Mattoni refrattari: cosa sono e vantaggi
I mattoni refrattari sono utili per mantenere e resistere al calore: ecco le caratteristiche principali, gli usi in casa e in giardino nonché i prezzi.
Fonte immagine: Nagy-Bagoly Arpad via Shutterstock
Rappresentano oggi una delle soluzioni più impiegate nel campo dell’edilizia, sia per le loro proprietà fisiche che per i costi abbastanza contenuti. I mattoni refrattari, ovvero capaci di resistere e mantenere il calore, sono oggi la scelta di punta per forni, caminetti e altri angoli della casa o del giardino deputati al riscaldamento o alla cottura. Ma quali sono le loro proprietà e, ancora, quali i vantaggi e i costi?
Prima di cominciare, è bene sottolineare come le caratteristiche e l’impiego dei mattoni refrattari rispondano a precise normative. Di conseguenza, l’uso dovrà avvenire su consiglio o con l’intervento diretto di personale specializzato, chiedendo sempre un parere all’architetto o alla società di costruzioni di propria fiducia. Le informazioni di seguito riportate, perciò, hanno uno scopo unicamente illustrativo.
Mattoni refrattari: cosa sono?
Per mattoni refrattari si intende una tipologia di strumento per l’edilizia capace di resistere e mantenere il calore, ovvero pensati per non alterare le loro proprietà fisiche e meccaniche alle alte temperature. Per ottenere simili peculiarità, i mattoni vengono realizzati tramite la miscelazione di diversi minerali, la cui composizione è definita da specifiche normative.
In genere, hanno dimensioni a modulo fisso e devono resistere all’esposizione a temperature davvero importanti: la normativa statunitense, ad esempio, impone un limite minimo di 538 gradi centigradi. Per la loro creazione, si ricorre solitamente all’argilla refrattaria, con percentuali variabili di ossido di alluminio e ossido di silicio, a cui possono essere aggiunti altri metalli. Le costruzioni create a partire da questi mattoni devono poi avvalersi di malta refrattaria anziché classica, affinché il calore non porti a un cedimento strutturale, mentre le fasi di edificazione impongono che i mattoni stessi siano bagnati e resi umidi per un certo periodo, per evitare che la loro natura argillosa sottragga acqua proprio alla malta.
Sono moltissime le tipologie di mattoni refrattari disponibili in commercio, a seconda delle esigenze del singolo. I più comuni sono quelli a base di argilla refrattaria, dalle buone capacità termiche ma meno resistenti ai danni provocati dalle componenti chimiche rilasciate dalla combustione. Quelli a base di cromite, invece, offrono sia elevatissima resistenza alle temperature che agli agenti chimici e agli urti, quindi spesso sono scelti per forni e altre camere di combustione. Esistono quindi in magnesite, noti per la loro resistenza meccanica, ma anche in bauxite o silice. È doveroso specificare come le caratteristiche elencate siano del tutto generiche e, soprattutto, come la scelta tra le varie tipologie spetti unicamente a personale qualificato.
Mattoni refrattari: usi e vantaggi
Così come già accennato, il grande vantaggio dovuto all’impiego di mattoni refrattari deriva dalle loro capacità termiche e meccaniche. Potendo resistere a temperature molto elevate, possono essere facilmente impiegati per la costruzione di tutti quegli angoli della casa, o del giardino, dedite alla cottura oppure alla combustione.
In ambito domestico, sono di solito scelti per rivestire i bracieri dei camini, per le rifiniture dei caminetti, per l’edificazione e il rafforzamento delle canne fumarie, per la creazione di forni a legna, nonché per i barbecue fissi da giardino. Vengono però impiegati anche in campo industriale, ad esempio nella costruzione degli altiforni, di canne fumarie e ciminiere, camere di combustione e molto altro ancora.
Sul mercato sono presenti le più svariate tipologie di mattoni refrattari e, oltre alla forma e alla composizione secondo le normative, sono generalmente offerti nella più ampia varietà di colori, per assecondare non solo le necessità pratiche dell’acquirente, ma anche per inserirsi perfettamente nello stile estetico della propria abitazione. L’acquisto è solitamente al metro quadro e i costi sono decisamente contenuti, considerata la presenza e la distribuzione ubiquitaria di questi prodotti. A seconda delle qualità intrinseche, tuttavia, la media per singolo pezzo varia dagli 0.50 ai 3 euro.