Menta acquatica: proprietà e coltivazione
Se abbiamo un giardino con stagni e laghetti, la menta acquatica è un tipo di pianta da coltivare in loco. Le sue proprietà benefiche per la salute la rendono nota nella medicina olistica, ma è anche un rimedio contro i topi. Ha anche resistente alle malattie ed ai parassiti, un dato che la rende un arbusto a bassa manutenzione, a patto di rispettare alcuni suoi bisogni primari.
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La menta acquatica è una varietà di pianta che cresce in terreni paludosi e vicino ai corsi d’acqua, ha bei fiori tondi ed è famosa per le sue proprietà benefiche. In medicina olistica è nota da secoli per varie applicazioni salutistiche. Da quelle per tonificare i muscoli doloranti, a quelle antisettiche, fino a quelle rinfrescanti per il cavo orale.
Se la comune menta si caratterizza per foglie lucide, venate ma lisce al tatto, di un colore verde uniforme, la varietà acquatica vanta una leggera peluria sul fogliame, con sfumature viola. Ma ha anche l’attitudine a diventare infestante, motivo per cui si preferisce coltivarla in vasi o in ambienti circoscritti per evitare che sia invasiva.
A livello di malattie e parassiti, la mentha aquatica è piuttosto resistente, ma se irrigata dall’alto può manifestare problemi fungini. La ruggine è uno di questi, ma può essere evitata con annaffiature che interessano solo la base. In linea generale è una pianta a bassa manutenzione, a cui vanno però dedicate cure specifiche.
Un esempio è l’esposizione, che dovrebbe essere in pieno sole o al massimo ombra parziale, come tutte le tipologie di menta, che apprezzano la luce. Da non dimenticare anche che la pianta è una varietà perenne che va in riposo vegetativo con il freddo, ma torna a rinascere in primavera con il ritorno delle temperature miti.
Menta acquatica: proprietà
La menta acquatica è forse tra le mente più interessanti per le sue proprietà benefiche per la salute umana, in quanto da secoli riconosciuta come rimedio naturale per diversi malanni. Ha proprietà antisettiche, espettoranti, balsamiche, antipiretiche, astringenti, carminative e sedative.
Ma è nota anche per il suo potere digestivo, grazie alle tisane a base delle sue foglie, che favoriscono un senso di leggerezza a livello di stomaco. Il suo olio essenziale, se diluito in acqua e gargarizzato, è anche considerato un rimedio valido contro il mal di gola e l’alito cattivo.
Si dice anche che la menta acquatica sia ottima contro le ulcere del cavo orale, ma prima di adoperarla per questi trattamenti, è sempre preferibile chiedere il parere medico. In linea di massima, per sfruttare le proprietà delle foglie, le si raccoglie quando la pianta è appena in fiore e le si lascia essiccare in attesa di utilizzarle.
Va però detto che la menta acquatica, se anche non ritenuta velenosa per uso umano, vanta invece un livello di tossicità critico per cani e gatti, che dovrebbero essere tenuti a distanza dalle foglie. Ad ogni modo, anche per noi umani, è importante non eccedere con gli oli essenziali estratti dalla pianta, che potrebbero causare disturbi.
Come si coltiva la menta acquatica
La menta acquatica non è difficile da coltivare, anzi, la si può vedere crescere in modo semplice in giardino senza troppe accortezze. Ma a patto che la si interri in un suolo che resta abbastanza umido, come quello vicino a laghetti e stagni, o la si tenga in acque poco profonde. Non più di 7 cm in totale.
Il sole, come per tutte le varietà di menta, è importante, motivo per cui la si dovrebbe alloggiare in zone luminose o al massimo in ombra parziale. Lo accennavamo, non risente di attacchi di parassiti ed è resistente alle malattie, però si può ammalare di ruggine e oidio.
Si può potare la pianta in modo leggero per raccogliere le foglie per tisane o dolci fatti in casa, ma anche per stimolare una crescita più florida. Il momento ideale è quando sono appena spuntati i fiori, ma è importante non depauperarla troppo, evitando di tagliare via troppe fronde.
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