Mixomatosi nel coniglio: sintomi e cura
Fra le malattie virali e contagiose del coniglio abbiamo anche la mixomatosi. Trasmessa anche da mosche e zanzare, si tratta di una patologia che causa la formazione di noduli tipicamente su muso e genitali. Fortemente invalidante e spesso mortale, i conigli che sopravvivono ottengono un'immunità di breve durata. Fortunatamente esiste anche un vaccino per prevenire la mixomatosi, spesso fatto insieme a quello per la malattia emorragica virale dei conigli.
Conosci la mixomatosi dei conigli? Si tratta di una malattia virale contagiosa che ha un’elevata mortalità e che può colpire anche i nostri conigli domestici. Prima di vedere cause, modalità di contagio, sintomi, come disinfettare l’ambiente, terapia e vaccino di questa patologia, è bene sottolineare che non ha nulla a che fare con la degenerazione mixomatosa della valvola mitrale.
La mixomatosi del coniglio è una malattia virale, mentre la degenerazione mixomatosa della valvola mitrale è un fenomeno degenerativo nel quale il collagene fibroso delle valvole cardiache si assottiglia con accumulo di materiale mucoide o mixomatoso.
Mixomatosi: cause e caratteristiche del virus
La mixomatosi nel coniglio è provocato dal virus Myxoma, facente parte della famiglia Poxviridae, genere Leporipoxvirus. Si tratta di un virus a DNA a doppia elica che ha la particolarità di presentarsi con ceppi di virulenza variabile, il che spiega il perché alcuni conigli contraggano forme più lievi di altri.
Questo virus infetta solamente i lagomorfi, mentre le lepri sono molto più resistenti.
Mixomatosi coniglio: come disinfettare l’ambiente?
Il virus della mixomatosi è molto resistente nell’ambiente. Anche il calore lo inattiva con difficoltà, ma fortunatamente è sensibile ai disinfettanti comuni.
Il consiglio è quello di pulire e disinfettare un ambiente dove è transitato un coniglio con mixomatosi usando dell’ipoclorito di sodio al 10%, la candeggina in pratica.
Modalità di trasmissione e incubazione
La modalità di trasmissione della mixomatosi prevede sia un contagio per via diretta che per via indiretta. Il virus si trasmette tramite secreti o escreti, quindi per contatto diretto con animali malati o portatori.
Tuttavia, una via di contagio molto diffusa, è quella indiretta, sia tramite oggetti contaminati che tramite insetti che fungono da vettori come mosche, moscerini, zanzare, ma anche pulci, pidocchi, acari, Cheyletiella e zecche. In questo caso si parla di vettori passivi che si limitano a trasportare il virus da un animale all’altro, ma senza avere alcun ruolo nella patogenesi.
Anzi: negli insetti il virus può sopravvivere per mesi e mesi. L’incubazione della malattia è di 5-15 giorni. I noduli primari si sviluppano in 2-3 giorni. Nel giro di 8-10 giorni, poi, si hanno complicanze batteriche secondarie con polmoniti a causa del fatto che il virus blocca il sistema immunitario.
La malattia ha un alto tasso di mortalità. Qualche coniglio ogni tanto riesce a sopravvivere, ma oltre al fatto che rimane portatore ed eliminatore del virus per quasi un mese, ecco che l’immunità che guadagna non sempre è di lunga durata.
Sintomi della mixomatosi nel coniglio
Esistono due forme della malattia.
Forma classica o nodulare
La forma classica di mixomatosi è quella che vediamo più spesso nei nostri conigli da compagnia. La malattia può colpire sia i conigli nani che i conigli di taglia più grande. È bene mettersi in testa che la patologia è facilmente trasmissibile anche ai conigli che non escono mai di casa visto che il virus viene trasportato anche da insetti vettori.
I sintomi della forma nodulare sono:
- forte abbattimento
- febbre alta
- blefarocongiuntivite
- scolo oculare mucopurulento
- formazione di tumefazioni e noduli cutanei su testa, palpebre, naso, orecchie, arti e genitali
I noduli che si formano sulle palpebre sono così spessi che il coniglio non riesce ad aprire gli occhi. Inoltre al di sotto di essi si forma del materiale purulento che impedisce al coniglio di vedere. La morte sopraggiunge di solito in 1-2 settimane, più che altro a causa delle infezioni batteriche secondarie. Il tasso di mortalità è alto, la prognosi non è mai buona. A seconda del ceppo virale, infatti, la mortalità arriva al 50-100%.
I ceppi più blandi, invece, possono avere un decorso più lungo e un tasso di mortalità minore. La malattia può durare settimane. Sai di essere arrivato sulla via della guarigione quando i noduli diventano crostosi, cominciano a staccarsi e lasciano delle cicatrici prive di peli.
Esistono però anche forme iper acute nei conigli giovani con mortalità nel giro di due giorni, con la febbre come unico sintomo.
Forma respiratoria
La forma respiratoria della mixomatosi è quella che più comunemente si vede negli allevamenti. Come sintomi si hanno:
- congiuntivite
- scolo nasale
- dispnea
- lievi lesioni cutanee
- edema della zona genitale
Diagnosi
La diagnosi solitamente avviene a seguito di anamnesi e visita clinica: il tipo di lesione è abbastanza patognomonico. Tuttavia è anche possibile eseguire esami del sangue per effettuare test ELISA.
Come si cura la mixomatosi del coniglio?
Purtroppo ti devo dare una brutta notizia: non esiste nessuna terapia per la mixomatosi nel coniglio. Essendo una malattia virale, non esiste alcuna cura efficace. Qui, però, bisogna fare un distinguo. Noi ci riferiamo ai conigli da compagnia, ma la situazione potrebbe essere diversa per i conigli d’allevamento.
Fermo restando che la mixomatosi è una malattia per cui il Regolamento di Polizia Veterinario prevedeva l’abbattimento degli animali malati o sospetti di infezione, con obbligo di denuncia, tecnicamente quello storico del 1954 ha finito di essere efficace il 27 settembre 2022, da allora dovrebbe essere entrato in vigore il nuovo Regolamento, quello che va sotto il nome di Animal Health Law.
Ecco che per i conigli da compagnia di solito si prova a curarli mettendo in atto una terapia sintomatica.
Questa prevede una terapia di sostegno con alimentazione forzata, fluidoterapia se l’animale è disidratato, copertura antibiotica per prevenire le sovrinfezioni batteriche secondarie, vitamine e integratori che stimolino le difese immunitarie.
Il vaccino contro la mixomatosi
Anche qui prevenire è meglio che curare. Fortunatamente esiste un vaccino da fare per prevenire sia la mixomatosi che la malattia emorragica del coniglio. Chiedi al tuo veterinario quale protocollo vaccinale utilizzare.
Per quanto riguarda il prezzo del vaccino per la mixomatosi, dipende da quale viene fatto. Quelli di ultima generazione apparentemente potrebbero costare di più, ma in realtà proteggono per due malattie, sia per mixomatosi che per la malattia emorragica virale, inclusi i ceppi più recenti dei virus e richiedono un singolo richiamo annuale.
Va da sé che i vaccini che si usano per i conigli da compagnia non sono gli stessi che si usano per i conigli d’allevamento, anche per motivi di costo.
La mixomatosi è contagiosa per l’uomo?
No, fortunatamente la mixomatosi non è contagiosa per l’uomo. Non è una zoonosi e il virus può contagiare solo altri conigli. Non è pericolosa per cani, gatti, porcellini d’India, criceti o furetti.
Fonti