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Metalli pesanti: quali sono e perché sono tossici

La paura dei metalli pesanti cresce insieme al timore di un avvelenamento a causa dell'inquinamento ambientale: ma vediamo cosa sono e quali effetti hanno.

Metalli pesanti: quali sono e perché sono tossici

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Da qualche tempo si parla di metalli pesanti e degli effetti che questi avrebbero sulla salute umana, della loro tossicità e degli alimenti che li contengono. Ma il discorso è controverso e va fatto con senno. Non solo, anche con completezza, per capire di cosa si parla senza allarmismi.

Il trend delle terapie chelanti fai da te, per disintossicare il corpo dai metalli pesanti, è in forte ascesa, ma naturalmente ci sono rischi per chi le affronta senza essere cosciente di cosa facciano. Ci sono rimedi per stoccare questi elementi dai tessuti, però non si può affrontare un percorso simile alla leggera e senza il supporto di uno specialista.

In passato ci fu la moda di eliminare le otturazioni in amalgama d’argento, un materiale metallico a base di mercurio che i dentisti usavano praticamente sempre. Ma se le capsule dentarie restavano stabili in loco, una volta tolte, magari in modo frettoloso, potevano rilasciare più mercurio di quanto non facessero prima.

Di fatto, per eliminare il problema, in realtà si metteva a rischio la salute, favorendo addirittura l’assorbimento di questo metallo, in maniera più veloce. Lo stesso discorso si può fare per diete che depurano, con il supporto di integratori appositi. Le variazioni di alimentazione e stile di vita non vanno fatte in modo superficiale, ma sensato e ragionevole.

Perché i metalli pesanti si chiamano così?

Metalli pesanti tossici
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In questo articolo parleremo di metalli pesanti e cercheremo di sciogliere dubbi e incertezze in merito, dando qualche spunto di riflessione. La prima cosa da fare è partire dalla loro definizione. In verità, non è semplice come può sembrare, in quanto ci sono due scuole di pensiero.

Da una parte si definiscono metalli pesanti quegli elementi ad alta densità, precisamente superiore a 4,5 grammi per centimetro cubo. Ma dall’altra si è portati ad estendere la nomenclatura anche a quei metalloidi che si sono dimostrati tossici nei confronti degli esseri viventi. Il che ha voluto dire anche escludere dalla lista metalli densi ma non tossici.

Vi facciamo un esempio semplice. Il piombo e il già citato mercurio sono universalmente riconosciuti come metalli pesanti, in quanto sia densi sia tossici. Ma l’oro, se pur denso, non è tossico, al contrario dell’arsenico, che è un metalloide e non un metallo, denso e tossico, o ancora dell’alluminio, che non è denso ma è tossico.

Di fatto ci riferiremo ai metalli pesanti come ad un insieme di metalli di base, metalloidi, lantanidi e attinidi con densità superiore ai 4,5 grammi per centimetro cubo. Ma escluderemo dalla lista quelli a bassa tossicità. Di contro, parleremo anche di elementi a bassa densità ma tossici, se anche non corrispondenti alla definizione canonica.

Quali sono i principali metalli pesanti

La risposta, come detto, non è semplice, ma riducendo la lista diventa più facile fare un elenco dove includere i 5 principali metalli pesanti. Ossia quelli considerati densi, ma anche tossici. In più, qualche accenno a malattie e disturbi tipici da intossicazione.

