 milioni i veicoli in circolazione nella Capitale (oltre 8 veicoli ogni 10 abitanti).
Proprio le carenze nel servizio di trasporto pubblico risultano essere motivo per il quale, secondo il 58% degli intervistati, Roma non è ancora in grado di essere definita una città “moderna”. Un problema ritenuto più importante rispetto all’attività lavorativa/economica (45%) e all’offerta culturale e museale (21%). Insufficiente l’offerta delle linee metropolitane, appena 53km, non in grado di competere con alcuna altra capitale europea né con città dai confini ridotti come Monaco di Baviera o con altre metropoli italiane come Milano.
Controverso è invece il quadro offerto dal servizio di superficie, con una rete bus tra le più estese d’Europa (oltre 3.500 km, 7.000 fermate e più di 2.000 bus impiegati) eppure con risultati tutt’altro che soddisfacenti. Un effetto causato anche dalla scarsità di corsie preferenziali, che costringono i mezzi pubblici a lunghe code nel traffico. Come ha indicato il Censis:
Si tratta di un’offerta (attualmente in corso di razionalizzazione, con tagli delle linee e cambiamenti dei tragitti) ancora poco gerarchizzata, con l’effetto paradossale di avere mezzi sovraffollati su alcune linee e in alcuni orari, e quasi un terzo caratterizzato da insufficienti livelli di utilizzo da parte dell’utenza.
Fenomeno in crescita, anche se ancora circoscritto quello delle bici a Roma. Seppur apprezzabile in termini assoluti, 258 km di estensione rendono la Capitale la città italiana quella con più chilometri di piste ciclabili, la disponibilità in rapporto al numero di abitanti risulta molto indietro: appena 1 km ogni 11.000 abitanti contro i dati relativi a Bologna (1 km/3.000 ab.), Firenze (1 km/6.500), Torino (1 km/8.100) e Milano (1 km/10.000).
Sta conoscendo nell’ultimo periodo un vero e proprio boom l’utilizzo di servizi di car sharing come quelli offerti da car2go ed Enjoy, per un totale di abbonati superiore a 100.000.