Massaggio linfodrenante: a cosa serve e come farlo anche a casa
Il massaggio linfodrenante fa bene sia a livello fisico che psicologico. Guarda come viene eseguito, quanto costa, benefici e possibili controindicazioni.
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Il linfodrenaggio, anche noto con il nome di massaggio linfodrenante o drenaggio linfatico manuale (DLM), è una tecnica di massaggio impiegata per permettere alla linfa di scorrere nel nostro corpo in maniera fluida, un procedimento volto a ridurre la stagnazione dei liquidi linfatici e, di conseguenza, a migliorare la circolazione linfatica.
Grazie alla sua azione benefica, questo trattamento permette di ridurre diversi disturbi, come il gonfiore alle gambe e alle braccia che si verifica in seguito a procedure mediche o malattie e condizioni che comportano stasi venosa e linfatica.
Questa particolare tecnica nasce con lo scopo di favorire il flusso linfatico mediante l’esecuzione di tocchi leggeri e ben precisi, che vengono eseguiti su tutto il corpo con movimenti distensivi, morbidi e costanti. Si tratta di un tipo di massaggio molto piacevole e per nulla doloroso, ma allo stesso tempo molto efficace.
Movimento dopo movimento, seduta dopo seduta, la persona potrà infatti sperimentare un miglioramento delle funzionalità del sistema linfatico.
A cosa serve il massaggio linfodrenante?
Il principale obiettivo del linfodrenaggio è quello di aiutare la linfa a circolare in modo fluido e corretto. La linfa è una sostanza biancastra, composta perlopiù da acqua, lipidi, proteine, ormoni e diversi tipi di linfociti.
Essa scorre in tutto il corpo, all’interno dei vasi linfatici, purificando il nostro organismo dalle scorie e dalle tossine, rinforzando di conseguenza le nostre difese immunitarie e la salute del nostro corpo.
Quando la linfa ristagna in alcuni punti del corpo, possono verificarsi sintomi e disturbi come gonfiore e pesantezza degli arti.
Il massaggio linfodrenante ha proprio il compito di far scorrere la linfa in modo fisiologico, stimolando allo stesso tempo anche la circolazione sanguigna.
Massaggio linfodrenante Vodder
A differenza dei classici massaggi anticellulite o dei massaggi decontratturanti, il linfodrenaggio si distingue per le tecniche impiegate e per la scelta di non utilizzare oli o creme per l’esecuzione delle manovre.
Ad oggi sono note diverse tecniche di massaggio linfodrenante, come la tecnica Vodder, la Földi, che si ispira alla Vodder, o anche la Leduc, che prevede l’applicazione di diverse procedure a seconda della problematica da trattare, o la Casley-Smith, che prevede invece l’esecuzione di piccoli e delicati movimenti con il lato della mano.
La più famosa è probabilmente la tecnica di massaggio linfodrenante Vodder, puoi pronunciarlo “Fodder”, ad opera del fisioterapista danese Emil Vodder, che ha formulato un programma basato su manovre di scarico e movimenti di pompaggio, alternati a manovre circolari molto lente, a movimenti a spirale e di rotazione, da eseguire intorno alla zona interessata.
In tutti i casi, i movimenti devono essere delicati, lenti e ripetitivi, volti ad allungare e distendere la pelle in direzioni specifiche, quelle del flusso linfatico.
10 benefici del linfodrenaggio per la tua salute
I massaggi linfodrenanti possono offrire un gran numero di effetti positivi, sia dal punto di vista fisico e medico che dal punto di vista emotivo e psicologico. Diamo un’occhiata ai più interessanti benefici di questa tecnica.
Un aiuto contro il linfedema
Queste manovre vengono impiegate solitamente per il trattamento del linfedema, vale a dire un accumulo di liquido che può verificarsi in seguito alla rimozione chirurgica di linfonodi, ad esempio in seguito a una mastectomia per un tumore al seno che richiede anche la rimozione dei linfonodi nella zona ascellare.