  1. Mercurio – Il mercurio (Hg) si trova nell’aria, nell’acqua e nel suolo ed esiste in tre forme: mercurio elementare o metallico (Hg 0), mercurio inorganico (Hg +, Hg 2+) e mercurio organico (comunemente mercurio metilico o etilico). Il mercurio elementare è liquido a temperatura ambiente e può evaporare facilmente. I vapori di mercurio sono più pericolosi della forma liquida e l’inalazione di grandi quantità di vapore di Hg può essere fatale. I composti organici del mercurio come il metilmercurio (Me-Hg) o l’etilmercurio (Et-Hg) sono più tossici dei composti inorganici.
  2. Piombo – Il piombo (Pb) è un inquinante ambientale dannoso che ha effetti tossici elevati per molti organi del corpo. Il Pb può essere assorbito dalla pelle, ma soprattutto dai sistemi respiratorio e digerente. L’esposizione al Pb può indurre disturbi neurologici, respiratori, urinari e cardiovascolari dovuti a meccanismi di immunomodulazione, ossidativi e infiammatori.
  3. Cromo – Il cromo (Cr) si trova nella crosta terrestre e nell’acqua di mare ed è un metallo pesante presente nei processi industriali. Sulla base del rapporto dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), il cromo esavalente è stato classificato come cancerogeno. La principale via di esposizione avviene attraverso l’ingestione di cibo e acqua contenente cromo o il contatto cutaneo con prodotti contenenti cromo. Inoltre, le industrie metallurgiche, refrattarie e chimiche rilasciano una grande quantità di Cr nel suolo, nelle acque sotterranee e nell’aria, causando problemi di salute nell’uomo, negli animali e nella vita marina.
  4. Cadmio – Il cadmio (Cd), sebbene raro, si trova naturalmente nel suolo e minerali come solfuro, solfato, carbonato, cloruro e sali di idrossido, nonché nell’acqua. Livelli elevati di Cd nell’acqua, nell’aria e nel suolo possono verificarsi a seguito di attività industriali. L’esposizione al Cd può verificarsi anche attraverso alimenti contaminati o il fumo, che è in grado di aumentare le concentrazioni di Cd nel sangue e nelle urine. Il Cd è classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come cancerogeno per l’uomo. L’esposizione professionale al Cd può verificarsi nella produzione di leghe, batterie e vetro e nelle industrie galvaniche. Lo scoppio della malattia Itai-itai in Giappone è stato dovuto alla massiccia contaminazione da Cd di cibo, soprattutto riso e frutti di mare e acqua. I pazienti soffrivano di malattie ossee dolorose degenerative, insufficienza renale e malattie gastrointestinali e polmonari.
  5. Arsenico – L’arsenico (As) è spesso definito il re dei veleni e come metallo pesante è uno dei principali fattori di rischio per la salute pubblica. Le fonti di esposizione di As sono professionali o attraverso il cibo e l’acqua contaminati. Ha una lunga storia di utilizzo, sia come sostanza metalloide che come medicinale e l’assorbimento primario avviene nell’intestino tenue. Altre vie di esposizione sono il contatto con la pelle e l’inalazione. Come altri metalli pesanti, As può inattivare e bloccare il ciclo di Krebs e inibire i normali processi metabolici, con conseguente danno cellulare. Inoltre, il danno dell’endotelio capillare da parte di As aumenta la permeabilità vascolare, portando a vasodilatazione e collasso circolatorio.

Metalli pesanti negli alimenti e dove si trovano

Metalli pesanti tossici
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Lo abbiamo visto, una delle contaminazioni da metalli pesanti riguarda gli alimenti, che spesso ne sono fonte. Un metallo che è difficile da evitare è il mercurio, che è presente soprattutto nel pesce. I cibi da evitare sono pesci di grossa taglia, come spada e tonno, mentre sono considerati più sicuri acciughe, sardine, branzini.

Il piombo si accumula a livello osseo, questo significa che i brodi e le zuppe a base di ossa di animali che potrebbero aver subito esposizione al metallo pesante sono deleteri. Ma attenzione a cereali, ortaggi, carni e latticini, perché coltivazioni e pascoli non sono al sicuro da eventuali contaminazioni di acqua e foraggi.

Lo stesso vale per il collegamento tra arsenico inorganico e riso, un cereale che è in grado di assorbire e trattenere questo minerale. Un terreno carico di pesticidi o irrigato con acqua contenente questo metallo, può rendere un alimento tanto usato in cucina meno sicuro di quanto non si pensi.

Un discorso a parte va fatto per il cromo, da dividere in trivalente, sicuro per la salute ed esavalente, quello effettivamente considerato tossico per il fisico. In questo caso è l’acqua contaminata il vero problema, alterata molto probabilmente da scarichi industriali vicini, che possono comprometterne la salubrità e la sicurezza.

Il cadmio è invece presente in cereali, ortaggi, legumi, semi e radici, ma naturalmente in questo come negli altri casi, scegliere alimenti biologici riduce il rischio di contaminazioni. Da sapere però, questo metallo è presente nel fumo di sigaretta, sia a base di nicotina sia elettronica.

Se si vuole evitare di assumere cadmio, è importante evitare o quantomeno ridurre le sigarette per la propria salute generale.

