Ricetta della Marmellata di Rosa Canina
Ricetta della marmellata di rosa canina: la preparazione domestica di una confettura dolce e gustosa, ricca di vitamina C, sali minerali e antiossidanti.
Dopo aver visto le proprietà terapeutiche e i possibili effetti collaterali della rosa canina, è arrivato il momento di approfittare di questa ricca pianta per realizzare una gustosa marmellata, facile da preparare e dolcissima al palato.
Nonostante spesso la si trovi anche nei supermercati o nei negozi di alimentazione biologica, la realizzazione di una marmellata di rosa canina è molto appagante, data anche la diffusissima disponibilità della pianta su tutto il territorio italiano, dove cresce praticamente ubiquitaria.
Marmellata di Rosa Canina: gli ingredienti
Per la confettura casalinga si utilizzano normalmente le bacche, ricchissime di vitamina C e di sali minerali, anziché il fiore. Per la realizzazione è necessario disporre dei seguenti ingredienti, anche se le dosi tendono a cambiare a seconda del numero di vasetti di marmellata che si vorranno ottenere:
- 1 o 1,5 kg di bacche di rosa canina;
- 600-800 grammi di zucchero;
- 1 limone.
Come preparare la Marmellata di Rosa Canina
Il procedimento parte dalla pulitura esterna delle bacche, con un getto d’acqua corrente di media intensità a temperatura lievemente al di sotto di quella dell’ambiente. Dopodiché, si passa alla fase di pulitura interna: dopo aver eliminato ogni picciolo, le bacche devono essere tagliate a metà per rimuovere i semi e la tipica peluria.
A questo punto, è necessario mettere sul fornello una pentola di dimensioni sufficienti riempita d’acqua: al momento dell’ebollizione, si buttino le bacche e le si lasci cuocere per una ventina di minuti. Quando i frutti appariranno più morbidi – la verifica può essere fatta schiacciando una bacca con un cucchiaio in legno – si scoli l’acqua e si frulli il tutto, fino a ottenere un composto mediamente omogeneo. Quest’ultimo dovrà essere filtrato con un colino a maglie non troppo grandi, per eliminare tutti quei residui non rimossi durante la precedente fase di lavaggio. In particolare, bisogna prestare particolare attenzione ai piccoli filamenti tipici del frutto: l’ingestione può irritare l’apparato digerente, soprattutto l’intestino.
Si proceda portando nuovamente a ebollizione il composto, a cui si aggiungerà pian piano lo zucchero. La quantità del dolcificante necessaria varia a seconda del peso iniziale delle bacche prescelte: dovrà essere, in linea generale, pari a un terzo. Si lascia il tutto in cottura per circa 25 minuti: quando la marmellata risulterà sufficientemente densa per i propri gusti, si inserisca una buccia di limone grattugiata finemente, quindi si proceda versando la confettura in contenitori in vetro sterilizzati. È infine consigliato capovolgere i vasetti, così da favorire l’eliminazione dell’aria in eccesso e la creazione del sottovuoto, per assicurare la massima conservazione del prodotto nel tempo.