Mascherine, 450 anni per degradarsi: nuovo studio conferma
Mascherine, anche uno studio belga conferma i 450 anni necessari per la loro decomposizione: a rischio mari e oceani.
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Le mascherine impiegano fino a 450 anni per decomporsi e, per questa ragione, rischiano di danneggiare l’ambiente se non smaltite correttamente. È quanto rivela un nuovo studio condotto dal dipartimento Ambiente Marino del Servizio Sanitario Pubblico Federale del Belgio, accompagnato da una campagna di sensibilizzazione.
E non è tutto: le microplastiche generate da questo processo di decomposizione, infatti, potrebbero rimanere nell’ambiente addirittura più a lungo.
Mascherine, plastica e rischi per l’ambiente
La pandemia da coronavirus ha evidenziato la necessità di indossare mascherine, degli strumenti irrinunciabili per ridurre la possibilità di diffondere l’infezione. Queste soluzioni non vengono però smaltite correttamente tanto che, come visto negli scorsi mesi da numerose segnalazioni, mari e oceani ormai ne sono stati invasi.
L’autorità sanitaria belga ha quindi condotto degli esperimenti, confermando come i natura una classica mascherina chirurgica – ovvero quelle in PPE – richieda 450 anni per decomporsi. E questa tempistica non è nemmeno sufficiente per eliminare le microplastiche, frammenti infinitesimali che inquinano le falde ed entrano nella catena alimentare: potrebbe essere addirittura necessario un millennio.
È nata così una campagna, intitolata “Il mare comincia da te”, per sensibilizzare il pubblico al corretto smaltimento dei dispositivi di protezione individuale. Le mascherine rappresentano infatti un killer per molte specie marine, come le tartarughe, che confondono questi oggetti con gustose meduse. Così spiega Vincent Van Quickenborne, Ministro per la tutela del Mar del Nord:
Gli animali marini possono confondere le mascherine con le meduse. Ingoiando questi dispositivi, il loro stomaco viene bloccato: nel lungo periodo, la carenza di sostanze nutritive uccide questi animali. Ancora, gli animali possono rimanere intrappolati nelle mascherine. Mentre le microplastiche possono addirittura finire sulla nostra tavola.
Come smaltirle
Per un corretto smaltimento delle mascherine, è necessario gettarle negli appositi contenitori di raccolta, verificando esista un coperchio o accertandosi che eventuali sacchi vengano richiusi a ogni utilizzo. Poiché molto leggere, questi dispositivi vengono frequentemente sollevati e trasportati dal vento, anche a chilometri di distanza.
Quando non è necessario un livello di protezione elevato, si può far ricorso anche a mascherine riutilizzabili in stoffa, certamente più ecologiche. Gli esperti consigliano però di verificare siano realizzate con almeno tre strati di cotone.