Massaggio thailandese: benefici e come si svolge
Il massaggio thailandese è un trattamento di medicina olistica complementare utile in molte circostanze. Ma capiamo meglio come si svolge e i suoi costi.
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Si sente parlare spesso di massaggio thailandese, un trattamento che ha origini antiche, ma che è diventato molto gettonato in tutto il mondo contemporaneo. Il nome completo è massaggio yoga thailandese, in quanto le posizioni adoperate ricordano quelle della pratica olistica che tutti conosciamo. Ma nel primo caso è l’operatore a muovere il corpo in modo preciso e sapiente.
Al paziente semmai può essere chiesto di seguire la guida del terapeuta per alcuni esercizi di allungamento delle gambe o della zona lombare. Ma in linea generale, il massaggio thai è rilassante e chi lo riceve deve principalmente avere cura di lasciarsi andare e permettere così al tecnico di praticare i giusti movimenti per rimetterci in sesto.
Da sapere, il massaggio thailandese rientra sì nella lista delle pratiche olistiche complementari, al pari di altri massaggi. Ma a differenza di questi, come il classico svedese, che ha come scopo quello di manipolare le varie aree del corpo con le mani, nel thai l’operatore professionista usa anche ginocchia, gomiti e piedi, in modo da generare diversi tipi di pressione.
Ma ancora, nel massaggio thai non sono adoperati oli o creme e il paziente è del tutto vestito, se anche si consiglia di indossare abiti comodi e in tessuto leggero. Il trattamento, poi, non si effettua sul tradizionale lettino per massaggi, che non consentirebbe al terapeuta certe operazioni, ma su un tappetino in stile futon a terra. Di seguito le informazioni da conoscere su questa pratica.
Massaggio thailandese: come si svolge
Il massaggio thailandese tradizionale, come detto, si svolge a terra e ha una durata che oscilla dall’ora ai 90 minuti. L’operatore olistico userà non solo le mani, ma anche piedi, ginocchia e gomiti sul paziente, in quanto ogni posizione necessita di livelli di pressione differenti. I pazienti di solito iniziano sdraiandosi supini, mentre il terapista inizia a massaggiare gli arti inferiori.
Si parte dai piedi, con movimenti che ricordano la riflessologia plantare, dopo di che si passa a praticare pressione con le mani sul ricevente sul resto della gamba. I movimenti successivi sono molto simili ad una sorta di stretching, in quanto l’operatore porterà in tensione le gambe del paziente usando anche i suoi piedi per stirare arti e muscolatura.
In seguito il terapeuta passa alla zona addominale, dello sterno e delle braccia, con massaggi che trattano anche le dita delle mani. Le pressioni dell’operatore vanno a concentrarsi anche sui punti del sistema linfatico delle braccia. In un secondo momento si passa a spalle, collo e testa.
Dopo il terapeuta farà spostare il paziente sul fianco, per continuare il trattamento dalle vie laterali e in ultimo chiederà di posizionarsi faccia in giù per terminare il massaggio. In questo caso la pressione esercitata potrà essere fatta con le mani, passando al massaggio thailandese con i piedi, che prevede che il professionista addirittura cammini sul corpo del ricevente.
In realtà, questa pratica è spesso bypassata e si preferisce invece concludere il trattamento con una sorta di stretching della schiena in cui l’operatore tende il corpo del paziente con il proprio. Ma naturalmente ogni centro olistico pratica il massaggio thai nel modo che preferisce.
Differenza tra massaggio thailandese e shiatsu
Ma passiamo ad una domanda che in molti si pongono, ossia se e quali differenze ci siano tra massaggio thailandese e shiatsu. Il primo ha origini indiane, da quanto dicono i pochi documenti rimasti in circolazione, per merito di un medico, Shivago Komarpaj, anche detto “Padre dottore”, un appellativo col quale divenne famoso in tutta l’Asia 2500 anni fa.
Il secondo è invece di origine giapponese e con il massaggio thailandese ha in comune l’uso da parte dell’operatore olistico di ginocchia e gomiti durante il trattamento. Ma a differenza del primo, che tratta ogni area del corpo con pressione di tipo differente, lo shiatsu invece si concentra sui punti della mappa digitopressoria, facendo rifluire l’energia dai meridiani.
Massaggio thailandese benefici
Ci sono una serie di effetti benefici del massaggio thai sul nostro organismo, a partire dal senso di rilassamento e la scomparsa dei piccoli dolori locali. In genere chi soffre di stress e ansia, trova nel trattamento un valido aiuto per i propri disturbi. Ma vediamo nel dettaglio a cosa serve.
- Migliora il movimento – Il massaggio thailandese è un trattamento che migliora il movimento e il senso di stabilità, tanto che molti sportivi si rivolgono ad operatori del settore. Ma non solo, visto che anche chi ha problemi di postura riesce a trarre giovamento da questa pratica.
- Aiuta con il mal di schiena – Con il massaggio thai anche chi ha problemi alla schiena può trovare sollievo, grazie al mix di pressione e stretching passivo. In questo modo, anche la fascia lombare e le spalle riescono a sbloccarsi. Tuttavia, chiedi sempre il parere al tuo medico prima di effettuarlo.
- Stimola la circolazione – I movimenti del massaggio thailandese aiutano sia la circolazione sia il lavoro del sistema linfatico. Ci sono alcuni studi che dimostrano come questo trattamento possa essere anche di aiuto nei pazienti affetti da neuropatia periferica.
- Allevia il mal di testa – Un tipo di massaggio thai si chiama court-type e sembra essersi dimostrato efficace per trattare il mal di testa cronico da tensione.
- Aumenta l’energia – Uno studio randomizzato avrebbe messo in luce gli effetti del massaggio thailandese su persone che pativano stanchezza. Pare che i risultati abbiano evidenziato un aumento dell’energia dei partecipanti con anche una maggiore stimolazione mentale.
Massaggio thailandese prezzi
E dopo aver parlato di questo tipo di pratica, forse vorrai sapere quanto costa fare un massaggio thailandese. Le possibilità sono molte, in quanto il prezzo varia a seconda del centro dove lo si effettua e dal tempo impiegato dal terapeuta.
In linea di massima i costi oscillano tra le 50 e le 80 euro per un massaggio di 1 ora, che possono superare tale cifra se le tempistiche variano. Di sicuro è importante scegliere un professionista serio e con delle certificazioni riconosciute, in quanto movimenti sbagliati possono essere inefficaci o anche provocare danni al fisico.
Controindicazioni
Il massaggio thailandese rientra nella lista di trattamenti olistici complementari ed è considerato sicuro, a patto che venga effettuato da personale qualificato. Ma come la maggior parte dei massaggi, va saputo che anche in questo caso potrebbero verificarsi cambiamenti nella frequenza cardiaca. Il che significa che un soggetto che ha problemi cardiovascolari dovrebbe evitarlo.
Ma è sconsigliato anche nei soggetti con malattie neurologiche a carico del midollo spinale, ma anche chi soffre di osteoporosi. Visto anche quanto il trattamento possa essere impattante, è meglio che persone che hanno avuto di recente strappi muscolari o altre lesioni a muscoli e ossa siano certi di essere completamente guariti prima di effettuarlo.
Ad ogni modo, è saggio confrontarsi e parlare con il proprio medico curante anche in caso di altri tipi di patologie, come il diabete. E se il dottore ci dà il via libera, ricordiamoci comunque di avvisare il terapeuta che farà il massaggio della nostra condizione fisica, per evitare rischi.
Fonti