Massaggio linfodrenante e cellulite
Un massaggio linfodrenante alle gambe o alla pancia, se eseguito con regolarità e da una persona competente e qualificata, può agire efficacemente nelle fasi iniziali della cellulite, ma anche negli stadi più avanzati.
L’ideale sarebbe eseguire il linfodrenaggio già ai primi segni della cellulite. Quando l’inestetismo è nelle sue fasi iniziali, infatti, è facile da combattere e ridurre. Normalmente in pochi mesi si ottengono i primi risultati soddisfacenti.
Il massaggio linfodrenante fa dimagrire?
Sebbene non nasca esattamente come massaggio dimagrante, il linfodrenaggio può agire positivamente sulla circolazione del sangue, può aiutare a rilassare mente e corpo e combattere il grasso localizzato.
Molte persone raccontano di aver notato un certo rimodellamento della vita e una perdita di peso grazie a questo particolare trattamento.
Riduce il gonfiore in gravidanza
Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali possono causare una forte ritenzione idrica e una riduzione del tono dei vasi linfatici, con conseguente gonfiore e senso di pesantezza.
Anche in questo caso, i massaggi di linfodrenaggio possono aiutarti. A partire dal quarto mese di gravidanza fino al parto, puoi infatti sottoporti a questo trattamento, in accordo con il parere della tua ginecologa. La procedura è invece sconsigliata nei mesi iniziali della gestazione.
Questa tecnica ti permetterà di alleviare il gonfiore alle gambe e ai piedi, ridurre il mal di schiena e migliorare la qualità delle tue giornate durante i mesi della gravidanza.
Un aiuto anche contro la sindrome premestruale
Il linfodrenaggio sembra essere efficace anche contro il gonfiore che molte donne sperimentano prima dell’arrivo delle mestruazioni.
In questo caso, il massaggio può essere effettuato immediatamente dopo la fine del ciclo, per circa una settimana.
Un alleato contro lo stress
Come puoi immaginare, il massaggio linfodrenante non è utile solo per migliorare la salute fisica, ma può avere effetti benefici anche sulla salute psicologica.
Questo trattamento aiuta infatti a rilasciare le tensioni accumulate durante la giornata, a ripristinare il proprio benessere psico-fisico.
Attenua le cicatrici
Se durante il processo di cicatrizzazione di una ferita si accumula del liquido interstiziale, la cicatrice può diventare gonfia e ipertrofica.
Ebbene, il linfodrenaggio può aiutarti anche in questo caso, attivando i linfociti coinvolti nella ricostruzione del tessuto e rendendo i segni meno evidenti.
Un aiuto contro l’acne
Il linfodrenaggio del viso può risultare utile anche in caso di pelle tendente all’acne. In questi casi, la pelle è infiammata e vi è la presenza di stagnazione di liquido interstiziale.
Un massaggio linfodrenante può esercitare un effetto depurativo e drenante, riducendo gradualmente edemi e infiammazioni, e accelerando il processo di guarigione.
Migliora i i sintomi della fibromialgia
Il linfodrenaggio può alleviare anche i sintomi della fibromialgia, una malattia che provoca dolori muscolari e articolari cronici.
Le manovre impiegate durante il massaggio aiutano a ridurre le sensazioni dolorose e migliorano persino la qualità del sonno dei pazienti fibromialgici.
Utile dopo gli interventi chirurgici
Se hai mai subito un intervento chirurgico, probabilmente il medico ti avrà consigliato di sottoporti a dei massaggi linfodrenanti eseguiti da un massaggiatore o un fisioterapista professionista.
Il trattamento linfodrenante, in questo caso, aiuta ad alleviare edemi ed ematomi e a stimolare la rigenerazione dei tessuti in seguito a un intervento chirurgico.
Massaggio linfodrenante: prezzo
Quanto costa una seduta di linfodrenaggio? Solitamente, un trattamento di linfodrenaggio manuale può avere un costo che va dai 35 ai 70 euro. Il prezzo può variare a seconda della durata del trattamento e dello studio scelto. La durata dei trattamenti varia a seconda dei casi specifici, ma in genere un massaggio può durare da 45 a 60 minuti.