Cosa provocano i metalli pesanti

In linea generale, un avvelenamento da metalli pesanti non è comune, specie se consumiamo cibi biologici e non viviamo accanto a fabbriche che possono contaminare acqua, aria e suolo. Ma senza arrivare ad intossicazioni gravi, questi elementi sono comunque forieri di disturbi, con sintomi generali e altri più specifici.

Di tali sintomi non ce ne sono di strettamente legati ad avvelenamento, motivo per cui spesso vengono tradotti come disturbi generici dovuti a cause differenti. In base alla gravità dell’intossicazione, si va da alterazioni passeggere e disagi lievi, fino a malattie più gravi.

Ma quindi come capire se si è intossicati dai metalli pesanti? Di seguito la sintomatologia generale e quella più specifica per ogni metallo.

  • Diarrea
  • Nausea e vomito
  • Crampi addominali
  • Debolezza
  • Brividi
  • Dispnea
  • Formicolio agli arti

Sintomi da avvelenamento da mercurio

  • Mancanza di coordinamento
  • Debolezza muscolare
  • Difficoltà uditive e di linguaggio
  • Danni ai nervi
  • Vista offuscata
  • Difficoltà a deambulare

Sintomi da avvelenamento da piombo

  • Stipsi
  • Comportamento aggressivo
  • Problemi di sonno
  • Irritabilità
  • Alta pressione sanguigna
  • Perdita di appetito
  • Anemia
  • Mal di testa
  • Fatica
  • Perdita di memoria
  • Anomalie dello sviluppo nei bambini

Avvelenamento da arsenico, i sintomi

  • Nausea, vomito e diarrea
  • Pelle arrossata o gonfia
  • Macchie sulla pelle, come verruche o lesioni
  • Ritmo cardiaco insolito
  • Crampi muscolari

Sintomi di avvelenamento da cadmio

  • Febbre
  • Problemi respiratori
  • Dolore muscolare
  • Disturbi renali

Avvelenamento da metalli pesanti, test e terapia chelante

Metalli pesanti tossici
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In caso di sospetto avvelenamento, il medico può suggerire un test di tossicità da metalli pesanti per cercare di individuarli. Per farlo, si prende un piccolo campione di sangue e lo si testa per verificarne la presenza.

Se ci sono sintomi di avvelenamento da metalli pesanti nel corpo, ma il test ematico non evidenzia nulla di anomalo, è possibile che siano prescritti altri esami. In genere questi sono rappresentati da test di funzionalità renale e test di funzionalità epatica, analisi delle urine, analisi dei capelli e analisi delle unghie.

Per i casi lievi di avvelenamento da metalli pesanti, la semplice eliminazione dell’esposizione ai metalli pesanti può essere sufficiente per trattare la condizione. A seconda della causa sottostante, ciò potrebbe significare cambiare dieta o allontanarsi dalla fonte di contaminazione.

Per i casi più gravi, il trattamento standard è la terapia chelante. Ciò comporta la somministrazione di farmaci, tramite una pillola o un’iniezione, che si legano ai metalli pesanti nel corpo.

Ci sono anche terapie chelanti naturali, di solito a base di zeolite ed estratto di coriandolo, ma deve essere un naturopata o comunque un professionista a suggerirle. Si corre infatti il rischio di peggiorare il proprio stato di salute invece che migliorarlo, se si agisce in modo inesperto.

Nichel e alluminio

Il nichel e l’alluminio sono due altri metalli con cui entriamo spesso in contatto ogni giorno e più volte al giorno. Il primo è presente in gioielli, alimenti, cosmetici, monete, il secondo è uno dei materiali più adoperati nell’industria alimentare per i confezionamenti. Ma anche se non sono nella lista dei 5 spietati metalli pesanti descritti sopra, anche essi possono creare problemi.

Le allergie da nichel sono tra le più comuni ai giorni nostri, con soggetti che possono sperimentare rash cutanei e disturbi gastrici di varia pesantezza. Di suo, l’alluminio è invece considerato un metallo tossico per il sistema nervoso, con sintomi da intossicazione che vanno da nervosismo e insonnia, fino ad insorgenza di malattie neurodegenerative come SLA e Alzheimer.

L’uso di pentole e contenitori privi di alluminio, o quantomeno l’utilizzo sicuro evitando il contatto con sostanze acide, può limitare molto la contaminazione dei cibi da parte del metallo. Una dieta senza nichel è invece l’alleata numero uno della nostra salute per evitare sovraccarichi di questo minerale.

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