Ma quante sedute di linfodrenaggio servono per avere dei risultati?
La risposta a questa domanda dipende essenzialmente dall’obiettivo che si intende raggiungere. Solitamente si va da 1 a 3 sedute di massaggio linfodrenante a settimana, ma il numero può essere maggiore, anche quattro o cinque volte a settimana, qualora il medico o lo specialista dovessero ritenerlo necessario.
Cosa fare dopo il massaggio linfatico?
Il massaggio linfodrenante può essere affiancato da strategie e trattamenti fai da te utili per favorire il flusso linfatico e il benessere generale.
Ad esempio, uno specialista potrebbe consigliarti di eseguire un automassaggio a casa o di svolgere degli esercizi leggeri e della regolare attività fisica.
Inoltre, potrebbe essere utile indossare calze e indumenti compressivi per incoraggiare e favorire la circolazione linfatica, o bere molta acqua nel corso della giornata.
Massaggio linfodrenante fai da te: come farlo a casa?
È possibile eseguire il massaggio linfodrenante anche a casa. In alcuni casi, lo specialista potrebbe infatti insegnarti alcune tecniche di massaggio linfodrenante adatte alla tua specifica situazione.
Per non commettere errori, è fondamentale sapere bene quale zona massaggiare e, soprattutto, quanta pressione esercitare sulla parte interessata. Vediamo alcuni consigli per svolgere al meglio la procedura. In alto puoi trovare anche un esempio di tutorial di massaggio linfodrenante fai da te.
- Puoi eseguire le tecniche di massaggio sia in posizione sdraiata su un lettino comodo, che seduta o in piedi.
- L’intera procedura deve essere eseguita in maniera lenta e graduale, prestando attenzione alla respirazione, che dovrà essere diaframmatica, calma e rilassata.
- Ricorda che i movimenti dovrebbero coinvolgere solo la pelle, e non i muscoli, per cui dovranno essere eseguiti esercitando una pressione leggerissima.
- Le mani devono essere rilassate e leggere, non dovresti avvertire dolore né notare arrossamenti della pelle.
- Durante il massaggio, non bisogna utilizzare oli o lozioni.
- Evita di massaggiare aree in cui sono presenti infezioni, ferite o ustioni.
- Dopo il massaggio, bevi uno o due bicchieri d’acqua per depurare al meglio il tuo organismo.
Controindicazioni ed effetti indesiderati
Quando è sconsigliato il linfodrenaggio? Non sempre il massaggio linfodrenante rappresenta la soluzione ideale per tutti.
Ad esempio, il trattamento è sconsigliato per i pazienti che soffrono di pressione alta o bassa. Il linfodrenaggio dovrebbe essere evitato da coloro che soffrono di disturbi di tipo cardiocircolatorio o di insufficienza cardiaca congestizia, da coloro che hanno una storia di ictus o trombi.
Il massaggio non potrà essere eseguito in presenza di infezioni e patologie cutanee come infiammazioni, ferite e ustioni della pelle. La procedura è sconsigliata anche per coloro che soffrono di disturbi cardiaci e renali.
Prima di sottoporti a questo tipo di massaggio, se soffri di particolari condizioni mediche o se stai seguendo delle terapie farmacologiche, è sempre saggio chiedere consiglio al medico curante.
Effetti collaterali del linfodrenaggio
Sebbene sia considerata una tecnica sicura e assolutamente indolore, in alcuni e rari casi il massaggio linfodrenante potrebbe provocare alcuni effetti indesiderati. I più comuni sono:
- Mal di testa
- Nausea
- Stanchezza
- Dolore
- Arrossamento.
In situazioni del genere, sarà meglio interrompere il trattamento ed esporre il problema al medico, evitando di sottoporsi ad ulteriori massaggi fin quando non verrà individuata la possibile causa del disturbo.
Fonti